Consiglio Comunale                                                                                                                                   2000 03879/02

C I T T A' D I T O R I N O

ORDINE DEL GIORNO

Approvato dal Consiglio Comunale l'11 luglio 2000

OGGETTO: SISTEMA EDUCATIVO DELLA CITTÀ DI TORINO.

    “Il Consiglio Comunale di Torino,

APPRESO

che la Commissione Istruzione e Cultura della Camera, nell'ambito della discussione del disegno di Legge 6560 (Collegato istruzione alla finanziaria) ha approvato un emendamento in cui si prevede che “il personale di ruolo dipendente dalle Amministrazioni Comunali che presta servizio per le scuole elementari statali è trasferito a domanda alle dipendenze dello Stato e inquadrato nei ruoli principali del personale insegnante delle scuole elementari statali” (comma 1, art 1-bis),

CONSTATATO

altresì che tale emendamento prevede che “A decorrere dall'anno in cui hanno effetto le disposizioni di cui ai commi 1 e 2 si procede alla riduzione dei trasferimenti statali a favore dell'ente locale, in misura pari alle spese comunque sostenute dagli stessi enti nell'anno finanziario precedente a quello dell'effettivo trasferimento del personale” (comma 5);

VENUTO A CONOSCENZA

delle prese di posizione dell'ANCI,

PUR RITENENDO

che il passaggio allo Stato del personale possa rispondere a aspettative degli insegnanti dipendenti comunali,

ESPRIME VIVO SCONCERTO

nel constatare che tale passaggio comporta di fatto una sottrazione di risorse agli enti locali che per scelta autonoma nel corso degli anni hanno destinato risorse del proprio bilancio a incrementare e qualificare l'offerta formativa presente nel loro territorio.
Si penalizzano in questo modo i Comuni che di più sono stati attenti alla dimensione formativa e ai diritti dei più piccoli e degli svantaggiati. Al passaggio di risorse allo Stato non si accompagna infatti un corrispondente passaggio di funzioni.
Gli insegnanti comunali entrerebbero negli organici provinciali dello Stato e, di fatto, il trasferimento di risorse comporterebbe che, con risorse degli enti locali, verrebbero retribuiti lavoratori che svolgono le normali funzioni di competenza statale.
In particolare ciò significherebbe:
-    essere privi di risorse per implementare il servizio di sostegno all'handicap, di scuola integrata e di sostegno all'inserimento scolastico dei bambini nomadi (227 docenti comunali che si aggiungono a quelli forniti dallo Stato),
-    ridurre drasticamente l'offerta educativa e culturale dei laboratori che si stanno proprio ora trasformando in servizi anche per il territorio e le famiglie (oggi vi lavorano 120 insegnanti comunali).
Alla luce di quanto sopra il Consiglio Comunale,

AUSPICA

che tale emendamento venga riesaminato nel prosieguo dell'iter legislativo e venga così esclusa ogni diminuzione del trasferimento delle risorse dallo Stato ai Comuni.”