Divisione Edilizia e Urbanistica

n. ord. 71

Settore Convenzioni e Contratti

2000 02221/12

CITTA' DI TORINO

DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE 10 APRILE 2000

(proposta dalla G.C. 28 marzo 2000)

OGGETTO: PROGRAMMA DI ACQUISTO DI UNITÀ IMMOBILIARI, DA DESTINARE ALLA LOCAZIONE A FAVORE DI SOGGETTI AVENTI I REQUISITI PER ACCEDERE ALL'EDILIZIA RESIDENZIALE PUBBLICA SOVVENZIONATA. APPROVAZIONE DEL RELATIVO BANDO PUBBLICO.

    Proposta dell'Assessore Passoni.

    La carenza di abitazioni accessibili alla fascia di popolazione a basso reddito è andata recentemente aggravandosi, fino a raggiungere dimensioni che destano allarme sociale. Tale situazione è evidenziata dall'elevato numero (7.472) di domande valide presentate al Bando Generale per l'assegnazione di alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica, emesso dalla Città nel mese di giugno 1998. A tale cifra occorre sommare circa 500 casi sociali di emergenza abitativa, segnalati annualmente dai Servizi Socio - Assistenziali di zona.
    Questa realtà, già preoccupante, è stata ulteriormente aggravata dagli effetti dell'entrata in vigore della legge 9 dicembre 1998, n. 431 ("Disciplina delle locazioni e del rilascio degli immobili adibiti ad uso abitativo"), che ha ridisciplinato la normativa sugli sfratti, al fine di favorire la liberalizzazione del mercato.
    La legislazione vigente sino al dicembre 1998 attribuiva ai Prefetti la facoltà di negare la Forza Pubblica, indispensabile all'esecuzione degli sfratti. I rinvii venivano accordati, d'intesa con i Comuni, nell'ambito di una Commissione Prefettizia che si riuniva mensilmente.
    Questa procedura aveva causato il blocco dei rilasci; le proroghe, infatti, si erano protratte per anni. L'esecuzione degli sfratti era in sostanza prorogata, per le famiglie in possesso dei requisiti di accesso all'edilizia residenziale pubblica, sino a che i Comuni non fossero stati in grado di garantire una sistemazione abitativa. In tal modo è stato per anni possibile, in Torino e nell'area metropolitana, tenere sotto controllo l'emergenza sfratti.
    Con il nuovo regime di esecuzione delle convalide di sfratto per finita locazione è stata definitivamente chiusa l'esperienza delle Commissioni prefettizie, e le loro competenze sono state trasferite al Giudice Ordinario. La legge permette la concessione di proroghe non superiori a 6 mesi. Solo per casi di particolare gravità sociale la normativa (come modificata dal Decreto - Legge del 22 febbraio 2000) ha consentito proroghe che possono variare da un minimo di 9 mesi fino ad un massimo di 18 mesi.
    I Settori Amministrativi competenti del Comune di Torino stanno cercando di provvedere a risolvere i casi più gravi di persone sfrattate, mediante assegnazione di alloggio di edilizia residenziale pubblica o temporanea sistemazione in albergo. Ma gli alloggi di E.R.P. risultano ormai quasi tutti assegnati.
    L'offerta di alloggi in locazione da parte degli Enti Istituzionali (Comuni e Agenzie Territoriali per la Casa) continua ad essere tra le più basse in Europa. Vi è quindi un'oggettiva difficoltà a fornire adeguate risposte alla domanda abitativa emergente da parte di nuove fasce di povertà, che tendono a trovare soluzioni alloggiative al limite della legalità e dell'igiene, e che spesso possono comportare anche problemi di ordine pubblico.
    La Città si trova dunque ad affrontare una situazione di grave emergenza, disponendo di un numero irrisorio di alloggi di proprietà pubblica assegnabili.
    L'elaborazione dei dati relativi alle domande presentate all'ultimo Bando Generale e ai nuclei familiari sottoposti a sfratto evidenzia, a livello cittadino, situazioni di gravissimo degrado abitativo, che possono essere così sinteticamente riassunte:
- 2.114 nuclei familiari vivono in alloggi inadeguati, fatiscenti, con servizi igienici spesso in comune con altre famiglie;
- 3.797 nuclei familiari vivono in condizioni di sovraffollamento;
- 541 nuclei familiari vivono in coabitazione con altre famiglie;
- 810 richiedenti sono portatori di grave handicap.
    Pertanto la Città, al fine di incrementare il numero di unità immobiliari disponibili per l'Edilizia Residenziale Pubblica sovvenzionata, con deliberazione della Giunta Comunale del 28 gennaio 1999 (mecc. 9900544/12), esecutiva dal 18 febbraio 1999, ha espresso l'intendimento di avviare un programma di acquisto di alloggi da destinare a locazione permanente, ai sensi della legge Regione Piemonte 28 marzo 1995, n. 46 e s.m.i.
    Tale scelta è motivata sia dalla carenza di aree di proprietà comunale, nel territorio cittadino, da destinare a nuove costruzioni, sia dalla necessità di evitare eccessive concentrazioni di edilizia sovvenzionata (che possono comportare effetti di emarginazione), assicurando, invece, una più equilibrata distribuzione nell'ambito comunale.
    A tal fine l'Amministrazione intende acquisire alloggi, anche singoli, nell'ambito di complessi immobiliari privati onde fronteggiare nel minor tempo possibile la richiesta emergente. Il bando pubblico sarà dunque finalizzato all'acquisto di alloggi immediatamente assegnabili o che richiedano interventi manutentivi limitati.
    Le risorse attivabili per procedere a tale programma di acquisto, da attuare con Bando Pubblico, consistono in fondi derivanti da:
-    corrispettivi per la concessione in diritto di superficie o di proprietà di aree comunali;
-    alienazione degli stabili comunali di Edilizia Residenziale Pubblica, ai sensi della legge 560/93;
-    programma ministeriale "Buono Casa", ex lege 899/1986, conservati nei residui di anni precedenti.
-    quota - parte dei finanziamenti destinati al Programma di Recupero Urbano di via Artom.
    Occorre precisare che le risorse della Città sono in parte già accertate negli esercizi finanziari precedenti a quello in corso e in parte saranno accertate nell'esercizio in corso e in quelli futuri.
    Le risorse, invece, derivanti dal piano di alienazione di cui alla legge 560/93, potranno essere impiegate successivamente all'espletamento della procedura di autorizzazione regionale prevista dalla legge stessa.
    Eventuali altre risorse che dovessero rendersi disponibili potranno essere utilizzate, al fine di acquistare un maggior numero di alloggi.
    La Regione Piemonte, con deliberazione della Giunta Regionale n. 13-28573 del 15 novembre 1999, ha stabilito i criteri per l'acquisizione, tramite bando, di alloggi da destinare all'Edilizia Residenziale Pubblica, in locazione, nel Comune di Torino, mediante l'utilizzo di quota parte dei fondi derivanti dalle alienazioni del patrimonio di E.R.P.S., effettuate ai sensi della legge 24 dicembre 1993, n. 560, e di quota parte dei fondi destinati alla realizzazione del Programma di Recupero Urbano di via Artom (P.R.U. legge 493/93).
    Con la citata deliberazione sono stati individuati i criteri attuativi, finalizzati all'emissione del bando di acquisto ed al successivo esame delle proposte di vendita pervenute. Tali criteri fanno riferimento in particolare ai seguenti aspetti: "1) Requisiti e dimensione dell'intervento; 2) Tipologia degli alloggi; 3) Costo dell'intervento".
    Per quanto riguarda il primo dei criteri definiti dalla Regione (Requisiti e dimensione dell'intervento), esso stabilisce che debba essere data priorità agli alloggi che risultino immediatamente assegnabili o che richiedano il minor numero di interventi manutentivi. Inoltre gli alloggi dovranno essere liberi e privi di ipoteche, vincoli e qualsiasi limitazione all'uso. Infine potrà essere acquistato anche un singolo alloggio per complesso immobiliare.
    Al fine di attenersi a quanto indicato dalla Regione, il Bando, che si approva con il presente provvedimento, ha previsto, quale primo criterio di priorità, che l'alloggio offerto sia immediatamente assegnabile, attribuendo in tal caso un punteggio più elevato: "Criteri di Priorità: 1. a) e b)". Tale scelta si prefigge di trovare rapidamente uno sbocco all'emergenza abitativa. Parimenti è attribuito un punteggio proporzionalmente inferiore agli alloggi che necessitino, rispettivamente, di manutenzione ordinaria o straordinaria, restauro o risanamento conservativo.
    Per quanto attiene agli altri aspetti menzionati, essi sono stati indicati tra i requisiti che gli alloggi dovranno necessariamente possedere per l'ammissibilità della proposta - Requisiti degli alloggi: punti 6), 7), 8), 9), 10).
    Relativamente al secondo criterio attuativo definito dalla citata deliberazione Regionale (Tipologia degli alloggi), esso indica che gli alloggi dovranno avere caratteristiche di tipo economico - popolare, e non di lusso. Tale indicazione è stata rispettata e ripresa nel Bando - Requisiti degli alloggi: punti 2) e 3), Criteri di Priorità: punti 4) e 5). Inoltre si ritiene di attribuire un criterio di priorità agli alloggi di taglio medio, composti da cucina, soggiorno (o soggiorno e cucinino), due camere da letto e servizi, in quanto maggiormente rispondenti alle esigenze dei nuclei familiari ed ai parametri normativi previsti per l'assegnazione in Edilizia Residenziale Pubblica Sovvenzionata.
    Infine, relativamente al terzo criterio attuativo definito dalla Regione (Costo dell'intervento), si precisa che il prezzo di acquisto degli alloggi sarà stabilito, ai sensi dell'art. 13 della legge 30 aprile 1999, n. 136, in base al prezzo medio di mercato, valutato dall'Ufficio Tecnico Comunale. La perizia di stima dovrà tenere conto anche del costo degli eventuali interventi manutentivi, necessari per rendere l'alloggio idoneo all'abitazione. L'esame delle quotazioni medie delle compravendite, £/mq. di superficie commerciale, di alloggi liberi, nel primo trimestre 1999, ha consentito di definire, per la città di Torino, il limite massimo di costo in £ 2.825.000 al mq. di superficie commerciale. Tale limite è comprensivo del prezzo di acquisto, degli eventuali costi per interventi manutentivi, delle relative spese tecniche nella misura massima del 10% del costo degli interventi attuati, nonché degli oneri notarili e fiscali. Tuttavia la deliberazione Regionale sopra citata ha precisato che, qualora l'Amministrazione Comunale ritenesse opportuno acquistare anche alcuni alloggi, il cui costo complessivo risulti superiore all'indicato massimale, potrà farlo, utilizzando fondi propri.
    Tenuto conto degli elementi suindicati, risulta quindi opportuno approvare il programma di acquisto di unità immobiliari, da attuare tramite il Bando Pubblico, che costituisce parte integrante e sostanziale del presente provvedimento. Le proposte di vendita che perverranno alla Città saranno ordinate in una graduatoria formata in base ai punteggi attribuiti secondo i criteri di priorità indicati nel Bando stesso.
    Tutto ciò premesso,

LA GIUNTA COMUNALE

    Vista la legge 8 giugno 1990 n. 142 sull'ordinamento delle autonomie locali con la quale, fra l'altro, all'art. 32 sono indicati gli atti rientranti nella competenza dei Consigli Comunali;
    Dato atto che i pareri di cui all'art. 53 della Legge 8 giugno 1990 n. 142 e sue successive modificazioni, sono:
favorevole sulla regolarità tecnica e correttezza amministrativa dell'atto;
favorevole sulla regolarità contabile;
    Viste le disposizioni legislative sopra richiamate;
    Con voti unanimi, espressi in forma palese;

PROPONE AL CONSIGLIO COMUNALE

1)    di approvare, per i motivi esposti in narrativa, che qui integralmente si richiamano, e in osservanza dei criteri stabiliti dalla deliberazione della Giunta Regionale n. 13-28573 del 15 novembre 1999, il programma di acquisto di unità immobiliari, da destinare alla locazione, favore di soggetti aventi i requisiti per accedere all'Edilizia Residenziale Pubblica Sovvenzionata. Tale programma di acquisto deve essere attuato tramite Bando Pubblico. Le risorse attivabili per procedere a tale programma di acquisto, da attuare con Bando Pubblico, consistono in fondi derivanti da:
    -    corrispettivi per la concessione in diritto di superficie o di proprietà di aree comunali;
    -    alienazione degli stabili comunali di Edilizia Residenziale Pubblica, ai sensi della legge 560/93;
    -    programma ministeriale "Buono Casa", ex lege 899/1986, conservati nei residui di anni precedenti.
    -    quota parte dei finanziamenti destinati al Programma di Recupero Urbano di via Artom.
    Occorre precisare che le risorse della Città sono in parte già accertate negli esercizi finanziari precedenti a quello in corso e in parte saranno accertate nell'esercizio in corso e in quelli futuri.
    Le risorse, invece, derivanti dal piano di alienazione di cui alla legge 560/93, potranno essere impiegate successivamente all'espletamento della procedura di autorizzazione regionale prevista dalla legge stessa.
    Eventuali altre risorse che dovessero rendersi disponibili potranno essere utilizzate, al fine di acquistare un maggior numero di alloggi;
2)    di approvare il Bando Pubblico, allegato alla presente deliberazione, di cui costituisce parte integrante e sostanziale (all. 1 - n. ). Nel Bando sono indicati, per le ragioni illustrate in narrativa, i requisiti di ammissibilità degli alloggi che saranno proposti alla Città, e i criteri di priorità, ai quali sono attribuiti i relativi punteggi, che consentiranno di ordinare in graduatoria le proposte di vendita.
    Il prezzo di acquisto degli alloggi verrà stabilito, ai sensi dell'art. 13 della legge 30 aprile 1999, n. 136, in base al prezzo medio di mercato, valutato dall'Ufficio Tecnico Comunale. La perizia di stima dovrà tenere conto anche del costo degli eventuali interventi manutentivi, necessari per rendere l'alloggio idoneo all'abitazione.
    Le proposte di vendita che perverranno non sono impegnative per la Civica Amministrazione;
3)    di riservare a successiva determinazione dirigenziale la fissazione dei termini utili per la presentazione delle proposte di vendita (data di apertura e chiusura del Bando Pubblico).
4)    di approvare la pubblicazione per estratto del Bando Pubblico sui quotidiani "La Stampa" e "La Repubblica". Il Bando sarà pubblicato integralmente mediante affissione all'Albo Pretorio.
    La spesa relativa alla pubblicazione sarà fronteggiata dal settore competente;
5)    di riservare a successivo provvedimento l'approvazione della graduatoria che verrà redatta, secondo i criteri indicati nel Bando allegato alla presente deliberazione, a seguito d'istruttoria amministrativa e tecnica.