Consiglio Comunale                                                                                                                          2002 00948/002

C I T T A'  D I  T O R I N O

ORDINE DEL GIORNO

Approvato dal Consiglio Comunale in data 18 febbraio 2002

OGGETTO: CONFLITTO MEDIO ORIENTE.

"Il Consiglio Comunale di Torino,
- richiamato l'Ordine del giorno approvato il 2 ottobre 2000 con il quale manifestava grandi preoccupazioni per gli sviluppi della situazione Palestinese-Israeliana a seguito della visita di Sharon sulla Spianata delle Moschee;
- di fronte all'impressionante elenco di morti e feriti palestinesi e israeliani e all'intensificarsi degli scontri in tutto il paese che continua a mietere vittime innocenti;

ESPRIME

la propria solidarietà alle famiglie delle vittime Palestinesi e Israeliane di tanta inaudita violenza;

DENUNCIA

il rischio che l'escalation della violenza, dei kamikaze e delle incursioni israeliane nei territori palestinesi, possa sfociare in una nuova guerra generalizzata e incontrollabile;

CONDANNA

qualunque forma di terrorismo comprese le organizzazioni che lo sostengono;

RICONFERMA

il diritto del popolo Palestinese ad avere un proprio Stato in un clima di convivenza pacifica tra Palestinesi e Israeliani, sostenendo in tal senso tutte le forze di pace che in Israele e in Palestina sono determinate a lavorare per porre fine a questo tragico conflitto;

RIVOLGE

un pressante appello al Parlamento e al Governo Italiano affinché si assumano con urgenza tutte le iniziative necessarie per fermare gli scontri in atto e riprendere il negoziato politico;

CHIEDE

al Governo Italiano di intervenire nei confronti del Segretario Generale dell'ONU per l'immediata convocazione del Consiglio di Sicurezza per prevenire un'ulteriore recrudescenza del conflitto e dare attuazione alle proprie risoluzioni per la pace in Medio Oriente.

CHIEDE ALTRESI'

al Governo Italiano di sollecitare l'ONU per l’invio di una forza multinazionale di Pace con funzioni di cuscinetto nei territori palestinesi;

RIBADISCE

il dovere del nostro Paese e dell'intera Europa di avviare un'azione continua e incisiva a favore di una rapida conclusione degli scontri in atto e l'avvio del processo di pace nel rispetto degli accordi sottoscritti e delle risoluzioni delle Nazioni Unite."