Consiglio Comunale

2001 05973/02

OGGETTO: RIUNIONE G8.

"Il Consiglio Comunale di Torino,

Che il processo di globalizzazione economica oggi in atto, è un fenomeno irreversibile, ma che può essere governato con logiche che mettano al primo posto lo sviluppo di ogni nazione, piuttosto che l’interesse economico di pochi come è avvenuto finora,

• che il prossimo 21 luglio si terrà la riunione del G8 e che risultano previste diverse manifestazioni di protesta contro il tentativo di far prevalere gli interessi economici di un ristretto numero di Paesi a discapito dei diritti e della qualità di vita delle popolazioni dei paesi del 3° e 4° Mondo;
• che la città di Torino si è sempre distinta per l’attenzione verso quelle nazioni che più si trovano in condizione di svantaggio nei processi economici globalizzati.

che a tali manifestazioni parteciperanno numerose Associazioni Democratiche laiche e cattoliche, Organizzazioni Sindacali e moltissimi cittadini, anche della nostra città, preoccupati delle conseguenze negative sui diritti dei popoli, dei lavoratori e della tutela dell'ambiente che l'attuale processo di globalizzazione dell'economia può comportare;

la propria condanna preventiva ed assoluta ad ogni forma di manifestazione violenta;

la propria solidarietà al rappresentante delle forze dell'ordine oggi vittima di un attentato terroristico;

• A farsi portavoce delle istanze di equità che giungono dai Paesi in via di sviluppo e dagli Organismi non Governativi;
• A perseguire politiche economiche mirate a ridurre il divario di ricchezza che esiste fra il Nord e il Sud del Mondo;

  - A contribuire concretamente alla riduzione del Debito Estero di cui soffrono le nazioni povere;

• A valutare iniziative di coinvolgimento, nei prossimi vertici del G 8, di altri paesi democratici;

  - A garantire l'effettività di un controllo politico e democratico sui processi di globalizzazione fino ad ora soltanto economica del pianeta, così da assicurare ai popoli il ruolo di governo che, fino ad oggi, hanno potuto esercitare soltanto le multinazionali."

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