Divisione Servizi Socio Assistenziali
Settore Politiche per la Famiglia - Rapporti con il Terzo Settore

n. ord. 54   
2002 02062/019

CITTA’ DI TORINO

DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE 8 APRILE 2002
(proposta dalla G.C. 26 marzo 2002)

Testo coordinato ai sensi dell’art. 41 comma 3 del Regolamento del Consiglio Comunale

OGGETTO: COSTITUZIONE DI ASSOCIAZIONE TEMPORANEA DI SCOPO (A.T.S.) PER ATTUAZIONE PROGETTO QUALITER.

Proposta degli Assessori Lepri e Dealessandri.

Con deliberazione del 13 febbraio 2001 (mecc. 2001 00744/23), esecutiva dal 5 marzo 2001, la Giunta Comunale ha approvato la partecipazione della Città all’Iniziativa Comunitaria Equal finalizzata a rimuovere le discriminazioni e le disuguaglianze che ostacolano l’accesso al mercato del lavoro.

Con successiva deliberazione della Giunta Comunale del 31 luglio 2001 (mecc. 2001 06683/23), esecutiva dal 19 agosto 2001, è stata approvata la partecipazione della Città di Torino a progetti presentati da altri soggetti sull’iniziativa di cui sopra, tra i quali quello presentato dalla Provincia di Torino (Asse Imprenditorialità misure per l’economia sociale) – infrastrutture per l’imprenditorialità sociale, in seguito denominato QualiTER – Qualità nel Terzo Settore.

La partnership di sviluppo costituita per l’attuazione del progetto QualiTER intende valorizzare e potenziare le capacità del terzo settore di contrastare l’esclusione sociale. A tale fine si propone di individuare nuovi approcci di progettazione e di intervento sul territorio, attraverso una proficua collaborazione con la pubblica Amministrazione e, nello stesso tempo, di rafforzare le competenze organizzative e gestionali delle organizzazioni del terzo settore.

Concretamente si prevede di formare i responsabili di imprese sociali, associazioni, organizzazioni di volontariato e della pubblica Amministrazione alle tecniche di progettazione, quindi di avviare un percorso di programmazione congiunta tra terzo settore e pubblica Amministrazione. Tale percorso sfocerà nella definizione e nella sperimentazione di servizi innovativi, in termini di approccio e/o di contenuto, in tre aree prescelte del territorio provinciale.

Le sperimentazioni pilota, della durata di due anni, verranno accuratamente accompagnate e monitorate, al fine di trarne insegnamenti validi per lo sviluppo del terzo settore. Particolare attenzione sarà dedicata ai modelli organizzativi gestionali adottati per

l’erogazione dei servizi, ai sistemi di mantenimento, monitoraggio e valutazione della qualità dei servizi, al lavoro di rete ed alle interazioni con il territorio.

Le buone pratiche emerse dalle sperimentazioni verranno diffuse attraverso l’organizzazione di workshop, seminari e corsi di formazione, la pubblicazione di guide e manuali nonché tramite l’uso delle nuove tecnologie dell’informazione. Tale processo di diffusione verrà attuato nell’ottica di creare e consolidare le reti tra i vari attori del terzo settore nei territori interessati dalle sperimentazioni pilota, collegandole con il livello provinciale e transnazionale.

Pertanto tale progetto risulta particolarmente importante per l’Amministrazione in quanto ambito di confronto per la ricerca, la sperimentazione e la verifica di nuove modalità per la programmazione congiunta (Piano di Zona) e per l’affidamento a terzi di servizi socio-assistenziali.

I soggetti preposti all’attuazione dell’iniziativa, come previsto dall’Avviso 02/01 del 7 maggio 2001 e dal Disciplinare per lo svolgimento dell’Azione 1 e la progettazione del programma di lavoro per l’Azione 2 Prot. n. 63202/EQ del 28 novembre 2001 del Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale, devono essere partnership di sviluppo appositamente costituite, in adeguate forme associative senza scopo di lucro, da una pluralità di organismi con competenze ed esperienze diversificate ma con obiettivi comuni nella realizzazione delle azioni.

Entro il 15 aprile 2002, data per la presentazione del progetto definitivo, le partnership di sviluppo dovranno strutturarsi attraverso la costituzione di forma associativa senza scopo di lucro disciplinando nel proprio Statuto le responsabilità di indirizzo e di gestione del partenariato, la suddivisione delle responsabilità per l’esecuzione del programma di lavoro, l’organizzazione delle modalità di gestione dei rapporti con le Amministrazioni referenti, la modalità di gestione dei contributi finanziari.

Si ritiene pertanto necessario realizzare tale partnership di sviluppo attraverso la costituzione di un’Associazione Temporanea di Scopo (A.T.S.) secondo lo schema di Statuto allegato alla presente deliberazione per farne parte integrante e sostanziale.

Eventuali modifiche all’atto costitutivo dell’A.T.S. così come la costituzione di eventuali altri organi dovranno comunque essere approvate dal Consiglio Comunale.

In applicazione dell’art. 28 comma 3 dello Statuto della Città di Torino è garantito all’Amministrazione Comunale l’accesso ai verbali e agli atti degli organi dell’A.T.S.. All’Amministrazione Comunale è altresì riconosciuta la facoltà di richiedere periodiche relazioni sullo stato di avanzamento del progetto. I Consiglieri Comunali possono accedere ai verbali, agli atti e alle relazioni suddette con le modalità previste dai regolamenti comunali.

In applicazione dell’art. 42 comma 10 dello Statuto della Città di Torino sarà trasmessa ai capigruppo consiliari copia della documentazione annuale che l’A.T.S. è tenuta ad inviare agli organismi concedenti secondo quanto disposto dall’art. 34 del Regolamento C.E. 1260/99.

I partner si sono impegnati a definire il programma di lavoro dettagliato ed a costituire la predetta A.T.S. per l’attuazione dello stesso, secondo le modalità ed i costi previsti, fatta salva l’approvazione del progetto esecutivo da parte della Regione Piemonte.

Tutto ciò premesso,

LA GIUNTA COMUNALE

Visto il Testo Unico delle Leggi sull’Ordinamento degli Enti Locali approvato con D.Lgs. 18 agosto 2000 n. 267 nel quale, fra l’altro, all’art. 42 sono indicati gli atti rientranti nella competenza dei Consigli Comunali;

Dato atto che i pareri di cui all’art. 49 del suddetto Testo Unico sono:
favorevole sulla regolarità tecnica;
favorevole sulla regolarità contabile;

Con voti unanimi, espressi in forma palese;

PROPONE AL CONSIGLIO COMUNALE

1) di approvare la costituzione, secondo quanto espresso in narrativa, dell’Associazione Temporanea di Scopo (A.T.S.) per la realizzazione del progetto denominato QualiTER, secondo lo schema di Statuto di cui in allegato (all. 1 - n. ), unito al presente provvedimento. In applicazione dell’art. 28 comma 3 dello Statuto della Città di Torino è garantito all’Amministrazione Comunale l’accesso ai verbali e agli atti degli organi dell’A.T.S.. All’Amministrazione Comunale è altresì riconosciuta la facoltà di richiedere periodiche relazioni sullo stato di avanzamento del progetto. I Consiglieri Comunali possono accedere ai verbali, agli atti e alle relazioni suddette con le modalità previste dai regolamenti comunali.
In applicazione dell’art. 42 comma 10 dello Statuto della Città di Torino sarà trasmessa ai capigruppo consiliari copia della documentazione annuale che l’A.T.S. è tenuta ad inviare agli organismi concedenti secondo quanto disposto dall’art. 34 del Regolamento C.E. 1260/99.

2) di dare mandato all’organo comunale competente di firmare il relativo atto costitutivo, con facoltà di apportare variazioni meramente formali che in tale sede si renderanno necessarie al fine preposto;

3) di rinviare a successivi provvedimenti della Giunta e dei Dirigenti l’adozione degli atti conseguenti e necessari;

4) di dichiarare, attesa l’urgenza, in conformità del distinto voto palese ed unanime, il presente provvedimento immediatamente eseguibile ai sensi dell’art. 134, 4° comma, del Testo Unico approvato con D.Lgs. 18 agosto 2000 n. 267.


PROVINCIA DI TORINO

- * -

OGGETTO: ATTO COSTITUTIVO DI ASSOCIAZIONE TEMPORANEA DI SCOPO E MANDATO COLLETTIVO SPECIALE CON RAPPRESENTANZA PER L'ATTUAZIONE DEL PROGETTO "QUALITER - QUALITA' NEL TERZO SETTORE" NELL'AMBITO DELL'INIZIATIVA COMUNITARIA "EQUAL"

- * -

REPUBBLICA ITALIANA

L'anno                     il giorno         del mese di                                alle ore         in Torino, nel Palazzo della Cisterna, sede degli Uffici della Provincia, Via Maria Vittoria n. 12;

Avanti a me Segretario generale della Provincia, autorizzato a rogare il presente atto nel quale la Provincia e' parte ai sensi dell'art. 97, comma 4 , lettera c) del D. Lgs. 18 agosto 2000, n. 267, sono personalmente comparsi i sottoindicati signori della cui identita' personale mi dichiaro certo, i quali, avendone i requisiti dei legge, rinunciano, con il mio consenso, all'assistenza dei testimoni :

Sig.............(estremi), il quale interviene in qualita' di ............................. - legale rappresentante dell'Associazione Temporanea fra le Imprese..............................., denominata Ati Qualiter, codice fiscale ........................., che nel prosieguo del presente atto verra' denominata "Capofila"

Sig.............(estremi), il quale interviene in qualita' di ................................- legale rappresentante della Provincia di Torino, codice fiscale .........................,

Sig.............(estremi), il quale interviene in qualita' di ................................- legale rappresentante del Comune di Torino , codice fiscale .........................,

Sig.............(estremi), il quale interviene in qualita' di ................................- legale rappresentante dell'Università degli Studi di Torino, codice fiscale .........................,

Sig.............(estremi), il quale interviene in qualita' di ................................- legale rappresentante del Forum del terzo Settore in Piemonte, codice fiscale .........................,

Sig.............(estremi), il quale interviene in qualita' di ................................- legale rappresentante della Lega delle Autonomie Locali, codice fiscale .........................,

Sig.............(estremi), il quale interviene in qualita' di ................................- legale rappresentante della Banca Etica, codice fiscale .........................,

Sig.............(estremi), il quale interviene in qualita' di ................................- legale rappresentante del Consorzio .........................*. (C.I.di.S.) di Piossasco, codice fiscale .........................,

Sig.............(estremi), il quale interviene in qualita' di ................................- legale rappresentante del Consorzio ...............................(C.I.S.S. ) di Chivasso, codice fiscale .........................,

Sig.............(estremi), il quale interviene in qualita' di ................................- legale rappresentante della Comunità Montana Val Pellice, codice fiscale .........................,

I QUALI PREMETTONO

- che rappresentano gli attuatori del progetto QualiTER - Qualità nel Terzo Settore, approvato, nell'ambito dell'Iniziativa comunitaria Equal, ed ammesso a contributo, relativamente all'Azione 1, con D.D. n. 875 dell' 8 ottobre 2001 del Direttore della Direzione regionale formazione professionale e lavoro del Piemonte, pubblicata sul BUR n. 42 del 17 ottobre 2001, come risulta dalla lettera n° prot. 46887/15/15 del 7 dicembre 2001 della Direzione stessa;

- che, a seguito dell'approvazione del progetto preliminare e della concessione del contributo per lo svolgimento dell'Azione 1, in base alle disposizioni del "Disciplinare per lo svolgimento dell'Azione 1 e la progettazione del programma di lavoro per l'azione 2 relativo all'Iniziativa comunitaria EQUAL" del 28 novembre 2001, si sono impegnati a definire il programma di lavoro dettagliato per l'Azione 2 (di seguito denominato progetto esecutivo) e a raggrupparsi in Associazione Temporanea di Scopo (ATS) senza fini di lucro, per l'attuazione dello stesso, secondo le modalità i contenuti e i costi previsti, fatta salva l'approvazione del progetto esecutivo stesso da parte della Regione Piemonte;

- che intendono, con il presente atto, regolare il quadro giuridico ed organizzativo dell'Associazione predetta, nonché conferire all'Ati Qualiter mandato collettivo speciale con rappresentanza, designandolo quale soggetto beneficiario e gestore del finanziamento.

Tutto cio' premesso, le parti come sopra costituite

DICHIARANO

quanto segue:

di riunirsi in Associazione Temporanea di Scopo (di seguito ATS) senza fini di lucro per lo svolgimento delle attività di cui al progetto esecutivo delineato nel formulario di candidatura così come sarà approvato, anche con eventuali modifiche, dalla Regione Piemonte e di conferire mandato collettivo speciale gratuito e irrevocabile, con obbligo di rendiconto e con rappresentanza esclusiva e processuale all' Ati Qualiter (di seguito Capofila) , e per essa al Signor Antonio MONTICELLI, rappresentante legale pro-tempore dell'Ati stessa, il quale in forza della presente procura:

a. è autorizzato a stipulare, in nome e per conto degli associati, con ogni più ampio potere e con promessa di rato e valido fin da ora, tutti gli atti consequenziali connessi alla realizzazione del progetto indicato in premessa;

b. è autorizzato a rappresentare in esclusiva, anche in sede processuale, gli associati, nei confronti dell'Amministrazione regionale, per tutte le operazioni e gli atti di qualsiasi natura dipendenti dal suddetto incarico, fino all'estinzione di ogni rapporto.

L'Associazione è disciplinata da quanto disposto dai successivi articoli, nonchè da specifici ulteriori accordi organizzativi che potranno essere stipulati tra i soggetti attuatori, nel rispetto di quanto stabilito nel progetto esecutivo e dalle normative comunitarie, nazionali e regionali di riferimento.

Art. 1
(Doveri del Capofila)

L'Ati Qualiter si impegna a svolgere in favore dell'ATS qualsiasi attività occorrente per la migliore redazione di tutti gli atti necessari al perfezionamento della concessione del finanziamento con la Regione Piemonte - Direzione regionale formazione professionale e lavoro, nonché a coordinare, relativamente sia alla partnership nazionale che a quella transnazionale:

§ gli aspetti amministrativi, finanziari e legali correnti;

§ i rapporti con le Amministrazioni referenti, secondo le modalità stabilite dalla Regione Piemonte e dal Ministero del Lavoro o, in assenza di tali indicazioni, attraverso relazioni trimestrali contenenti i dati relativi al monitoraggio fisico e finanziario.

Art. 2
(Doveri degli associati)

Gli associati si impegnano a svolgere le attività di cui al progetto esecutivo delineato nel formulario di candidatura così come sarà approvato, anche con eventuali modifiche, dalla Regione Piemonte, nei tempi e secondo le modalità in esso previste, in totale autonomia fiscale, gestionale ed operativa, con personale responsabilità in ordine alla perfetta esecuzione dei compiti a ciascuno affidati, ferma restando la responsabilità solidale di tutti i soggetti facenti parte della presente ATS.

Gli associati si impegnano inoltre sin da ora a fornire il più ampio quadro di collaborazione per la realizzazione dell'intervento e concordano altresì di favorire, in ogni possibile forma, modalità operative per facilitare l'integrazione tra le diverse rispettive competenze, nonchè la più ampia partecipazione degli attori economici e sociali del territorio, quale valore aggiunto dell'intervento.

I predetti soggetti sono tenuti inoltre a tenere una contabilità analitica o separata delle spese relative alle attività a loro affidate e a rendicontare tali spese al soggetto capofila nel rispetto della normativa vigente e delle procedure stabilite dalla Regione Piemonte - Direzione regionale formazione professionale e lavoro - nonché a predisporre, relativamente alle proprie attività, il monitoraggio e la documentazione necessaria allo svolgimento del progetto, compresa la relazione finale.

Art. 3
(Organi dell'ATS)

Sono organi dell'ATS:

a. Il Comitato di Gestione

b. la Direzione del progetto

Con le modalita' previste dal presente atto costitutivo possono essere nominati, in corso di attuazione del progetto, altri organi ai fini dell'esecuzione materiale del programma di lavoro.

Art. 4
(Comitato di Gestione)

II Comitato di Gestione è composto dai rappresentanti legali degli associati o da loro delegati ed è presieduto dal rappresentante legale della Provincia di Torino o da suo delegato.

Il Comitato di Gestione si riunisce, su convocazione del Presidente, in via ordinaria almeno cinque volte all'anno ovvero, in via straordinaria, ogniqualvolta il Presidente lo ritenga necessario, o qualora ne faccia richiesta almeno un quarto degli associati o il Capofila.

Al Comitato di Gestione riunito in via straordinaria competono le deliberazioni relative alle modifiche del presente atto costitutivo e la costituzione di eventuali altri organi, in corso di attuazione del progetto, ai fini dell'esecuzione materiale del programma di lavoro, nonche' la costituzione, sulla base di appositi protocolli o accordi, del Comitato di Progetto, composto da rappresentanti degli associati e degli altri enti interessati all'andamento del progetto, con funzioni di proposta, condivisione, diffusione e validazione dei prodotti progettuali.

Le deliberazioni del Comitato di Gestione sono valide in prima convocazione quando sia presente almeno la metà più uno dei membri. In seconda convocazione, che non può aver luogo nello stesso giorno fissato per la prima, qualunque sia il numero dei membri presenti.

Le deliberazioni del Comitato di Gestione sono approvate se prese a maggioranza dei presenti e con il voto favorevole del capofila; le modifiche al presente atto costitutivo così come la costituzione di eventuali altri organi, sono approvate all'unanimita' degli associati. L’eventuale scioglimento dell’ATS è deliberato con il voto favorevole di almeno 3/4 degli associati.

Il Comitato svolge funzioni di coordinamento e supervisione sulle attivita' dell'ATS, ed in particolare assume le decisioni in materia di:

§ indirizzo della partnership nazionale e transnazionale;

§ ingresso di nuovi membri nell'Associazione, il cui apporto venga ritenuto necessario per la buona riuscita del progetto;

§ validazione degli atti di programmazione e gestione comprendenti l'organigramma di gestione proposti dal direttore di progetto, compresa l'individuazione dei componenti la Direzione del progetto di cui al successivo articolo;

§ valutazione dell'operato dei singoli associati rispetto alle attività di propria competenza

Il Comitato promuove altresi' il coordinamento e l'integrazione con gli altri progetti EQUAL approvati sul territorio provinciale.

Art. 4 bis
(Partecipazione della Città di Torino)

In applicazione dell’art. 28 comma 3 dello Statuto della Città di Torino è garantito all’Amministrazione Comunale l’accesso ai verbali e agli atti degli organi dell’A.T.S.. All’Amministrazione Comunale è altresì riconosciuta la facoltà di richiedere periodiche relazioni sullo stato di avanzamento del progetto. I Consiglieri Comunali possono accedere ai verbali, agli atti e alle relazioni suddette con le modalità previste dai regolamenti comunali.

In applicazione dell’art. 42 comma 10 dello Statuto della Città di Torino sarà trasmessa ai capigruppo consiliari copia della documentazione annuale che l’A.T.S. è tenuta ad inviare agli organismi concedenti secondo quanto disposto dall’art. 34 del Regolamento C.E. 1260/99.

Eventuali modifiche all’atto costitutivo dell’A.T.S. così come la costituzione di eventuali altri organi dovranno comunque essere approvate dal Consiglio Comunale

Art. 5
(la Direzione del progetto)

La Direzione del progetto è organo tecnico, costituito da:

§ Il Direttore di progetto, nominato dal capofila

§ Il Responsabile Amministrativo, individuato dal Comitato di Gestione, su proposta del Direttore di progetto, all'interno dell'organigramma di gestione

§ Il Coordinatore Tecnico, individuato dal Comitato di Gestione, su proposta del Direttore di progetto, all'interno dell'organigramma di gestione

Il Direttore di progetto:

a. assume la responsabilità e il coordinamento generale del progetto;

b predispone tutti gli atti relativi alla programmazione e gestione delle attività comprendenti l'organigramma di gestione da presentare al Comitato di gestione;

c. firma, congiuntamente al Responsabile Amministrativo, tutti gli atti che comportano decisioni di spesa;

d. verifica la corretta applicazione delle decisioni del Comitato di Gestione;

e. assume la responsabilità della diffusione e della pubblicizzazione dei risultati del progetto;

f. partecipa, senza diritto di voto, al comitato di gestione.

Al Responsabile Amministrativo competono:

a. la responsabilità della corretta tenuta della contabilità finanziaria del progetto fino alla data di scadenza del progetto conformemente alle norme stabilite dalla Regione Piemonte - Direzione regionale formazione professionale e lavoro - assumendo come riferimento le voci e le entità finanziarie comprese nel preventivo approvato dalla Regione Piemonte - Direzione regionale formazione professionale e lavoro. All'uopo utilizza i necessari supporti tecnico-amministrativi onde produrre, per ogni singola voce di spesa, le opportune giustificazioni contabili;

b. la firma di tutti gli atti che comportano decisioni di spesa;

c. la responsabilità della certificazione delle spese e la predisposizione del rendiconto delle spese;

d. la predisposizione della documentazione per l'assolvimento degli adempimenti fiscali derivanti dalla gestione finanziaria del progetto;

e. il coordinamento dei rapporti finanziari con la Regione Piemonte - Direzione regionale formazione professionale e lavoro - per la gestione dei contributi finanziari, provvedendo ad incassare le somme dovute sia in acconto che a saldo;

f. il coordinamento amministrativo del progetto, compreso il versamento degli importi di competenza di ciascuno dei soggetti attuatori, così come definiti all'interno di successivi accordi organizzativi fra i soggetti medesimi, entro 30 gg. dal ricevimento dei finanziamenti da parte della Regione Piemonte - Direzione regionale formazione professionale e lavoro;

g. il coordinamento nella predisposizione della documentazione richiesta dai competenti organismi della Regione Piemonte, in particolare dei rapporti di monitoraggio, della relazione finale e degli altri documenti necessari alla realizzazione del progetto;

h. la predisposizione degli atti necessari alla stipula della fidejussione sulla base dell'atto di adesione che sarà stipulato con la Regione Piemonte - Direzione regionale formazione professionale e lavoro.

i. Il responsabile amministrativo garantisce altresì agli associati l'accesso ai verbali e agli atti degli organi dell'ATS.

Il coordinatore tecnico:

a. propone al Direttore di progetto soluzioni relative alla progettazione esecutiva e alla gestione operativa;

b. propone al Responsabile Amministrativo l'acquisto di beni o servizi necessari per l'attuazione delle attività;

c risponde al Direttore di progetto della corretta applicazione delle decisioni operative;

d. garantisce la corretta applicazione delle decisioni operative del Comitato di Gestione.

Art. 6
(Risorse economiche)

L'ATS, fatta salva l'approvazione da parte della Regione Piemonte, trae le risorse per lo svolgimento delle proprie attività dal finanziamento relativo all'Azione 2 del progetto QualiTER, approvato in via preliminare dalla Regione Piemonte con lettera del Direttore della Direzione Regionale Formazione Professionale e Lavoro del 7 dicembre 2001, prot. 46887/15/15. Tale finanziamento è pari a complessivi euro 820.632,57, di cui Euro 30.527,53 di cofinanziamento privato (Forum del Terzo Settore) e Euro 30.609,59 di cofinanziamento pubblico (Provincia di Torino).

Il Capofila e gli associati sono tenuti al rispetto delle procedure definite dalla Regione Piemonte per quanto riguarda l'effettuazione ed il controllo delle spese sostenute nell'ambito del progetto.

Ciascuna parte si fa comunque carico delle spese autonomamente assunte per l'esecuzione delle attività di propria competenza, anticipando quanto necessario per lo svolgimento delle stesse, fatta salva l'eligibilità delle spese, secondo quanto stabilito dalla normativa comunitaria, nazionale e regionale di riferimento, e il conseguente finanziamento.

Tutte le spese di interesse comune, saranno imputate fra i costi di competenza del Capofila.

In caso di riduzione del finanziamento del progetto QualiTER, rispetto a quanto determinato nel progetto esecutivo, il budget a disposizione di ciascun soggetto verrá ridotto in misura proporzionale rispetto alla relativa quota di competenza.

Art. 7
(Monitoraggio)

E' fatto obbligo a tutti gli associati di fornire i dati del monitoraggio finanziario, fisico e procedurale secondo i tempi e le modalità stabilite dalle amministrazioni concedenti il finanziamento. Gli associati sono tenuti altresì a garantire l'invio dei dati rilevanti ai fini del monitoraggio qualitativo che saranno richiesti dall'ISFOL secondo le scadenze e le modalità comunicate di volta in volta. Inoltre, nel corso delle visite in loco effettuate a tal fine dal personale ISFOL, gli associati sono tenuti a garantire la presenza dello staff direttamente coinvolto nel progetto. Gli associati si impegnano a consentire ai funzionari delle istituzioni comunitarie, del Ministero del lavoro e delle Previdenza Sociale e della Regione Piemonte, nonchè agli organismi a tale scopo delegati, di procedere alle ispezioni e all'acquisizione di documenti rilevanti ai fini dei controlli amministrativi e contabili, fornendo ogni utile collaborazione durante eventuali visite in loco. In tale contesto, gli associati si impegnano ad osservare le disposizioni emanate dalle amministrazioni comunitarie e nazionali in materia di gestione e controllo degli interventi.

Art. 8

(Pubblicizzazione e disseminazione dei risultati)

Il Capofila e gli altri associati si impegnano a garantire un'adeguata diffusione e pubblicizzazione del progetto QualiTER e dei suoi risultati al fine di informare i potenziali beneficiari e di far evidenziare nei confronti dell'opinione pubblica il contributo dell'Unione europea e del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali al progetto.

Il contributo dell'Unione europea e del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali deve essere espressamente menzionato in tutti i documenti distribuiti o pubblicati in relazione al progetto QualiTER, nonché in tutte le attività relative all'implementazione del progetto.

Il Capofila si impegna a fornire le informazioni richieste dalla Commissione europea, dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali o dalla Regione Piemonte per preparare pubblicazioni relative all'Iniziativa Comunitaria EQUAL.

In qualità di capofila dell'ATS, l'Ati Qualiter si impegna ad apporre il logo dei membri dell'ATS in tutti i documenti distribuiti o pubblicati in relazione al progetto QualiTER.

Art. 9
(Riservatezza)

Tutta la documentazione e le informazioni di carattere tecnico e metodologico, fornite da uno dei soggetti attuatori ad un altro, dovranno essere considerate da quest'ultimo di carattere confidenziale. Esse non potranno essere utilizzate, per scopi diversi da quelli per i quali sono state fornite, senza una preventiva autorizzazione scritta dal soggetto che le ha fornite.

Ciascuno dei soggetti avrà cura di applicare le opportune misure per mantenere circoscritte le informazioni e le documentazioni ottenute.

Art. 10
(Validità)

Il presente atto entra in vigore alla data della sua firma e cesserà ogni effetto alla data di estinzione di tutte le obbligazioni assunte per la realizzazione del progetto e, successivamente alla verifica amministrativa contabile effettuata da parte della Regione, alla data dell'avvenuta erogazione del saldo finale del finanziamento.

Sarà comunque valido ed avrà effetto sin tanto che sussistano pendenze tra i soggetti attuatori e/o con la Regione tali da rendere applicabile il presente atto.

Nel caso di mancata approvazione da parte della Regione Piemonte del progetto esecutivo cesserà la validità del presente atto e l'associazione verrà automaticamente sciolta, venendo meno lo scopo per cui essa è stata costituita.

La durata prevista per il progetto è di 2 anni, a partire dall'inizio dell'Azione 2.

Art. 11
(Arbitrato e foro competente)

Le eventuali controversie in merito all'applicazione del presente atto tra i soggetti che lo sottoscrivono, se non risolte amichevolmente, saranno deferite ad un Collegio arbitrale costituito a norma degli articoli 806 e seguenti del codice di procedura civile.

Il foro competente è Torino.

Le spese per la costituzione ed il funzionamento del Collegio arbitrale sono anticipate dalla parte che chiede l'intervento e definitivamente regolate dal foro arbitrale in base alla soccombenza.

Letto, confermato e sottoscritto a pie' di questo atto, che consta di facciate             ed alinee         della presente escluse le firme.