Divisione Servizi Socio-Educativi

995073/07

Settore Gestione Bilancio, Contabilità e Automazione

CITTA' DI TORINO

DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE 12 LUGLIO 1999

Testo coordinato ai sensi dell'art. 41 comma 3 del Regolamento del Consiglio Comunale

OGGETTO: DEFINIZIONE CRITERI INDICATORE SITUAZIONE ECONOMICA (I.S.E.) PER ASILI NIDO.

    Proposta dell'Assessore Pozzi,
    di concerto con il Vicesindaco Carpanini.

    Con deliberazione del Consiglio Comunale del 22 marzo 1999 (mecc. 9900454/24) la Città di Torino ha adottato gli indirizzi per l'esercizio 1999 in materia di tariffe e rette per la fruizione di beni e servizi.
    Le linee guida di politica tariffaria approvate prevedono, oltre al riequilibrio dell'onere dei servizi tra l'utenza diretta e la fiscalità generale, anche l'applicazione di criteri equitativi ispirati al redditometro di cui al D.Lgs. n. 109/98.
    Con la compilazione del modulo ISE effettuata dagli utenti dei Servizi asili Nido entro il 10 maggio 1999, si è già conclusa la prima fase del procedimento di innovazione tariffaria. Si ravvisa l'opportunità, quindi, di comunicare tempestivamente all'utenza quantomeno il risultato dell'importo dell'ISE calcolato sulla base dei dati autocertificati, in attesa del completamento dell'iter per la definizione del nuovo sistema tariffario e dell'emanazione del regolamento attuativo del D.Lgs. 109/98.
    Per poter procedere al calcolo dell'ISE occorre provvedere a determinare alcuni elementi discrezionali: in particolare l'art. 2, comma 2 del citato decreto attribuisce all'ente erogatore la potestà di definire il grado in cui la componente patrimoniale è combinata con la componente reddituale, che si ritiene opportuno fissare nella misura del 10%.
    Lo stesso decreto concede all'ente erogatore, ex art. 3, comma 1 la facoltà di integrare l'indicatore della situazione economica, con altri elementi di natura reddituale nonchè patrimoniale.
    Pertanto l'Amministrazione ritiene opportuno assumere nel calcolo dell'ISE i seguenti elementi non indicati nella Tabella 1, allegata al citato decreto:
a)    assegni periodici per il mantenimento dei figli;
b)    fabbricati ad uso abitativo detenuti all'estero, il cui valore è calcolato convenzionalmente nell'importo di L. 1.000.000 al metro quadro.
    Nel computo del reddito delle attività finanziarie occorre altresì applicare il rendimento medio annuo dei titoli decennali del Tesoro al patrimonio mobiliare dei soggetti appartenenti al nucleo familiare convenzionale. Il parametro applicato sarà quello indicato periodicamente dalla Banca d'Italia.
    La definizione degli elementi suddetti potrà essere soggetta a variazioni, in relazione a quanto previsto dal regolamento di attuazione del D.Lgs. 109/98 - in corso di emanazione.
    Tutto ciò premesso,

LA GIUNTA COMUNALE

    Vista la legge 8 giugno 1990 n. 142 sull'ordinamento delle autonomie locali con la quale, fra l'altro, all'art. 32 sono indicati gli atti rientranti nella competenza dei Consigli Comunali;
    Dato atto che i pareri di cui all'art. 53 della Legge 8 giugno 1990 n. 142 e sue successive modificazioni, sono:
favorevole sulla regolarità tecnica e correttezza amministrativa dell'atto;
favorevole sulla regolarità contabile;
    Visto l'art. 32, lettera g) della Legge 8 giugno 1990 n. 142;
    Visto l'art. 36, comma 1, dello Statuto Comunale;
    Viste le disposizioni legislative sopra richiamate;
    Con voti unanimi, espressi in forma palese;

PROPONE AL CONSIGLIO COMUNALE

1)    di approvare la definizione degli elementi discrezionali di natura reddituale e patrimoniale presi a base del calcolo dell'ISE secondo quanto compiutamente indicato in premessa;
2)   di dichiarare, attesa l'urgenza, in conformità del distinto voto palese ed unanime, il presente provvedimento immediatamente eseguibile ai sensi dell'art. 47, 3° comma, della Legge 8 giugno 1990, n. 142, per consentire tempestivamente l'organizzazione dei successivi adempimenti.