Consiglio Comunale

2000 02760/02

C I T T A' D I T O R I N O

MOZIONE N. 29

Approvata dal Consiglio Comunale in data 29 maggio 2000

OGGETTO: INSERIMENTO LAVORATIVO DEI DISABILI INTELLETTIVI, FISICI CON LIMITATA AUTONOMIA E IPOVEDENTI.

“PREMESSO

-    che la Città di Torino ha assolto quasi tutti gli impegni di cui all'ordine del giorno del 9 maggio 1994 (mecc. 9403730/02);
-    che è interesse della Città di Torino continuare a promuovere l'inserimento lavorativo del maggior numero possibile di disabili intellettivi, fisici con limitata autonomia e ipovedenti rendendo effettivo quel diritto-dovere al lavoro inserito nella Costituzione Italiana per tutti i cittadini ed evidenziate dall'entrata in vigore della nuova normativa sul collocamento obbligatorio della Legge 68/99, a maggior ragione per coloro per i quali il lavoro è strumento essenziale per la promozione e l'integrazione nella società;
-    che negli ultimi anni si sono avute molteplici esperienze di assunzione di handicappati intellettivi, fisici con limitata autonomia e ipovedenti all'interno delle aziende private e degli enti pubblici, esperienze che hanno dimostrato come queste persone siano in grado di assicurare una realtà produttiva certa e proficua soprattutto se inserite con la metodologia del collocamento mirato, recepita anche dalla nuova Legge 68/99;
-    che la disoccupazione per queste persone, per anni abituate a frequentare ambienti socializzanti come la scuola e i tirocini formativi all'interno di realtà lavorative, è doppiamente dolorosa e costosa in quanto è alto il rischio che esse entrino nel circuito assistenziale che isola dalla vita sociale e da cui è difficile uscire;

APPURATO

che è compito istituzionale dell'Assessore al Lavoro, di concerto con gli altri Assessorati di volta in volta coinvolti in questa problematica, attivare tutte le iniziative volte a dare una concreta risposta lavorativa a questi cittadini in situazione di disoccupazione e a mettere in atto strategie di sensibilizzazione sulle problematiche legate alle politiche attive nei confronti delle persone portatrici di handicap.
   A seguito del dibattito e delle proposte emerse

il Consiglio Comunale di Torino

IMPEGNA

la Giunta Comunale e l'Assessore al Lavoro a:
1)    individuare, precisando tempi e definendo modalità, le scoperture dell'Ente Comune in base alla nuova Legge 68/99, onde attivare la convenzione di inserimento lavorativo, dopo un preventivo confronto con le OO.SS. e le Associazioni di tutela dell'handicap;
2)    indire di conseguenza nuovi concorsi a copertura dei posti scoperti inserendo anche handicappati intellettivi con capacità lavorativa comprovata da esperienze di formazione professionale, corsi prelavorativi e/o tirocini in attività formative, in percentuale non inferiore al 10% del numero totale di assunzioni. Una percentuale analoga va riservata ai soggetti con handicap fisico e limitata autonomia e ipovedenti. La metodologia adottata sarà quella positiva già sperimentata per le precedenti assunzioni di disabili intellettivi presso il Comune di Torino attraverso la realizzazione di convenzioni con il Centro Provinciale per l'Impiego al fine di realizzare il collocamento mirato come previsto dalla Legge 68/99;
3)    intervenire presso le aziende ex municipalizzate al fine di favorire un programma di inserimento mirato che comprenda, nell'ambito delle scoperture complessive, almeno il 10% di disabili intellettivi, fisici con limitata autonomia e ipovedenti, utilizzando una metodologia mirata al percorso formazione-occupazione;
4)    mettere in atto procedure di indirizzo tese a garantire e potenziare l'offerta formativa rivolta a questa categoria di persone, così come previsto dall'intesa siglata tra il Comune di Torino e le Associazioni di tutela dell'handicap (C.S.A. e ANFFAS) in data 6 marzo 2000, con il contributo di altre associazioni specializzate nella tutela di specifiche disabilità anche attraverso iniziative di sollecitazione e di richiesta di finanziamento e di programmazione di corsi idonei all'Assessorato Formazione Professionale della Regione;
5)    attivarsi presso le Associazioni di categoria e presso le Aziende stesse perché vengano date risposte lavorative concrete ed immediate a quelle persone che escono dai corsi di avvio e di formazione lavoro e che si dimostrino preparate ad entrare nel mondo del lavoro, al fine di non far perdere loro le motivazioni e le competenze acquisite nei mesi di corso e di tirocinio;
6)    stanziare un congruo numero di borse-lavoro ad integrazione del fondo regionale disabili, da calcolarsi annualmente, tenuto conto degli iscritti in attesa di lavoro, con particolare riguardo alle iniziative indispensabili per favorire il collocamento di handicappati con limitata autonomia e ipovedenti;
7)    portare a termine attraverso una eventuale rinegoziazione alla luce delle nuove normative l'accordo del 1996 con l'Unione Industriale e l'A.P.I. che attualmente vede ancora un consistente numero di posti non coperti;
8)    adoprarsi con iniziative concrete ed immediate, congiuntamente all'Assessorato all'Istruzione, nei confronti del Provveditorato e delle scuole della città per raggiungere intese volte al mantenimento delle cooperative sociali di tipo "B" per le mansioni di pulizia e di sorveglianza all'interno delle scuole per non perdere una delle principali risorse di lavoro per gli handicappati intellettivi e fisici, procedura questa regolamentata dalla delibera del 26 luglio 1995;
9)    controllare che siano realizzate e rispettate le percentuali di assunzioni di handicappati intellettivi e fisici con limitata autonomia indicate nella delibera del 22 dicembre 1998 e denominata "procedure contrattuali per l'inserimento lavorativo delle persone svantaggiate", procedure che devono essere realizzate dalle Aziende profit che ottengono appalti dal Comune di Torino;
10)    garantire quote significative di handicappati intellettivi e fisici con limitata autonomia in tutti i progetti messi in atto per dar lavoro ai disoccupati (cantieri, progetti di formazione, ecc.) e in tutte le attività che coinvolgeranno Torino per la realizzazione delle Olimpiadi del 2006;
11)    attivarsi per presentare un congruo numero di progetti mirati a creare occupazione per le persone disabili e per ottenere i necessari finanziamenti dall'Unione Europea e dalla Regione.
Inoltre,

CONSIDERATA

-    la Legge che delega alle Province la competenza in materia di collocamento e che prevede il decentramento dei centri per l'impiego;
-    la Legge 68/99 che prevede il collocamento mirato per le persone con maggiore difficoltà ad essere inserite nel mondo del lavoro a causa della gravità del loro handicap;

RITIENE

inderogabile procedere ad attivare con la Provincia le necessarie convenzioni in modo da poter mettere a disposizione, eventualmente potenziandolo, la professionalità del proprio Servizio per l'inserimento lavorativo (SIL) così come prevede l'art. 6 della Legge 68/99 e dar corso quindi alle iniziative di cui ai punti precedenti

RITIENE infine NECESSARIO

al fine della buona riuscita degli inserimenti all'interno della propria pianta organica:
-    promuovere incontri con i vari direttori di divisione, per sensibilizzare e facilitare l'ingresso degli handicappati nei diversi servizi e per promuovere corsi di formazione per i referenti aziendali;
-    monitorare nel tempo gli inserimenti ed intervenire laddove emergano problemi di inserimento;
-    prevedere periodici corsi di aggiornamento e di riqualificazione anche per le persone con handicap intellettivo o fisico con limitata autonomia;
-    dare corso ad iniziative di grande visibilità per far conoscere alle realtà produttive del territorio che cosa realmente sono in grado di fare queste persone;
-    individuare una collocazione assistenziale certa e adeguata per quei soggetti che, dopo un'attenta valutazione delle loro capacità, risultano non avviabili al lavoro a causa della gravità delle loro condizioni fisiche e/o intellettive.”