Divisione Edilizia e Urbanistica
Settore Procedure Amm.ve Urbanistiche

n. ord. 30
2001 00466/09

 

CITTA' DI TORINO

DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE 26 FEBBRAIO 2001

(proposta dalla G.C. 23 gennaio 2000)

Testo coordinato ai sensi dell'art. 41 comma 3 del Regolamento del Consiglio Comunale

OGGETTO: AMBITO 4.15 "CASTELLO DI LUCENTO" (PARTE) - VARIANTE PARZIALE N. 33 AL P.R.G. AI SENSI DELL'ART. 17, COMMA 7 DELLA L.R. 56/77 E S.M.I. - ADOZIONE.

    Proposta dell'Assessore Viano.

    L'ambito di trasformazione urbana 4.15 "Castello di Lucento" del PRG, approvato con deliberazione G.R. n. 3-45091 del 21/04/95, pubblicata sul B.U.R. n. 21 del 24/05/95, comprende un insieme molto esteso di aree, con varie proprietà e diverse destinazioni d'uso in atto.
    Per l'intero ambito il PRG prevede interventi di radicale ristrutturazione urbanistica, con la sostituzione delle attività esistenti (che in anni passati, durante la formazione del nuovo PRG, sembrava dovessero cessare) con nuove attività prevalentemente produttive, concentrate sul lato ovest dell'ambito, destinando a parco pubblico il lato est.
    All'interno del complesso del Castello Lucento il piano individua, inoltre, alcuni edifici di particolare interesse storico e un perimetro di progetto unitario di suolo pubblico in continuità con parte del tessuto urbano sito a nord della via Pianezza.
    Più specificamente, lungo corso Regina Margherita, sono collocati alcuni impianti produttivi in funzione (Riva e AST - Proprietà CimiMontubi e AST - 295.331 mq circa); la parte nord dell'ambito, corrispondente all'ex parco rottami (Cadifer) del complesso siderurgico che si estendeva nella attuale Spina 3, è in corso di trasformazione da parte del Consorzio Bonafous che è succeduto alla CimiMontubi (172.946); infine la parte di ambito circostante il vecchio "Castello di Lucento" è occupata da edifici con attività di tipo terziario in buone condizioni di conservazione e comprende anche terreni liberi e sostanzialmente inutilizzati, antistanti l'antica chiesa di Lucento (proprietà Teksid - 44.438 mq circa).
    Le indicazioni del Piano Regolatore risultano incompatibili con la situazione in atto, soprattutto in quanto le attività produttive esistenti nella parte dell'ambito sono ancora vitali e mostrano significative prospettive di sviluppo.
    Pertanto, è opportuno predisporre una variante del piano stesso, per adeguarlo alle esigenze espresse dal sistema produttivo sia, per quanto possibile, in termini di maggiore offerta di aree, sia per una più agevole modalità di intervento (maggiore flessibilità, ecc.).
    Con questa stessa logica, è stata accolta la proposta fatta dal consorzio di piccole e medie imprese "Bonafous" per la reindustrializzazione della parte nord dell'ambito (ex Cadifer), al fine di realizzare un programma di trasformazione che fruisce anche del contributo finanziario comunitario Resider II. La Regione Piemonte e la Città di Torino hanno sottoscritto in data 19/05/1999 l'accordo di programma "Castello di Lucento 2" che contiene una variante contestuale al PRG avente ad oggetto la creazione di una nuova zona di trasformazione denominata "4.19 Castello di Lucento 2" (S.T. 172.946 mq circa).
    Si ritiene, altresì, opportuno rivedere le indicazioni di PRG anche per le residue aree comprese nell'ambito 4.15 del PRG, dal quale sono già state stralciate quelle comprese nel programma "Castello di Lucento 2" oggetto di finanziamento Resider.
    Per quanto riguarda l'area occupata dagli impianti industriali esistenti (AST e Riva), si sono previste due prospettive.
a)    Si confermano gli usi produttivi esistenti, consentendo sugli edifici attualmente presenti nell'area interventi fino al risanamento conservativo o ristrutturazione edilizia, oltre a eventuali ampliamenti nei limiti già ammessi dalla normativa vigente (art. 15, punto 14, delle NUEA). Inoltre, in linea con l'obiettivo di confermare il carattere produttivo di tali aree, si consente anche l'insediamento di altre attività dello stesso tipo (art. 3, punti 3A1, 3A2 e 3B).
    Ai fini di contenere l'impatto ambientale delle attività produttive sulle aree circostanti viene prevista una fascia di inedificabilità pari a 70 mt. sul lato ovest, verso la zona residenziale della E27, nella quale sono consentite eventuali opere di urbanizzazione e il mantenimento degli impianti tecnologici esistenti. Tali impianti dovranno essere opportunamente schermati per limitarne l'impatto visivo e acustico, nel rispetto delle normative vigenti. Ad integrazione delle misure di salvaguardia ambientale, va rilevato che l'Amministrazione è impegnata a realizzare opere di sistemazione della fascia verde a cuscinetto tra l'area industriale e gli insediamenti residenziali collocati a ovest, finalizzate all'attenuazione dell'impatto visivo e sonoro.
    Sul lato est dell'ambito, lungo il fiume Dora, si conferma la fascia di rispetto fluviale ex art. 29 L.R. 56/77 e s.m.i., già individuata dal piano vigente (allegato tecnico n.7, foglio n.4);
b)    Si prevede la possibilità di avviare una trasformazione più profonda dell'ambito, con densità più bassa (0,5 mq/mq) rispetto all'attuale, subordinandola alla procedura di V.I.A. ai sensi della L.R. n. 40/98.
    Tale indice è stato considerato più rispondente alle reali esigenze di riordino industriale, alla luce degli studi e delle simulazioni in corso finalizzati alla revisione del PRG per il comparto produttivo e alla verifica delle aree di trasformazione urbana caratterizzate dalla presenza di attività produttive.
    Per quanto riguarda l'area su cui insiste il "Castello di Lucento" vero e proprio e nella porzione di ambito, sempre di proprietà Teksid, prospicente la via Pianezza, si riconfermano le previsioni del PRG vigente, ovvero ZUT.
    Sotto il profilo del bilancio dei servizi le modifiche apportate comportano una riduzione della dotazione attuale di PRG di circa 44.843 mq. In caso di attuazione della trasformazione dell'ambito 4.15 (stralciata la parte già oggetto del programma Castello di Lucento 2), con S.T. 350.344 mq circa, secondo i parametri del PRG vigente, si avrebbe una cessione di circa 198.992 mq complessivi (di cui 140.137 aggiuntivi), mentre in caso di attuazione della trasformazione delle aree, secondo la presente variante, si avrebbe una cessione di 154.149 mq complessivi (di cui 70.068 mq aggiuntivi).
    Tale riduzione è sostanzialmente riconducibile al ridimensionamento della dotazione di servizi aggiuntivi prevista dalla variante ed è da correlare alla scelta di aver ricercato modalità attuative per gli eventuali futuri insediamenti produttivi, più in linea con la domanda effettiva espressa dal settore della piccola e media impresa, come ha dimostrato il programma "Castello di Lucento 2", recentemente sottoscritto, ovvero con insediamenti estensivi e densità fondiarie relativamente basse.
    In ogni caso, anche con la riduzione predetta, il bilancio dei servizi di PRG è tale da rimanere nella soglia di variazione prevista dall'art. 17, comma 4° punto b) della L.U.R., ovvero per qualificare la variante come non strutturale.
    In riferimento all'individuazione degli edifici storici (Castello di Lucento e pertinenze) va precisato che, su sollecitazione della proprietà, in applicazione dell'art. 26, comma 23, delle NUEA del PRG, è stata condotta una verifica sulle indicazioni di PRG sopra richiamate, avvalendosi della collaborazione di esperti del Politecnico che hanno contribuito alle ricerche storico-documentarie.
    La verifica ha confermato alcuni errori materiali e il mancato riconoscimento, tra gli edifici di valore storico, del vecchio Castello di Lucento.
    Si è provveduto, pertanto, anche a correggere le indicazioni risultate non congruenti con separato provvedimento assunto dell'art. 17, comma 8, della L.U.R. 56/77 e s.m.i..
    Ciò premesso i contenuti della variante consistono nelle modifiche, quali sopra descritte, alle indicazioni di PRG, per l'ambito 4.15, prospicente il corso Regina Margherita, con la previsione del mantenimento delle attività industriali esistenti e riducendo l'indice territoriale dell'intero ambito a 0,5 mq/mq.
    Conseguentemente vengono apportate le seguenti modifiche agli elaborati tecnici del PRG:
a)    sostituzione della scheda normativa relativa all'ambito "4.15 Castello di Lucento 1" del PRG vigente con la nuova scheda normativa relativa all'ambito "4.15 Regina Margherita";
b)    modifica della Tavola n. 1 di PRG "Azzonamento e destinazione d'uso", fogli n. 4A e 4B, scala 1:5000;
c)    modifica dell'elenco delle "Schede Normative delle Zone Urbane di Trasformazione" (art. 15), sostituendo l'ambito "4.15 Castello di Lucento 1" con l'ambito "4.15 Regina Margherita.
    In ragione della natura e dell'entità di tali modifiche, la variante si configura come "variante parziale" ai sensi dell'art. 17, punto 7, della Legge Regione Piemonte n. 56/77 e s.m.i..
    La variante, di rilevanza esclusivamente comunale, non presenta incompatibilità con i Piani sovracomunali vigenti.
    Successivamente all'approvazione del presente provvedimento si procederà all'aggiornamento dei Fogli n. 4A e 4B della Tavola n. 1 scala 1:5000, in conformità alle variazioni descritte in precedenza.
    Si prende atto che la Circoscrizione n. 5, alla quale è stato richiesto il prescritto parere ai sensi degli artt. 43 e 44 del Regolamento del Decentramento, ha espresso con deliberazione del Consiglio Circoscrizionale (mecc. 01-00831/88 del 31 gennaio 2001 (all. 2 - n. ) parere favorevole alle seguenti condizioni:
1.    che si inserisca nella variante la realizzazione del collegamento tra l'insediamento industriale "Bonafous" e il Corso Regina Margherita, tra gli stabilimenti AST-ILVA e la zona E27;
2.     che si garantisca la fascia di rispetto fluviale come le norme in vigore prevedono;
3.    che sia esplicitato il significato di impianti tecnologici consentiti nella fascia di rispetto di 70 metri sul lato ovest dell'ambito, prevedendone l'ampliamento a 100 mt, anche per consentire l'arretramento dell'asse viario, con il divieto di installarvi alcun tipo di impianto rumoroso o fastidioso;
-    che siano eliminate le norme che prevedono in particolare l'insediamento di nuove attività in loco e una trasformazione più profonda dell'ambito, rimandando valutazioni di questo genere alla verifica dell'impatto ambientale e nei confronti dell'abitato circostante dell'insediamento industriale attualmente in costruzione;
4.    che la vecchia centrale di riscaldamento esistente nell'area di trasformazione non sia riutilizzata per lo stesso uso ed in particolare come sede di un impianto di incenerimento- termovalorizzatore o come centrale di teleriscaldamento- cogenerazione;
5.    che contestualmente all'approvazione della variante si ribadisca l'impegno dell'Amministrazione Comunale:
    -    alla realizzazione della collinetta e fascia verde in funzione antirumore sul fronte E27;
    -    all'acquisizione del manufatto "Castello di Lucento" ad uso pubblico.
    Alle osservazioni presentate dal Consiglio della Circoscrizione n. 5, si controdeduce quanto segue.
    L'Amministrazione con tale variante ha inteso confermare la destinazione urbanistica prevista nel PRG vigente, ponendosi l'obiettivo da un lato di tutelare nel breve periodo gli attuali insediamenti produttivi, inserendo altresì prescrizioni specifiche di tutela ambientale, e dall'altro, nel medio e lungo periodo, consentire la trasformazione dell'ambito con densità inferiori a quelle previste dal PRG vigente.
    La Circoscrizione ritiene necessario inserire un elemento di garanzia che consenta di valutare, prima di qualsiasi intervento, l'impatto ambientale e gli "effetti collaterali" dell'insediamento Bonafous a pieno regime, ritenendo prematura la possibilità di avviare una trasformazione più profonda dell'ambito.
    A tale riguardo, valutate le diverse soluzioni di destinazione dell'ambito in questione, non appare praticabile congelare la situazione attuale dell'ambito con una destinazione a consolidato (IN) in quanto non efficace sul versante della salvaguardia ambientale, mentre si ritiene di accogliere la proposta di inserire un elemento di garanzia a tutela dei residenti delle aree circostanti subordinando la trasformazione radicale dell'ambito ad una procedura di impatto ambientale (V.I.A.) ai sensi della L.R. 40/98.
    In tal senso, infatti, non risulterebbe legittimo condizionare l'edificabilità di un'area a circostanze esterne all'ambito in oggetto.
    Ciò che, invece, risulta possibile è chiedere espressamente, in sede di pianificazione urbanistica, la verifica puntuale, secondo la normativa di settore, delle condizioni ambientali esistenti.
    Tale valutazione, naturalmente, non potrà prescindere dalla situazione che si sta definendo nell'ambito Castello di Lucento.
    Per quanto concerne la viabilità richiamata al punto 1 delle osservazioni, si ritiene di inserire, come richiesto, la salvaguardia di un tracciato di viabilità pubblica di connessione, ad ovest dell'insediamento industriale, tra la viabilità dell'ambito 4.19 ed il corso Regina Margherita nel periodo in cui si confermano gli usi in atto, mentre nel caso di trasformazione parziale o totale dell'ambito dovrà essere valutata l'opportunità di attuare tale connessione.
    La variante prevede la realizzazione di una fascia di inedificabilità pari a 70 metri che, insieme all'area verde già esistente nell'area della E27 costituisce una fascia complessiva pari a 150 metri circa a tutela degli insediamenti residenziali esistenti.
    Si ritiene di precisare che nella fascia di 70 metri è consentito soltanto il mantenimento degli impianti tecnologici esistenti.
    Ad integrazione delle misure di salvaguardia ambientale, si richiama in premessa della delibera l'impegno dell'Amministrazione a realizzare opere di sistemazione della fascia verde a cuscinetto tra l'area industriale e gli insediamenti residenziali collocati a ovest, finalizzate all'attenuazione dell'impatto visivo e sonoro.
    Per quanto concerne il punto 5 delle osservazioni, si fa presente che la vecchia centrale di riscaldamento non è oggetto di tale variante ma è compresa nell'ambito 4.19 Castello di Lucento già in corso di realizzazione.
    Per quanto riguarda la possibilità di acquisizione del manufatto "Castello di Lucento", la questione non può che essere valutata nell'ambito del piano triennale degli investimenti e delle compatibilità economiche del bilancio.
    Alla luce degli elementi sopra richiamati le osservazioni si ritengono sostanzialmente accolte.
    Tutto ciò premesso,

LA GIUNTA COMUNALE

    Visto il Testo Unico delle Leggi sull'Ordinamento degli Enti Locali approvato con D.Lgs. 18 agosto 2000 n. 267 nel quale, fra l'altro, all'art. 42 sono indicati gli atti rientranti nella competenza dei Consigli Comunali;
    Visto il P.R.G., approvato con deliberazione della Giunta Regionale n. 3-45091 del 21 aprile 1995;
    Vista la Legge Regionale 5 dicembre 1977 n. 56 e s.m.i.;
    Dato atto che i pareri di cui all'art. 49 del suddetto Testo Unico sono:
favorevole sulla regolarità tecnica;
    Con voti unanimi, espressi in forma palese;

PROPONE AL CONSIGLIO COMUNALE

per i motivi espressi in premessa che qui integralmente si richiamano:
-    di adottare, ai sensi dell'art.17 comma 7 della Legge Regionale 5 dicembre 1977, n. 56 e s.m.i., la variante parziale n. 33 al vigente Piano Regolatore Generale di Torino modificando le indicazioni di P.R.G. per l'ambito 4.15 e di apportare le conseguenti modifiche agli elaborati tecnici descritti in narrativa.
    Gli elaborati della variante sono i seguenti (all. 1bis - n. ):
a)    relazione illustrativa con allegato stralcio Allegato Tecnico n. 7 del PRG vigente "Fasce di rispetto", Foglio 4;
b)    estratto della legenda della Tav. 1 - Foglio 0 (parte) del Piano Regolatore Generale;
c)    estratto planimetrico della Tavola n. 1 - Fogli 4A e 4B (parte) del Piano Regolatore vigente, alla scala 1:5.000;
d)    estratto planimetrico della Tavola n. 1 - Fogli 4A e 4B (parte) della variante al Piano Regolatore generale, alla scala 1:5.000, con sovrapposizione di supporto trasparente che evidenzia l'area oggetto di variante;
e)    estratto delle Norme Urbanistico di Attuazione - scheda normativa dell'ambito 4.15 Castello di Lucento 1 - Stato attuale;
f)    nuova scheda normativa dell'ambito 4.15 Regina Margherita.
    Viene dato atto che non è richiesto il parere di regolarità contabile, in quanto il presente atto non comporta effetti diretti o indiretti sul Bilancio.


Emendamenti all'allegato 1 - NUOVA SCHEDA NORMATIVA IN SOSTITUZIONE DELLA SCHEDA 4.15 CASTELLO DI LUCENTO 1:

- al paragrafo 4, dopo “opere di urbanizzazione” sostituire le parole "e impianti tecnologici" con le seguenti: "ed il mantenimento degli impianti tecnologici esistenti".

- alla fine del paragrafo 5, dopo le parole “..... i rumori;” inserire il seguente paragrafo:
“Dovrà inoltre essere salvaguardato un tracciato di viabilità pubblica di connessione ad ovest dell'insediamento industriale tra la viabilità dell'ambito 4.19 ed il corso Regina Margherita.”.

- alla fine del paragrafo 6, dopo le parole "foglio 4.” inserire il seguente paragrafo:
"La trasformazione dell'ambito è subordinata alla procedura di V.I.A. ai sensi della Legge Regionale n. 40/98.”

- alla fine della scheda, prima della nota (1) aggiungere il seguente paragrafo:
"Nel caso di trasformazione parziale o totale dell'ambito dovrà essere valutata l'opportunità di attuare la connessione viabile tra l'ambito 4.19 ed il corso Regina Margherita ad ovest dell'insediamento.”.