Divisione Patrimonio                                                                                                                                    n. ord. 77
Settore Amministrazione e Gestione Patrimonio                                                                                   2001 01421/08

CITTA' DI TORINO

DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE 27 MARZO 2001

(proposta dalla G.C. 13 marzo 2001)

OGGETTO: IMMOBILE COMUNALE SITO IN CORSO VERONA 57 (EX COLONGO). TRASFERIMENTO A TITOLO GRATUITO A FAVORE DELLA FONDAZIONE FILM COMMISSION TORINO-PIEMONTE PER INCREMENTO PATRIMONIALE. APPROVAZIONE.

    Proposta dell'Assessore Passoni,
    di concerto con gli Assessori Perone e Viano.

    La Città di Torino ha predisposto un programma di rilancio del suo ruolo di capitale italiana della cinematografia. A tal fine, unitamente alla Regione Piemonte, ha creato la Fondazione Film Commission Torino-Piemonte, che si configura come un'agenzia di promozione audiovisiva e cinematografica del territorio piemontese, volta ad incentivare le imprese nazionali e straniere del settore ad investire e produrre in Piemonte.
    In generale gli obiettivi della Film Commission possono essere così schematizzati nei seguenti punti programmatici:
-    promuovere le potenzialità geografiche, ambientali, architettoniche, culturali di Torino e del Piemonte nei confronti degli imprenditori del settore;
-    promuovere indirettamente l'immagine turistica di Torino e della regione;
-    attirare nel territorio torinese e piemontese il maggior numero possibile di produzioni cinematografiche, televisive e audiovisive, assicurando condizioni più favorevoli per l'individuazione di locations, l'effettuazione delle riprese e la permanenza delle troupes in loco;
-    promuovere l'impiego delle risorse tecniche, professionali e artistiche esistenti;
-    sostenere l'industria cinematografica locale, incentivando i progetti cinematografici e televisivi più validi e predisponendo, in collaborazione con gli Enti preposti, specifici programmi di formazione e specializzazione.
    Oltre alla promozione dell'immagine e della conoscenza di Torino e del Piemonte, la ricaduta economica ed occupazionale dell'azione della Film Commission deriva anche dalle attività legate alle produzioni televisive e cinematografiche realizzate sul territorio, che potranno costituire un volano di possibili ricadute in particolare per le seguenti categorie di attività:
-    attività alberghiere e di ristorazione e il commercio in genere (una troupe è mediamente composta da 30/40 persone e le riprese durano in media 6/8 settimane);
-    aiuto registi, direttori di produzione, locations manager, scenografi, maestranze specializzate locali quali elettricisti, macchinisti, falegnami ecc.;
-    società di servizi specializzate nella costruzione e nell'allestimento di scenografie, nel noleggio di apparecchiature elettriche e cinematografiche, nella fornitura e noleggio di costumi;
-    società di trasporto;
-    teatri di posa.
    Compito delle Film Commission è perciò quello di offrire una serie di agevolazioni per chi decide di girare a Torino o in Piemonte attraverso la segnalazione di società di servizi e risorse professionali locali, lo snellimento dell'iter burocratico previsto per la concessione di permessi ed autorizzazioni, la collaborazione per l'individuazione di locations e, in certi casi, la concessione di contributi e incentivi durante la fase di avviamento della produzione.
    Tra i film girati a Torino che hanno ottenuto grande successo di pubblico e di critica, particolare menzione può essere fatta a: “Così ridevano” di Gianni Amelio (Leone d'oro alla Mostra del Cinema di Venezia), “Viaggio nella Fiat” di Mimmo Calopresti, “L'ostaggio” di Davide Ferrario, “Libero burro” di Sergio Castellito, “Un amore” e “Qui non è il Paradiso” di Gianluca Tavarelli, “Ferdinando e Carolina” di Lina Wertmuller, “Un uomo da nulla” di Aldo Colonna, “Preferisco il rumore del mare” di Mimmo Calopresti, “A due passi dal cielo” di Sergio Martino, per arrivare ai più recenti “Tandem” di Lucio Pellegrini, “il Partigiano Johnny” di Guido Chiesa, “Non ho sonno” di Dario Argento, “Ogni lasciato è perso” di Piero Chiambretti.
    La Film Commission ha in cantiere parecchi progetti che si concretizzeranno nel 2001: è attualmente in lavorazione la soap opera “Cento Vetrine” che verrà trasmessa sulla rete commerciale; parallelamente sta per essere realizzata, nel primo semestre dell'anno, una serie televisiva destinata ad andare in onda sulla rete nazionale, oltre ad un documentario su Rossellini ed alla produzione di nuovi film quale, ad esempio, quello diretto da Giuseppe Ferrara.
    E' in fase di studio un piano organico di cooperazione con la facoltà universitaria DAMS per la formazione di addetti nel settore cinematografico-televisivo, e si prevedono ulteriori forme di cooperazione con altre realtà torinesi che operano nel campo delle produzioni multimediali.
    Al fine di poter procedere nella direzione intrapresa, per la Film Commission è divenuta fondamentale l'acquisizione di una sede, adeguata alle attività in progetto o già in corso di realizzazione.
    Nell'ambito del patrimonio della città è stato pertanto individuato, come particolarmente idoneo alle attività che la Film Commission intende effettuare, vista anche la posizione strategica in cui è ubicato, l'edificio di corso Verona 57, meglio conosciuto come “ex Colongo”, che può essere così individuato e descritto:
edificio industriale ubicato all'interno dell'isolato perimetrato da Corso Verona, Via Cagliari, Via C.M. Buscalioni e Lungo Dora Firenze.
    Alcune porzioni dell'isolato, rispettivamente su Corso Verona e nell'angolo compreso tra Lungo Dora Firenze e Via Buscalioni, risultano appartenere all'Area Normativa Residenza R1. Parallelamente al Lungo Dora vi è ubicato un edificio residenziale di recente realizzazione.
    L'immobile in oggetto è costituito da un capannone industriale e da un fabbricato ad uffici di due piani fuori terra ed un piano interrato. L'ex fabbricato industriale è costituito da un unico piano fuori terra di mq 6.012, e dispone di un'area esterna a cortile di mq 3.414.
    Nel capannone, a seguito dello smantellamento dell'attività produttiva, sono rimaste unicamente le strutture portanti verticali e la copertura a shed, i tamponamenti esterni in mattoni, parte dei serramenti in ferro e parte delle pavimentazioni in marmette di cemento o in cls gettato in opera. I pavimenti sono in battuto di cemento. Alcuni locali che furono in passato adibiti a particolari lavorazioni o servizi hanno pavimenti e rivestimenti in piastrelle. Vi sono alcuni vasconi contenenti materiali non definiti di cui è necessario lo smaltimento. Le murature portanti interne e i pilastri presentano rigonfiamenti, muffe e muschio dovuti a infiltrazioni dalla copertura e anche dal suolo per capillarità. A causa delle numerosissime infiltrazioni d'acqua, l'edificio versa in condizioni ormai prossime la fatiscenza.
    Le condizioni della struttura, copertura, scale, serramenti, pavimenti e rivestimenti, impianto elettrico, impianto idrosanitario dell'immobile possono definirsi mediocri.
    Gli interventi necessari alla ristrutturazione del fabbricato possono essere così riassunti:
-    verifica, risanamento ed eventuale consolidamento strutturale;
-    bonifica materiali vasconi;
-    ripassatura od eventuale rifacimento del manto di copertura;
-    sostituzione dei serramenti in ferro degli shed;
-    serramenti di facciata da verificare, vetri da sostituire;
-    impianti di riscaldamento, elettrico, idrico-sanitario, fognario;
-    esecuzione di servizi igienici;
-    vespaio aerato, pavimenti;
-    apertura uscite di sicurezza
    Attualmente tale area è destinata dal vigente P.R.G. a servizi pubblici “S”, in particolare “spazi pubblici a parco per il gioco e lo sport (v)”, soggetta ai disposti degli art.li 8 e 19 delle N.U.E.A. di P.R.G..
    Su tale area sono ammesse le seguenti destinazioni d'uso: giardini, aree verdi per la sosta e il gioco, parchi naturali e attrezzati e servizi connessi, comprensivi di eventuali ambiti conservati ad uso agricolo; attrezzature sportive al coperto e all'aperto, attrezzature per il tempo libero secondo quanto riportato all'art. 3, punto 7, lettera v) delle N.U.E.A. di P.R.G.. Sono inoltre consentite destinazioni accessorie strettamente pertinenti e connesse allo svolgimento dell'attività principale quali attività commerciali al dettaglio e pubblici esercizi.
    Detto immobile è censito al N.C.E.U. alla partita 122914, Foglio 170 numeri 719 _ 720 _ 722 _ 721 sub 1 _ 1041 sub 3, ed è presente nell'inventario dei beni immobili della Città di Torino alla pratica n. 10211 bene indisponibile gruppo 2, Categoria 1.
    Con deliberazione del Consiglio Comunale dell'11 ottobre 1999 (mecc. 99 04649/45), esecutiva dal 25 ottobre 1999 la Città di Torino ha approvato la costituzione della Fondazione Film Commission Torino-Piemonte e la propria adesione alla fondazione medesima, quale socio fondatore, mediante l'erogazione di L. 200 milioni. Con deliberazioni del Consiglio Comunale del 13 dicembre 1999 (mecc. 9909979/45), esecutiva dal 27 dicembre 1999 e (mecc. 2000 10467/45) della Giunta Comunale del 23 novembre 2000, esecutiva dal 13 dicembre 2000 l'Amministrazione Comunale ha poi ulteriormente incrementato il fondo di dotazione attraverso successivi finanziamenti in conto capitale rispettivamente pari a L. 750 e 250 milioni. La Città di Torino ha inoltre contribuito all'attività della Fondazione mettendo a disposizione servizi ed infrastrutture. Contestualmente, la Regione Piemonte, socio fondatore al pari della Città di Torino per la restante quota del 50%, con D.C.R n. 556 del 21.9.99 ha parimenti approvato la propria adesione alla Fondazione ed ha provveduto con determinazioni, n. 302 del 22.12.1999 e n. 294 del 13.12.2000, ad erogare finanziamenti rispettivamente pari a L. 500 e 590 milioni per permettere di raggiungere gli obiettivi previsti.
    Lo Statuto della Film Commission prevede la possibilità di conferire alla Fondazione beni immobili; l'art. 4 del medesimo, infatti, così recita: “Il patrimonio necessario a garantire il funzionamento della fondazione viene assicurato dai fondatori, anche attraverso eventuali incrementi.
    Il patrimonio può essere costituito: dai beni immobili, mobili e somme che perverranno alla fondazione a qualsiasi titolo, nonché da elargizioni o contributi da parte dei fondatori, di enti pubblici e di soggetti privati .”.
    Preso atto della richiesta effettuata dalla Fondazione Film Commission Torino-Piemonte in data 28.11.2000, l'attuale Civica Amministrazione intende trasferire, a titolo gratuito, quale incremento del patrimonio della Film Commission, la proprietà dell'immobile sopra descritto alla Fondazione in oggetto.
    L'edificio ex Colongo è dotato di ampi spazi nei quali è possibile offrire i servizi primari alle troupes di produzione, come uffici per le relazioni pubbliche, sale stampa, punti di informazione e di ritrovo, posteggio dei mezzi utilizzati per le riprese. L'idea è di farne divenire il luogo dove le aziende cinematografiche che vengono a lavorare a Torino possano trovare la miglior accoglienza e dotazione di infrastrutture e servizi, come, ad esempio, spazi per uffici, per attrezzerie e sartorie, sale di visione. Inoltre, la Film Commission intende utilizzare l'immobile, oltre che come propria sede, anche per rafforzare la propria solidità patrimoniale e facilitare l'attrazione di nuovi sostenitori finanziari.
    Parallelamente alla richiesta avanzata dalla Fondazione Film Commission, il Comitato Organizzatore BIG _ Rassegna Biennale Internazionale di Creatività Giovanile, costituito dal Comune di Torino, dalla Provincia di Torino e dalla Regione Piemonte, ha richiesto di utilizzare parte degli spazi della ex Colongo per svolgere le proprie attività. La finalità che il Comitato deve perseguire, e che ne ha motivato la sua costituzione, è la realizzazione di una rassegna biennale internazionale di creatività giovanile e delle iniziative ad essa collegate. Per raggiungere lo scopo per cui è stato costituito, il Comitato deve individuare le linee artistiche ed i contenuti delle manifestazioni, promuovere la ricerca di sponsorizzazioni, gestire le risorse economiche ed i contributi che vengono elargiti per la realizzazione delle manifestazioni, assegnare incarichi e procedere ad affidamenti esterni, coordinare il lavoro dei vari gruppi esecutivi, commissioni e strutture organizzative, gestire finanziariamente il personale ed i consulenti esterni, promuovere le manifestazioni e le iniziative ad esse collegate.
    Considerate le richieste citate, l'Amministrazione Comunale ritiene che le attività proposte dalle stesse possano essere utilmente collocate all'interno dell'immobile in oggetto, dando vita a sinergie tra le rispettive iniziative. In particolare le attività del BIG - Rassegna Biennale Internazionale di Creatività Giovanile - potranno essere ospitate in una parte dello stabile che la Fondazione metterà a disposizione con un contratto di comodato gratuito a favore della Città. Quest'ultima intende infatti allestire un centro di produzione culturale con atelier, sale prova, laboratori e spazi per il lavoro artistico al fine di realizzare attività produttive, promozionali, di documentazione e formazione di artisti locali, italiani e stranieri che operano nelle diverse aree artistiche, prevedendo anche possibilità residenziali (foresteria) e di scambio nell'ambito di programmi nazionali, internazionali e dell'Associazione per il Circuito dei Giovani Artisti Italiani.
    Inoltre verranno collocati uffici gestionali, l'archivio e la banca dati degli artisti e delle loro opere e verrà previsto uno spazio polivalente di intrattenimento per esposizioni, presentazioni ed esibizioni. Tale struttura, unica nel suo genere a Torino e in Piemonte, vuole essere una prima risposta alla richiesta di luoghi di supporto al lavoro degli artisti diventando così un modello riproducibile in altri edifici e completando un più ampio progetto rivolto alla promozione della creatività e della ricerca artistica contemporanea, in una città che si è affermata come polo internazionale per la fruizione dell'arte e dello spettacolo.
    Infatti, l'importante ruolo assunto da Torino nella promozione delle nuove generazioni artistiche pone oggi con forza il problema di identificare una o più sedi dove l'ente pubblico possa sostenere con continuità e visibilità il lavoro dei giovani artisti, favorendo il rapporto tra i diversi linguaggi artistici e rafforzando i legami culturali con il territorio.
    Pertanto, al fine di realizzare quanto sopra dettagliato, il Comune di Torino intende trasferire alla Fondazione Film Commission Torino-Piemonte a titolo gratuito l'immobile di cui sopra, e contemporaneamente, nello stesso atto, quale clausola modale del contratto stesso, costituire un contratto di comodato a titolo gratuito, per la durata di 30 anni rinnovabili per volontà del comodatario, su circa un terzo sia della superficie coperta sia dell'area di giardino e cortile a favore della Città, affinché la stessa, in collaborazione con la Regione Piemonte e la Provincia di Torino, possa ospitare in tale struttura le iniziative progettate e gestite da BIG _ Biennale d'Arte Emergente.
    La Regione Piemonte, socio fondatore, al pari della Città di Torino, delle persone giuridiche sopra citate, provvederà ad erogare alla Film Commission un contributo in denaro di importo almeno pari al valore dell'immobile ex Colongo affinché la Fondazione in questione possa provvedere, nel rispetto delle normative vigenti, alla ristrutturazione dell'intero edificio.
    Tutto ciò premesso,

LA GIUNTA COMUNALE

    Visto il Testo Unico delle Leggi sull'Ordinamento degli Enti Locali approvato con D.Lgs. 18 agosto 2000 n. 267 nel quale, fra l'altro, all'art. 42 sono indicati gli atti rientranti nella competenza dei Consigli Comunali;
    Dato atto che i pareri di cui all'art. 49 del suddetto Testo Unico sono:
favorevole sulla regolarità tecnica;
favorevole sulla regolarità contabile;
    Con voti unanimi, espressi in forma palese;

PROPONE AL CONSIGLIO COMUNALE

Per le motivazioni meglio espresse in premessa:
1)    di approvare il trasferimento a titolo gratuito della proprietà dell'edificio ex Colongo di corso Verona 57 alla Fondazione Film Commission Torino-Piemonte, quale incremento patrimoniale. Il valore dell'immobile è stato stimato tramite perizia degli uffici comunali competenti pari a Lire 3.600.000.000 (Euro 1.859.244,84).
    Detto immobile è censito al N.C.E.U. alla partita 122914, Foglio 170 numeri 719 _ 720 _ 722 _ 721 sub 1 _ 1041 sub 3;
2)    di trasferire l'immobile nello stato di fatto e di diritto in cui si trova, libero da pesi, vincoli, ipoteche e trascrizioni di pregiudizio, eccezion fatta per il vincolo gravante sull'edificio ai sensi del d.lgs. del 29/10/1999 n. 490 “ Testo Unico delle disposizioni in materia di beni culturali e ambientali” (in quanto la sua costruzione risale ad oltre 45 anni fa): per tale motivo il relativo trasferimento resta subordinato all'autorizzazione da parte della Soprintendenza;
3)    di predisporre nel contratto di trasferimento a titolo gratuito, quale clausola modale del contratto stesso, un comodato a favore della Città per la porzione di area e fabbricato meglio identificati nell'unita planimetria (all. 1 - n.    ) per un periodo pari a 30 anni rinnovabili per volontà della Città;
4)    di autorizzare l'ufficiale rogante ad apportare quelle modifiche di carattere tecnico e formale dirette ad una migliore redazione dell'atto;
5)    di incaricare gli uffici competenti della predisposizione di un adeguamento del P.R.G., ai sensi dell'art. 17, comma 8, lett. g) della legge regionale 56/77 e s.m.i;
6)    le spese di atto relative e conseguenti al presente trasferimento di proprietà sono a carico della Fondazione, richiamato ogni beneficio di legge.
    Il trasferimento della proprietà resta subordinato all'approvazione dell'adeguamento urbanistico di P.R.G. di cui al punto 4, nonché al conseguimento dell'autorizzazione da parte della Soprintendenza, di cui al punto 2;
7)    di dichiarare, attesa l'urgenza, in conformità del distinto voto palese ed unanime, il presente provvedimento immediatamente eseguibile ai sensi dell'art. 134, 4° comma, del Testo Unico approvato con D.Lgs. 18 agosto 2000 n. 267.