Consiglio Comunale

2000 02671/02

CITTA' DI TORINO

MOZIONE N. 26

Approvata dal Consiglio Comunale in data 18 maggio 2000

OGGETTO: LE CITTÀ ITALIANE PER FERMARE LA PENA DI MORTE.

    “Il Consiglio Comunale di Torino,

CONSIDERATO CHE:

-    l'Italia nel 1997, nel 1998 e, insieme all'Unione Europea, nel '99 ha sottoposto alla Commissione per i Diritti Umani delle Nazioni Unite una risoluzione per la moratoria universale dalle esecuzioni capitali e per l'abolizione della pena di morte;
-    la risoluzione è stata approvata a larga maggioranza di voti nel corso delle ultime tre sessioni della Commissione per i Diritti Umani (30 voti a favore, 11 contrari e 12 astensioni, l'esito del voto nell'ultima sessione) e il numero dei paesi co-sponsor dell'iniziativa è notevolmente aumentato da un anno all'altro passando dai 46 del 1997 ai 65 del 1998 e ai 72 del 1999;
-    la risoluzione approvata considera l'abolizione della pena capitale "un rafforzamento della dignità umana" e "un progresso dei diritti fondamentali della persona", e per questo chiede agli Stati membri delle Nazioni Unite di "adottare una moratoria delle esecuzioni in vista della completa abolizione della pena di morte";
-    con questa risoluzione delle Nazioni Unite è stato compiuto un altro passo in avanti verso l'affermazione di un nuovo diritto umano, il diritto a non essere uccisi a seguito di una sentenza o misura giudiziaria, un diritto sempre più universalmente condiviso come provano il risultato non di misura del voto ed il favore espresso da Paesi di tutti i continenti e di diverse aree di influenza;
-    l'approvazione della risoluzione è stata raggiunta grazie soprattutto alla campagna internazionale promossa da Nessuno Tocchi Caino a cui hanno aderito Premi Nobel, personalità della scienza e dell'arte, rappresentanti di tutte le religioni e di tutti gli orientamenti politici, parlamentari di diversi Paesi, e grazie anche a numerose istituzioni sovranazionali e nazionali, regionali e locali che hanno approvato mozioni e si sono impegnati a favore di una proposta di moratoria ONU delle esecuzioni;
-    la situazione relativa alla pena di morte nel mondo è sensibilmente migliorata: dei 195 paesi membri della comunità internazionale sono divenuti abolizionisti 88 paesi (72 sono totalmente abolizionisti, 13 abolizionisti per crimini ordinari e 3 impegnati ad abolire la pena di morte in quanto membri del Consiglio d'Europa); 3 attuano una moratoria legale delle esecuzioni, 29 sono gli abolizionisti di fatto (non fanno esecuzioni da almeno 10 anni) e solo 75 i paesi mantenitori;
-    oltre 100 tra Comuni, Province e Regioni hanno già sostenuto dal 1993 la campagna di Nessuno Tocchi Caino e hanno partecipato alla Marcia di Natale che si è tenuta a Roma il 25 dicembre '98 in occasione della quale Papa Giovanni Paolo II ha pronunciato nel messaggio Urbi et Orbi un appello a favore dell'abolizione della pena di morte;
-    nel novembre '99, nell'Assemblea Generale dell'ONU a New York, l'Unione Europea, all'ultimo momento, dopo averla presentata, ha deciso di non portare al voto la risoluzione per la moratoria delle esecuzioni sostenuta da 72 Paesi di tutti i continenti;
-    in vista di una prossima sessione dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite, è necessario consolidare a livello politico decisioni prese in sede di Unione Europea (giugno '98, adozione delle linee guida dell'Unione Europea per la moratoria delle esecuzioni in vista della completa abolizione della pena di morte nel mondo) e continuare l'opera di sensibilizzazione a favore della Risoluzione per la moratoria soprattutto nei confronti dell'opinione pubblica europea;

ADERISCE

-    alla campagna internazionale di Nessuno Tocchi Caino, denominata "Nel 2000, le Città italiane per fermare la pena di morte", che ha l'obiettivo di sostenere, attraverso la creazione di una banca dati e di un sito Internet in italiano e inglese che si caratterizzi come la fonte principale di informazione in tempo reale sulla pena di morte nel mondo, una campagna di informazione e di attenzione dell'opinione pubblica europea e internazionale sulla pena di morte e sulla sua abolizione come progressivo sviluppo dei diritti umani e del diritto internazionale”.