Consiglio Comunale

2000 08666/02

 

C I T T A' D I T O R I N O

MOZIONE N. 11

Approvata dal Consiglio Comunale in data 20 febbraio 2001

OGGETTO: INQUINAMENTO DA ONDE ELETTROMAGNETICHE, “ELETTROSMOG”.

    “Negli ultimi decenni si sono moltiplicate le fonti artificiali di onde elettromagnetiche, anche grazie al continuo sviluppo della rete alle telecomunicazioni, oltre che alle linee di alta tensione, alle antenne radiofoniche e televisive, e all'uso crescente di elettrodomestici ed apparecchi elettrici.
    Alle onde elettromagnetiche sono comunemente attribuiti vari effetti di diversa entità, per i quali sono in corso studi epidemiologici, anche se non si è ancora giunti ad alcuna certezza specifica.
    Nell'incertezza sulla pericolosità dei campi elettromagnetici è ragionevole prendere alcune precauzioni ipotizzando che il rischio sia reale, sia per quanto riguarda l'uso individuale di apparecchi di uso quotidiano (come ad esempio i telefoni cellulari, i cordless, i babyphone) sia a maggiore ragione per gli impianti che irradiano la collettività (come ad esempio le antenne per la telefonia mobile).
    Il 17 maggio 1999 il Consiglio Comunale con deliberazione 9902191/20, ha approvato alcune linee di indirizzo per gli impianti di teleradiocomunicazione da installare sul proprio territorio, anticipando in parte quanto sarebbe poi stato stabilito nel Decreto del Presidente della Giunta Regionale del 14 aprile 2000 “Nuovi criteri di tutela sanitaria ed ambientale per il rilascio dell'autorizzazione regionale all'installazione e modifica degli impianti di teleradiocomunicazioni di cui alla legge regionale 23 gennaio 1989”.
    Nonostante queste nuove procedure non si sono arrestate, anzi si sono moltiplicate, le proteste e le iniziative di gruppi di cittadini nei confronti dell'installazione di nuovi impianti per le preoccupazioni sui potenziali rischi che essi potrebbero comportare per la salute delle persone esposte.
    Vi è infatti una generale diffidenza dovuta al fatto che non si conoscono ancora con certezza i livelli di esposizione che possono considerarsi accettabili, nonostante da più parti gli attuali limiti prudenziali siano ritenuti sufficienti, o comunque con rischio minore di altri fattori di rischio che viceversa sembrano preoccupare meno.
    D'altra parte il settore delle comunicazioni e le relative tecnologie si stanno evolvendo con tale rapidità che ogni provvedimento rischia di essere considerato insufficiente sotto il profilo della regolamentazione degli impianti da parte di chi protesta, mentre per altri si tratta di un freno alla concorrenza ed al potenziamento del servizio.
    Solitamente le petizioni e le proteste, molto partecipate, si riferiscono ad un singolo impianto che viene installato in prossimità delle proprie abitazioni, contestando che corrisponda alle reali esigenze di copertura della zona interessata. Anche se spesso le esposizioni si dilungano in considerazioni generali sui livelli di inquinamento elettromagnetico, comunemente chiamato “elettrosmog”.
    Tutto ciò premesso, il Consiglio Comunale di Torino ritiene necessario aggiornare quanto contenuto nella deliberazione 9902191/20 anche alla luce delle nuove norme contenute nella Legge quadro sulla protezione dalle esposizione a campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici, definitivamente approvata dal Parlamento il 14 febbraio 2001 e di quelle contenute nella Variante n. 37 al PRGC attualmente all'esame del Consiglio Comunale nonchè del nuovo Disegno di Legge recentemente adottato dalla Giunta Regionale del Piemonte

IMPEGNA

il Sindaco e la Giunta

1)    ad istituire insieme alla Regione ed agli Enti interessati un ufficio che funzioni come sportello di coordinamento delle informazioni e possa soddisfare le istanze dei cittadini di essere messi a conoscenza delle problematiche connesse agli impianti che emettono onde elettromagnetiche;
2)    a predisporre, come previsto dalla Scheda n. 21 - artt. 6, 31 bis della Proposta di Variante n. 37 al PRGC suddetta, un Piano Urbanistico degli impianti emittenti onde elettromagnetiche con attenzione sia per quanto riguarda la razionalizzazione della dislocazione degli impianti nel territorio sia per il loro impatto urbano;
3)    a sollecitare la Regione Piemonte a modificare in coerenza con quanto sopra il Disegno di Legge Regionale in materia sopra citato considerato il notevole sviluppo che il settore ha avuto nel frattempo e avrà in futuro:
    -    prescrivendo che i Comuni sostituiscano le autorizzazioni con le Concessioni Edilizie;
    -    prescrivendo che per gli impianti superiori 5W le Concessioni Edilizie siano rilasciate solo su specifiche aree individuate dai comuni con esclusione di quelle destinate a servizi collettivi e residenza, e sia prevista una fascia di rispetto al loro intorno estesa per 150-300 metri;
    -    a favorire la sperimentazione della tecnologia a microcelle (invece che quelle tradizionali a macrocelle), che sembrano ridurre l'esposizione della popolazione, incidere in modo minore sull'arredo urbano e garantire un migliore servizio per i gestori.

IMPEGNA INOLTRE

l'Amministrazione Comunale a sospendere tutte le procedure autorizzative in corso per l'installazione degli impianti fissi di telefonia mobile fino alla prossima entrata in vigore della nuova legge nazionale e della Variante n. 37 al PRGC.”