Servizio Centrale
Consiglio Comunale

n. ord. 76
2001 00897/02

CITTA' DI TORINO

DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE 27 MARZO 2001

OGGETTO: STATUTO DELLA CITTA'. REVISIONE GENERALE.

    Proposta del Presidente Mauro Marino e della Vicepresidente Susanna Fucini.

    Con deliberazioni del Consiglio Comunale n. 182 del 25 giugno 1994 (mecc. 9404898/49) e del 25 luglio 1994 (mecc. 9406152/49) è stato adottato il vigente Statuto della Città, esecutivo dal 1° agosto 1994. La versione originaria di tale Statuto è stata successivamente modificata, a più riprese nel corso degli anni, soprattutto al fine di consentirne l'adeguamento a specifiche disposizioni di legge che, particolarmente numerose, erano intervenute nel quadro normativo degli enti locali e della pubblica amministrazione in generale. A fronte tuttavia di una serie di modifiche legislative di grande rilevanza, che hanno toccato gran parte delle funzioni attribuite agli Enti Locali e delle relative modalità di svolgimento, l'attuale quadro statutario appare soltanto in parte aggiornato, in particolare laddove le modifiche non discendevano dalla necessità di un mero ed improrogabile adeguamento alla legge, bensì richiedevano di elaborare ed approvare scelte organizzative in larga misura discrezionali.
    Da ultimo, l'entrata in vigore della legge 3 agosto 1999 n. 265 “Disposizioni in materia di autonomia e ordinamento degli enti locali, nonchè modifiche alla legge 8 giugno 1990 n. 142" e, in seguito, l'approvazione del nuovo Testo Unico delle Leggi sull'ordinamento degli enti locali, approvato con il decreto legislativo 18 agosto 2000 n. 267, ha reso indispensabile - anche in virtù di espresso precetto legislativo - un lavoro di complessiva e generale revisione del testo statutario.
    Su indicazione del Presidente del Consiglio Comunale ed in accordo con il Segretario Generale del Comune è stato quindi dapprima costituito un gruppo di lavoro tecnico presso il Servizio Centrale Consiglio Comunale, al quale si è attribuito il compito di predisporre una bozza di revisione statutaria. Parimenti, presso il Servizio Centrale Giunta Comunale e Decentramento, si è costituito analogo gruppo di lavoro in merito allo studio ed alla proposta delle modifiche da apportare specificamente al Titolo IV del vigente Statuto, riguardante le circoscrizioni di decentramento comunale.
    L'elaborazione compiuta dai gruppi di lavoro tecnici ha costituito la base per il successivo approfondimento e la discussione da parte della Commissione Consiliare Speciale per la Revisione dello Statuto della Città, appositamente costituita con deliberazione del Consiglio Comunale n. 83 del 23 maggio 2000 (mecc. 200004189/02). Esaurito nel corso di sedici riunioni della Commissione l'esame in tale sede della nuova bozza statutaria, quest'ultima veniva sottoposta all'esame della Conferenza dei Capigruppo Consiliari nella veste di commissione permanente per i problemi istituzionali, la quale ne discuteva il contenuto con un' analisi completa e puntuale.
    La bozza statutaria approvata dalla Conferenza dei Capigruppo Consiliari risponde innanzitutto alla necessità, come sopra indicato, di adeguamento alle novità introdotte dalla legislazione degli ultimi anni, tenuto particolarmente conto del riconosciuto ampliamento dell'autonomia statutaria (e regolamentare) dei comuni e della conseguente competenza di tale fonte in ordine alla regolazione di parti significative della vita politico-amministrativa precedentemente demandate alla legge.
    Sotto tale profilo le principali modifiche contenute nella nuova bozza statutaria risultano essere le seguenti:
-    L'attribuzione al Consiglio Comunale delle competenze inerenti la partecipazione all'elaborazione, l'adeguamento e la verifica dell'attuazione delle linee programmatiche presentate dal Sindaco, relative alle azioni ed ai progetti da realizzare nel corso del mandato;
-    L'individuazione di nuovi strumenti di controllo per il Consiglio atti a verificare il rispetto nell'ambito gestionale delle linee programmatiche e degli indirizzi dallo stesso deliberati;
-    La previsione di nuove competenze del Difensore Civico in materia di controllo degli atti e le prerogative riconosciute allo stesso;
-    L'introduzione del referendum abrogativo su deliberazioni di competenza del Consiglio Comunale;
-    La previsione, in via generale, in base alla quale la presidenza delle Commissioni Consiliari aventi funzioni di controllo e di garanzia spetta a Consiglieri facenti parte dell'opposizione;
-    La modifica delle competenze del Segretario Generale e l'introduzione della figura del Direttore Generale.
    Sotto altro aspetto le modifiche si riferiscono non ad interventi legislativi, bensì alle innovazioni affermatesi concretamente nella vita politica ed amministrativa della Città.
    In particolare, nel corso degli ultimi anni, si è assistito nel Comune di Torino ad un accrescimento del ruolo del Consiglio Comunale, peraltro già preconizzato - oltre che dallo Statuto ora vigente - particolarmente dal Regolamento del Consiglio Comunale , approvato nel dicembre del 1996 e quindi in epoca successiva allo Statuto; in alcuni casi, tra l'altro, tali disposizioni regolamentari hanno costituito vere e proprie anticipazioni delle previsioni contenute nella legge 265/1999.
    Si è ritenuto pertanto appropriato, per la rilevanza di alcuni temi in particolare, conferire rilievo statutario ad alcune disposizioni già vigenti a livello regolamentare.
   Si segnalano, fra le altre:
-    L'estensione del diritto di accesso dei Consiglieri Comunali agli atti ed alle informazioni in possesso delle società per azioni a mezzo delle quali il Comune gestisce i servizi pubblici locali, dei consorzi ai quali il Comune partecipa e dei concessionari di servizi comunali;
-    Il ruolo della Conferenza dei Capigruppo nell'organizzazione dei lavori del Consiglio Comunale e nella tutela dell'autonomia dello stesso Consiglio;
-    L'istituzione della Commissione Consiliare Permanente sul controllo della Gestione;
-    La previsione degli strumenti che consentono al Consiglio Comunale di esercitare i poteri di indirizzo e di controllo sull'attività esplicata da associazioni, fondazioni ed agenzie costituite dal Comune, o alle quali lo stesso partecipa.
-    L'istituzione dell'Agenzia per i Servizi pubblici Locali.
    Sono state introdotte inoltre numerose altre modifiche orientate a rendere lo Statuto di più agevole lettura. In tale ottica, ad esempio, si è frequentemente rinviato ai regolamenti per la disciplina di materie non più ritenute di rango statutario; occorre infatti considerare che all'epoca della sua emanazione il vigente Statuto ha svolto un ruolo almeno parzialmente sostitutivo di norme regolamentari in quel momento non esistenti; tale ruolo risulta oggi anacronistico, in considerazione del fatto che i regolamenti previsti a suo tempo dalla legge 142/1990 sono stati ormai tutti adottati.
    Nelle more dell'emanazione dell'attesa nuova normativa in materia di servizi pubblici locali si sono poi ancora recepiti nella nuova bozza statutaria alcuni principi coerenti con il tenore dei disegni di legge attualmente all'esame del Parlamento.
    La bozza proposta introduce, invece, modifiche limitate al titolo IV dello Statuto vigente, in materia circoscrizionale. Pur nella consapevolezza dell'opportunità per il Comune di porre mano a modifiche sostanziali in materia di organizzazione e di individuazione delle funzioni delle circoscrizioni, nonchè in ordine alla modalità di elezione degli organi delle stesse, la Conferenza dei Capigruppo ha ritenuto di non affrontare alla scadenza della tornata amministrativa un argomento che per complessità avrebbe potuto ritardare se non compromettere l'adozione del nuovo Statuto.
    Dal punto di vista formale, infine, in considerazione dell'entità delle modifiche proposte si è ritenuto indispensabile ricorrere all'abrogazione del testo previgente ed alla sua integrale sostituzione con il nuovo.
    Ai sensi dell'art. 43 del vigente Regolamento del Decentramento la nuova bozza statutaria viene trasmessa alle Circoscrizioni per il prescritto parere.
    Tutto ciò premesso,

IL CONSIGLIO COMUNALE

    Visto il Testo Unico delle Leggi sull'Ordinamento degli Enti Locali approvato con D.Lgs.18 agosto 2000 n. 267 nel quale, fra l'altro, all'art. 42 sono indicati gli atti rientranti nella competenza dei Consigli Comunali;
    Dato atto che i pareri di cui all'art. 49 del suddetto Testo Unico sono:
favorevole sulla regolarità tecnica;
favorevole sulla regolarità contabile;
    Considerato che:
- nella seduta del 14 marzo 2001 ore 22,00 è stato approvato l'emendamento 198 al provvedimento:
A pag. 3, l'ultimo capoverso della narrativa: “Ai sensi dell'art. 43 ... per il prescritto parere.” è sostituito con il seguente:
“    Ai sensi dell'art. 43 del vigente Regolamento del Decentramento, la presente proposta di deliberazione è stata inviata alle Circoscrizioni per l'espressione dei pareri.
    Le Circoscrizioni 2, 3, 4, 8, 9 e 10 non hanno espresso alcun parere.
    Le Circoscrizioni 1, 6 e 7 hanno espresso parere negativo ( all. 2-4 - nn. ), motivando lo stesso con la scelta, effettuata dalla Conferenza dei Capigruppo, di non modificare il titolo IV dello Statuto, inerente competenze e modalità di elezione degli organi circoscrizionali.
    La Circoscrizione 5, pur non esprimendo alcun parere, ha approvato un ordine del giorno che nella sostanza ricalca quanto evidenziato dai Consigli delle Circoscrizioni 1, 6 e 7.
    A tali pareri espressi, si ritiene peraltro di controdedurre ribadendo la validità delle motivazioni, esplicitate precedentemente nella presente proposta di deliberazione, in base alle quali si è scelto di non modificare, se non marginalmente, il suddetto titolo IV dello Statuto.
”;
- nella seduta del 19 marzo 2001 ore 16,00 è stato approvato l'emendamento 213 all'allegato 1 al provvedimento:
A pag. 3, Art. 2 - Finalità del Comune, lettera d), dopo la parola: “accessibile” aggiungere: “, mediante l'abbattimento delle barriere architettoniche,”;
- nella seduta del 19 marzo 2001 ore 22,00 è stato approvato l'emendamento 224 all'allegato 1 al provvedimento:
A pag. 3, Art. 2 - Finalità del Comune, lettera e), dopo la parola: “sociale” aggiungere: “e assicurandone il sostegno anche tramite i servizi sociali ed educativi”;
- nella stessa seduta è stato approvato l'emendamento 242 all'allegato 1 al provvedimento:
A pag. 4, Art. 3 - Metodi e strumenti del'azione del Comune, comma 1, lettera a), aggiungere al termine: “, nel rispetto delle rispettive competenze”;
- nella stessa seduta è stato approvato l'emendamento 245 all'allegato 1 al provvedimento:
A pag. 4, Art. 3 - Metodi e strumenti dell'azione del Comune, comma 1, lettera l), dopo la parola “organizzazione” aggiungere: “, considerandone strumento privilegiato di attuazione le circoscrizioni, valorizzandone e sviluppandone le competenze e le possibilità di intervento”;
- nella seduta del 22 marzo 2001 ore 17,00 è stato approvato l'emendamento 476 all'allegato 1 al provvedimento:
A pag. 11, Art. 17 - Giudizio sull'ammissibilità del referendum abrogativo, comma 1, quarta riga, sostituire la parola: “cinquemila” con: “duemila”; sesta riga, sostituire la parola: “quindicimila” con: “altre”;
- nella stessa seduta è stato approvato l'emendamento 500 all'allegato 1 al provvedimento:
A pag. 11, Art. 17 - Giudizio sull'ammissibilità del referendum abrogativo, comma 1, penultima riga, sostituire la parola: “settantacinque” con: “novanta”;
- nella stessa seduta è stato approvato l'emendamento 509 all'allegato 1 al provvedimento:
A pag. 11, Art. 17 - Giudizio sull'ammissibilità del referendum abrogativo, comma 5, penultima riga, eliminare le parole: “il massimo contenimento dei costi ed”;
- nella stessa seduta è stato approvato l'emendamento 561 all'allegato 1 al provvedimento:
A pag. 17, Art. 28 - Consiglieri Comunali, inserire il seguente comma 5:
5.    Un terzo dei Consiglieri assegnati all'ente può chiedere, con le modalità previste dal successivo articolo 43, che la Giunta sottoponga al controllo preventivo di legittimità ogni deliberazione dell'ente, con le eccezioni delle deliberazioni per le quali la legge prevede forme di controllo necessario o eventuale. Ogni Consigliere può sottoscrivere la richiesta di cui al presente comma, fino ad un massimo di due deliberazioni adottate in ogni seduta dagli organi collegiali della Città.”. Rinumerare i commi da 5 a 11 con i numeri da 6 a 12.
A pag. 30, Art. 43 - Competenza della Giunta, aggiungere al termine i seguenti commi:
7.    La Giunta, con le modalità previste dalla legge, può sottoporre al controllo preventivo di legittimità ogni deliberazione dell'ente, con l'esclusione delle deliberazioni per le quali la legge medesima prevede forme di controllo necessario o eventuale.
8.    La Giunta deve comunque sottoporre al controllo preventivo di legittimità le deliberazioni di cui al precedente comma qualora, entro 10 giorni dalla loro pubblicazione nell'Albo Pretorio, un terzo dei Consiglieri assegnati all'ente ne faccia richiesta scritta e motivata, indicando le norme che si ritengono violate.
”;
- nella stessa seduta è stato approvato l'emendamento 718 all'allegato 1 al provvedimento:
A pag. 32, Art. 46 - Consiglio di Circoscrizione, sostituire il comma 4 con il seguente:
4.    I componenti del Consiglio Circoscrizionale sono invitati annualmente a dichiarare le strutture associative alle quali aderiscono. Copia di tali atti è trasmessa al Presidente della Circoscrizione e, previa richiesta, ad ogni Consigliere. Tali soggetti sono tenuti al rispetto della normativa in materia di tutela della riservatezza dei dati personali.”;
- nella stessa seduta è stato approvato l'emendamento 726 all'allegato 1 al provvedimento:
A pag. 37, Art. 51 - Competenze proprie, al termine del comma 1 inserire il seguente testo:
e)    manutenzione ordinaria dei lavori pubblici: a tal fine in ogni circoscrizione verrà istituita una ZIM - Zona di Intervento Manutentivo. L'Ufficio Tecnico del Comune provvederà a redigere l'elenco delle grandi opere di interesse cittadino, la cui manutenzione non verrà trasferita alle Circoscrizioni.”;
- nella stessa seduta è stato approvato l'emendamento 728 all'allegato 1 al provvedimento:
A pag. 37, Art. 51 - Competenze proprie, comma 2, eliminare le parole: “e il verde pubblico”;
- nella seduta del 26 marzo 2001 ore 16,00 è stato approvato l'emendamento 9* all'allegato 1 al provvedimento:
A pag. 33, Art. 47 - Elezione del Consiglio Circoscrizionale, al termine del comma 9, aggiungere il seguente testo: “Per il calcolo del quoziente naturale di maggioranza si fa riferimento esclusivamente ai voti ottenuti dalle liste dell'apparentamento vincente e dei seggi da attribuire allo stesso apparentamento.”.
A pag. 33, Art. 47 - Elezione del Consiglio Circoscrizionale, al termine del comma 10, aggiungere il seguente testo: “In questo caso il quoziente naturale di minoranza fa riferimento esclusivamente ai voti ottenuti dalle liste e dagli apparentamenti non vincenti e ai seggi da attribuire alla minoranza.”;
- nella stessa seduta il Consiglio Comunale ha proceduto alla votazione per appello nominale del provvedimento comprensivo degli emendamenti approvati, che otteneva il seguente risultato:

                    PRESENTI                         38
                    ASTENUTI                        11 e precisamente i Consiglieri Alfonzi, Avanzi, Cantore, Chiavarino, Contu, Coppola, Fucini, Lo Bascio, Patriarca, Ventriglia e Viale.
                    VOTANTI                          27
                    VOTI FAVOREVOLI        27 e precisamente, oltre al Presidente Marino ed al Sindaco Castellani, i Consiglieri Aden Sheikh, Appiano, Borgione, Borgogno, Branciforte, Costa Rocco, Crosetto, Gallicchio, Gallo, Giorgis, Levi, Lodi, Marzano, Migliasso, Monaci, Nigra, Nigro, Paolino, Porcellana, Quesito, Rosolen, Rossomando, Sestero, Vinciguerra e Vuozzo.
                    VOTI CONTRARI               /

Era assente dalla seduta il Consigliere Costa Raffaele.
Risultavano assenti dall'aula, al momento della votazione, i Consiglieri Battuello, Borghezio, Bressan, Cavallo, Cenni, Cherio, Cifarelli, Gabri, Ghiglia, Guazzotti, Lospinuso e Molino.
In esito a tale risultato, la deliberazione, non avendo ottenuto la prescritta maggioranza dei due terzi dei Consiglieri assegnati, è stata rinviata a successive sedute del Consiglio Comunale da tenersi entro 30 giorni, per procedere a ulteriori votazioni, così come previsto dal comma 4 dell'articolo 6 del Testo Unico delle Leggi sull'Ordinamento degli Enti Locali approvato con D.Lgs. 18 agosto 2000 n. 267;
- nella seduta, regolarmente convocata ai sensi dell'art. 84 del vigente Regolamento del Consiglio Comunale della Città di Torino, per lo stesso giorno 26 marzo 2001 alle ore 22,00 è stata posta nuovamente in votazione la deliberazione, comprensiva degli emendamenti approvati. In esito alla votazione per appello nominale, la stessa otteneva il seguente risultato:
                    PRESENTI                       38
                    ASTENUTI                        5 e precisamente i Consiglieri Alfonzi, Avanzi, Contu, Lo Bascio e Ventriglia.
                    VOTANTI                       33
                    VOTI FAVOREVOLI     33 e precisamente, oltre al Presidente Marino ed al Sindaco Castellani, i Consiglieri Aden Sheikh, Appiano, Borgione, Borgogno, Branciforte, Cantore, Chiavarino, Coppola, Costa Rocco, Crosetto, Fucini, Gallicchio, Gallo, Giorgis, Levi, Lodi, Marzano, Migliasso, Monaci, Nigra, Nigro, Paolino, Patriarca, Porcellana, Quesito, Rosolen, Rossomando, Sestero, Viale, Vinciguerra e Vuozzo.
                    VOTI CONTRARI             /

Erano assenti dalla seduta i Consiglieri Battuello, Borghezio, Bressan, Cavallo, Cenni, Cherio, Cifarelli, Costa Raffaele, Gabri, Ghiglia, Guazzotti, Lospinuso e Molino.
La deliberazione, avendo ottenuto il prescritto voto favorevole della maggioranza dei Consiglieri assegnati, è stata rinviata alla successiva seduta del Consiglio Comunale per procedere a ulteriore votazione, così come previsto dal comma 4 dell'articolo 6 del Testo Unico delle Leggi sull'Ordinamento degli Enti Locali approvato con D.Lgs. 18 agosto 2000 n. 267;
- in data odierna sono intervenuti, per dichiarazione di voto, oltre al Presidente Marino, i Consiglieri Viale, Ventriglia, Borghezio, Battuello, Marzano, Molino, Fucini, Giorgis, Quesito e Avanzi, i cui interventi non vengono riportati nel presente provvedimento, non essendone stata formulata esplicita richiesta, ferma restando comunque l'inserzione degli stessi nel processo verbale della seduta del Consiglio Comunale.

IL CONSIGLIO COMUNALE

procede alla votazione per appello nominale.

Risultano assenti dall'aula, al momento della votazione, i Consiglieri Battuello, Borghezio, Cavallo, Chiavarino, Contu, Coppola, Costa Raffaele, Guazzotti, Lospinuso e Molino.

Al termine della votazione, il Presidente proclama il seguente risultato:

                    PRESENTI                         37
                    ASTENUTI                          4 e precisamente i Consiglieri Alfonzi, Avanzi, Lo Bascio e Ventriglia.
                    VOTANTI                          33
                    VOTI FAVOREVOLI        33 e precisamente, oltre al Presidente Marino ed al Sindaco Castellani, i Consiglieri Aden Sheikh, Appiano, Borgione, Borgogno, Branciforte, Bressan, Cantore, Cherio, Costa Rocco, Crosetto, Fucini, Gallicchio, Gallo, Giorgis, Levi, Lodi, Marzano, Migliasso, Monaci, Nigra, Nigro, Paolino, Patriarca, Porcellana, Quesito, Rosolen, Rossomando, Sestero, Viale, Vinciguerra e Vuozzo.
                    VOTI CONTRARI               /

Per l'esito della votazione che precede, e per l'esito delle precedenti votazioni, essendosi raggiunta per la seconda volta la prescritta maggioranza

IL CONSIGLIO COMUNALE

DELIBERA

1)    di revocare lo Statuto della Città di Torino approvato con deliberazioni del Consiglio Comunale n. 182 del 20 giugno 1994 (mecc. 9404898/49) e n. 237 del 25 luglio 1994 (mecc. 9406152/49), esecutive dal 1° agosto 1994, così come modificato ed integrato dai provvedimenti successivamente adottati;

2)    di approvare lo Statuto della Città di Torino nella nuova formulazione risultante dal testo allegato (all. 1 - n. ) e dagli emendamenti approvati.