Consiglio Comunale

2001 02936/02

C I T T A' D I T O R I N O

MOZIONE N. 23

Approvata dal Consiglio Comunale in data 26 marzo 2001

OGGETTO: DELIBERAZIONE N. MECC. 2000 12832/09 AVENTE AD OGGETTO: “LA SPINA CENTRALE - VARIANTE PARZIALE N. 35 AL P.R.G. AI SENSI DELL'ART. 17, COMMA 7 DELLA L.U.R. - ADOZIONE.”

    “Il Consiglio Comunale

PREMESSO CHE

-    gli interventi previsti nella Spina Centrale (Spina 1, Spina 2, Spina 3, Spina 4) sono stati approvati con Accordi di Programma e ratificati dal Consiglio Comunale ex art. 27 Legge 142/90 (ora art. 34 del Testo Unico sull'Ordinamento degli Enti Locali - Decreto Legislativo n. 267/2000);
-    con la ratifica di detti Accordi di Programma il Consiglio Comunale ha sostanzialmente preso atto delle modificazioni al P.R.G. senza entrare nel merito di alcuni rilevanti aspetti relativi all'attuazione di interventi di trasformazione urbana;
-    nella presente proposta di Variante è possibile e doveroso introdurre alcuni elementi prescrittivi e di indirizzo rivolti alla salvaguardia ambientale e mirati ad una organica risposta al grave problema dell'emergenza abitativa;

PREMESSO INOLTRE CHE

-    lo stesso protocollo di Kyoto e la più recente produzione legislativa nazionale, con lo stanziamento delle relative risorse, incentivano la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili sostenendo l'introduzione di tecnologie mirate al risparmio energetico;
-    la Giunta comunale con proprio atto deliberativo ha recentemente approvato l'Agenda 21, ovvero un piano di azione ambientale, che impegna gli Stati e i Governi delle Città a politiche di contrasto dei danni derivanti dalle problematiche ambientali presenti nei contesti urbani;
-    i consumi idrici cosiddetti “civili” sono costituiti dai fabbisogni legati a:
    -    alimentazione,
    -    servizi d'igiene privati e collettivi,
    -    fabbisogni di diversa natura tecnicamente connessi ai precedenti in quanto soddisfatti dalle medesime strutture tecnologiche (impianti e reti);
-    tali fabbisogni comprendono gli usi domestici, la pulizia suoli e sedimi stradali, l'irrigazione delle aree verdi, gli usi per industrie di modesta entità (o scarsamente idroesigenti) e per attività artigianali inserite nei complessi urbani;
-    tutti questi usi vengono soddisfatti con acqua avente i requisiti di qualità che la legge stabilisce per il consumo umano, gravati pertanto da ingenti costi derivanti dalla potabilizzazione.

TUTTO CIÒ PREMESSO
IMPEGNA

il Sindaco e la Giunta

ad introdurre nell'apparato normativo della Variante Parziale n. 35 i seguenti elementi:
1.    l'introduzione nelle nuove Schede Normative di tutti gli ambiti considerati la prescrizione relativa al rispetto della procedura di Valutazione di Impatto Ambientale ai sensi dell'articolo 20 della Legge Regionale 14 dicembre 1998, n. 40 “Disposizioni concernenti la compatibilità ambientale e le procedure di valutazione”.
2.    Che nella realizzazione degli edifici e degli interventi pubblici siano adottate tutte le misure rivolte al risparmio energetico e in ogni caso venga prevista e utilizzata prioritariamente la rete di teleriscaldamento alimentata da produzione di energia in cogenerazione. In coerenza con tali obiettivi primari, i sistemi edilizi ed impiantistici devono essere progettati:
    -    privilegiando l'impiego di configurazioni e tecnologie edilizi che rendano minimi i consumi energetici, termici ed elettrici, usufruendo degli apporti gratuiti solari sia per il riscaldamento che per l'illuminazione;
    -    privilegiando l'impiego di configurazioni e tecnologie impiantistiche che utilizzano le fonti energetiche rinnovabili (tetti fotovoltaici, tetti verdi e solare termico);
    -    valutando i consumi energetici delle soluzioni edilizie ed impiantistiche proposte e comparandoli con quelli corrispondenti a soluzioni tradizionali;
    -    valutando l'impatto ambientale delle soluzioni edilizie ed impiantistiche proposte in termini di riduzione degli inquinanti emessi nell'atmosfera e comparandolo con quello corrispondente a soluzioni tradizionali;
    -    valutando la sicurezza funzionale connessa con l'impiego consistente e/o diffuso di configurazioni e tecnologie edilizie ed impiantistiche che utilizzano fonti energetiche rinnovabili;
    -    dimostrando la sostenibilità economica delle soluzioni tecniche a carattere innovativo proposte sia in relazione ai costi di primo impianto sia in relazione ai costi di esercizio (conduzione e manutenzione ordinaria e straordinaria).
3.    La realizzazione delle reti tecnologiche dovrà prevedere adeguate misure di sicurezza per quanto attiene la rete idrica e dovrà essere indirizzata al risparmio idrico:
    -    reti duali (acque destinate al consumo umano separate da quelle ad uso tecnologico), riciclo delle acque grigie, riciclo delle acque di pioggia ed utilizzo di erogatori ed apparecchi forniti di tecnologie miranti al risparmio.
4.    Nell'ambito di una più ampia tutela di “Torino Città d'acque” prevedere la salvaguardia della rete idrica di superficie e delle vie d'acqua minori inserite nel tessuto urbano e storico della Città, evitando, per quanto tecnicamente fattibile, interventi che incrementino l'impermeabilizzazione dei suoli.
5.    Con riferimento all'Ambito Area da Trasformare per Servizi della Cascina Fossata, ambito stralciato da Spina 4 e posto all'interno del Programma di Recupero Urbano di Corso Grosseto, si richiede che le previsioni e i contenuti siano integralmente rivisti e formino oggetto di una specifica azione di urbanistica partecipata come peraltro già enunciato negli “Indirizzi programmatici per la revisione delle indicazioni di P.R.G. relative alla Spina Centrale”: “(...) il sub-ambito stralciato di Spina 4 sarà riprogettato integrandolo nelle iniziative del "Progetto Speciale Periferie”.

IMPEGNA INOLTRE

il Sindaco e la Giunta

AFFINCHÉ

nel Regolamento edilizio comunale, in via di revisione, siano introdotte norme cogenti, improntate allo spirito della presente mozione.”