Consiglio Comunale

                                                                                                                                                         2001 12191/002

C I T T A' D I T O R I N O

MOZIONE N. 8

Approvata dal Consiglio Comunale in data 4 febbraio 2002

OGGETTO: LIVELLI ESSENZIALI DI ASSISTENZA (L.E.A.).

"Il Consiglio Comunale di Torino,

CONSIDERANDO CHE

- L'orientamento del Governo in merito ai Livelli Essenziali di Assistenza, espresso nel Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri approvato dal Governo con il parere favorevole delle Regioni, introduce novità significative nel campo delle prestazioni dove vi è un'integrazione (di operatori e di risorse) tra servizi sanitari (assicurati dalle ASL) e servizi sociali (assicurati dai Comuni). Questo Decreto prefigura un nuovo equilibrio tra sanità e servizi sociali, peggiorativo per i cittadini e gli Enti Locali.
- A differenza del precedente Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 14 febbraio 2001 (comunemente chiamato "Decreto Turco-Veronesi"), che esprimeva indirizzi e linee guida da "tradurre" a livello regionale con gli Enti Locali, il nuovo Decreto non rimanda ad alcuna forma di "concentrazione" tra Comuni e Regioni, fissando standard cogenti che richiedono immediata applicazione.
- Un decreto così importante sull'integrazione socio-sanitaria è stato firmato dal Ministro alla Salute senza il coinvolgimento del Ministro del Welfare.
- Il numero di persone non autosufficienti e affette da patologie croniche è in costante aumento grazie all'allungamento dell'aspettativa di vita e all'utilizzo di terapie e tecnologie innovative.

                                                             GRAVEMENTE PREOCCUPATO
Per i seguenti motivi:
- Si tenta di caricare sui Comuni competenze sanitarie "mascherandole" da prestazioni socio-assistenziali.
- Gli effetti di questo DPCM si prospettano peggiorativi dell'attuale realtà, già carente nel garantire quote e servizi sanitari per le persone non autosufficienti e affette da patologie croniche.
- All'interno del DPCM sono previste prestazioni a favore di disabili fisici, psichici e sensoriali riferite solo più ai "disabili gravi".
- Vengono addebitati per il 50% agli utenti o ai Comuni le prestazioni di aiuto infermieristico e di assistenza tutelare alla persona, erogate nell'ambito dell'assistenza domiciliare integrata e programmata (anche a seguito di dimissioni ospedaliere protette).
- Le prestazioni terapeutiche di recupero e di mantenimento funzionale delle abilità per non autosufficienti in regime residenziale o semiresidenziale, compresi interventi di sollievo, vengono addebitate per il 50% agli utenti o ai Comuni.
- Vengono addebitate quote di spesa a carico delle persone affette da AIDS per le prestazioni di cura, riabilitazione e, soprattutto, di trattenimenti farmacologici nelle fase di lungoassistenza in regime residenziale.
- Le prestazioni terapeutiche e socioriabilitative in strutture a bassa intensità assistenziale vengono addebitate per il 60% agli utenti o ai Comuni.
- Per quanto riguarda le prestazioni terapeutiche e socioriabilitative per persone con problemi psichiatrici (addebitate per il 60% agli utenti o ai Comuni), vengono attribuiti ai Comuni oneri di esclusiva competenza sanitaria che necessitano dell'organizzazione di un nuovo impianto di servizi, con conseguenti oneri aggiuntivi sia in termini di risorse economiche che professionali.

RIAFFERMANDO CHE

- L'art. 32 della Costituzione tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività e garantisce cure gratuite agli indigenti.
- L'intenzione di attribuire ai Comuni nuove competenze un tempo a carico del Servizio Sanitario Regionale, deve essere accompagnata dal trasferimento delle risorse necessarie per espletarle.
- Competenza del Sindaco è quella di vigilare sulla salute dei cittadini.

IMPEGNA

Il Sindaco e l'Assessore competente:
- Ad attivarsi presso il Governo Nazionale affinché riveda le posizioni espresse e vengano attivate tempestive iniziative per modificare il decreto.
- Ad attivarsi presso la Regione Piemonte per concertare un atto applicativo regionale con gli Enti Locali, nonché assicurare al comparto socio-assistenziale quelle risorse umane e materiali che i nuovi compiti necessariamente richiedono."