Divisione Patrimonio

99 05058/08    

Settore Amministrazione e Gestione Patrimonio

CITTA' DI TORINO

DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE 28 GIUGNO 1999

(proposta dalla G.C. 10 giugno 1999)

OGGETTO: AREA PER SERVIZI SITA IN VIA MILLIO 9/11 (EX FERGAT) - INTEGRAZIONE DI DESTINAZIONE A SERVIZI PUBBLICI AI SENSI DELL'ART. 17, COMMA 8 LETT. G) DELLA L.U.R. COME SOSTITUITO DALL'ART. 1 L.R. 41/97 - COSTITUZIONE DIRITTO DI SUPERFICIE A FAVORE DELLA FONDAZIONE SANDRETTO RE REBAUDENGO PER L'ARTE - APPROVAZIONE - IMPORTO LIRE 450.000.000 (EURO 232.405,60).

    Proposta dell'Assessore Passoni,
    di concerto con gli Assessori Corsico, Vernetti e Perone.

    La Città è proprietaria degli immobili siti in Via Millio 9/11, facenti parte del complesso ex FERGAT, destinati dal Piano Regolatore vigente a Servizi pubblici “S” - Spazi a parco per il gioco e lo sport (v) e parcheggi (p).
    Gli stessi sono costituiti da terreno della superficie complessiva di mq. 7055 con sovrastanti edifici a tipologia industriale. La porzione est dell'isolato, enucleata dall'area destinata a servizi pubblici, è occupata da edifici residenziali a due e tre piani fuori terra e da un basso fabbricato adibito ad officina meccanica.
    Di tali aree dismesse sul territorio cittadino l'Amministrazione Comunale intende addivenirne alla riqualificazione, secondo le rispettive previsioni di P.R.G., e con particolare riguardo ai sovrastanti fabbricati, che stante la situazione di degrado ed abbandono, sono particolarmente esposti a fenomeni di introduzione abusiva, nonchè di pericolo all'incolumità delle persone.
    Per consentire la riqualificazione dell'area industriale in argomento, per un verso, la Città, con deliberazione della Giunta Comunale in data 18 dicembre 1997 (mecc. 9710130/46), esecutiva dal 21 gennaio 1998, ha approvato il progetto di sistemazione a verde pubblico dell'area, per l'altro verso ha ritenuto di assegnare tali fabbricati, attraverso un bando pubblico, secondo le modalità previste dal Regolamento n. 214 della Città di Torino, che disciplina le concessioni di beni immobili ad Enti ed Associazioni.
    In esito a tali procedure, gli immobili in data 28/10/97, sono stati assegnati alla Fondazione
Sandretto Re Rebaudengo per l'Arte, che aveva presentato istanza per la realizzazione di un Centro per l'Arte Contemporanea, con spazi espositivi aperti al pubblico.
    Al fine di accedere ai fondi messi a disposizione dalla Comunità Europea, ai sensi del Regolamento C.E.E. 2081/93 - obiettivo 2 - aree a declino industriale disciplinato dal Documento Unico di Programmazione per il triennio 1997/1999, approvato dalla Regione Piemonte, la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo per l'Arte ha richiesto la titolarità del bene mediante costituzione di diritto di superficie, provvedendo alla costituzione, sempre in attuazione delle disposizioni regolamentari europee, di una Società tra la “Fondazione Sandretto Re Rebaudengo per l'Arte” e “l'Istituto Finanziario Regionale Piemontese - Finpiemonte S.p.A” con la denominazione di “Fabbrica di Arte Contemporanea S.r.l. - “F.AR.C.O. S.r.l.” con capitale sociale a maggioranza pubblica e con sede in Torino, avente la finalità di realizzare e gestire il Centro per l'Arte Contemporanea previsto negli immobili di cui trattasi.
    Con la costituzione di tale Società il progetto ha potuto conseguire i fondi comunitari, ed il progetto edilizio, al quale si fa esplicito rinvio per l'illustrazione dei dettagli architettonici, dimensionali ed organizzativi del manufatto edilizio, è già stato oggetto di esame preventivo della Commissione Igienico Edilizia (parere C.I.E. del 23/12/1998 n. 30 - prot. 1998-5-14293), la quale ha espresso parere di massima favorevole alla sua approvazione, con alcune condizioni relative al rivestimento con materiali lapidei.
    Il progetto dell'opera, vincitore di concorso europeo indetto nel giugno 1998, prevede la demolizione degli edifici industriali esistenti e la costruzione di un Centro per l'Arte contemporanea di livello internazionale articolato, in sintesi, nel seguente modo:
-    costruzione di un corpo edilizio allineato lungo la via Millio, posizionato longitudinalmente in modo invariato rispetto ai preesistenti edifici da demolire ma con profondità di manica quasi raddoppiata;
-    il nuovo corpo di fabbrica si sviluppa su due piani fuori terra, ha un'altezza pari a m. 9.00, con accesso pedonale principale dalla via Spalato ed accesso veicolare dalla via Modane;
-    l'edificio, come detto sopra, è articolato su due piani nei quali verranno ospitate diverse funzioni e più precisamente, al piano terra, le aree espositive, con due sale ed un magazzino, il bar e la cucina, uno spogliatoio, una videoteca, la sala video-conferenze realizzata come un auditorium, un guardaroba ed i relativi servizi; il piano primo copre parzialmente la superficie del piano sottostante poiché le aree propriamente museali hanno altezza doppia in modo da ricevere luce diretta zenitale attraverso dei lucernari e pertanto, a questo livello sono state allocate attività di completamento quali il ristorante, gli uffici ed il magazzino.
    L'Amministrazione, al fine di salvaguardare nella misura massima possibile la libera fruizione delle aree verdi esterne, ha ritenuto di limitare la concessione del diritto di superficie alla sola area strettamente necessaria alla realizzazione del manufatto edilizio, di cui si allegano al presente provvedimento, a titolo illustrativo, stralci del progetto edilizio, in scala 1:250 (planimetria piano terreno e sezioni).
    Il corrispettivo del diritto di superficie è stato determinato con riferimento ai valori di esproprio come definiti dalla legislazione vigente ed applicando un ulteriore abbattimento del 10% per tenere conto dei vincoli posti in convenzione volti ad assicurarne la fruizione pubblica.
    Pertanto, al fine di rendere coerenti le destinazioni urbanistiche degli immobili di cui trattasi, con la prevista sistemazione, per il rilascio della concessione edilizia, si rende necessario articolare in due parti distinte l'area a servizi pubblici ricompresa tra le vie Millio, Spalato e Modane, prevedendo nell'area posta in fregio alla via Millio la categoria di servizi “a” (attrezzature di interesse comune) e mantenendo per la restante area le categorie di servizi “v” e “p” (verde e parcheggi).
    L'attuazione dell'opera pubblica in tale area non modifica la quantità globale delle aree per per servizi già presenti nel P.R.G. e costituisce variazione dello strumento urbanistico ai sensi dell'articolo 17, comma 8, lettera g), della Legge Urbanistica Regionale.
    Successivamente all'approvazione del presente provvedimento si procederà all'aggiornamento dei fogli 8B e 12B della Tavola n. 1 del Piano Regolatore Generale, in conformità della variazione descritta in precedenza.
    Subordinatamente agli adempimenti di cui sopra, si rende necessario addivenire alla costituzione del diritto di superficie per gli edifici meglio identificati in planimetria a favore della Fondazione stessa, per la durata di 99 anni, secondo le modalità meglio precisate nell'allegata Convenzione, che costituisce parte integrante del presente provvedimento deliberativo.
    Nel rispetto dei disposti e delle prescrizioni delle Norme Urbanistico-Edilizie del Piano Regolatore Generale, detta Convenzione prevede altresì all'art. 6 che la Città (Divisione Servizi Culturali) e la Fondazione stessa dovranno concordare le modalità per la fruizione pubblica del Centro.
    Tutto ciò premesso,

LA GIUNTA COMUNALE

    Vista la legge 8 giugno 1990 n. 142 sull'ordinamento delle autonomie locali con la quale, fra l'altro, all'art. 32 sono indicati gli atti rientranti nella competenza dei Consigli Comunali;
    Dato atto che i pareri di cui all'art. 53 della Legge 8 giugno 1990 n. 142 e sue successive modificazioni, sono:
favorevole sulla regolarità tecnica e correttezza amministrativa dell'atto;
favorevole sulla regolarità contabile;
    Visto l'art. 17, comma 8 letta. g) della Legge Regionale 5 dicembre 1977 n. 56 come sostituito dall'art. 1 della Legge Regionale n. 41 del 1997;
    Visto il Piano Regolatore Generale della Città di Torino approvato con deliberazione della Giunta Regionale n. 3-45091 del 21 aprile 1995.
    Viste le disposizioni legislative sopra richiamate;
    Con voti unanimi, espressi in forma palese;

PROPONE AL CONSIGLIO COMUNALE

    per le motivazioni espresse in premessa:
1)    di approvare, ai sensi dell'art. 17 comma 8 letta. g) della L.U.R. 56/77, come sostituito dall'art. 1 delle L.R. 41/97, l'articolazione in due parti distinte dell'area a servizi ricompresa tra le vie Millio, Spalato e Modane, prevedendo nell'area posta in fregio alla via Millio la categoria di servizi “a” (attrezzature di interesse comune) e mantenendo per la restante area le categorie di servizi “v” e “p” (verde e parcheggi) (all. A - n. );
2)    di approvare la costituzione del diritto di superficie sugli immobili municipali siti in via Millio 9/11, meglio evidenziati nell'allegata planimetria (all. C - n. ), facenti parte del complesso ex FERGAT a favore della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo per l'Arte, secondo le modalità meglio indicate nell'allegata Convenzione (all. B - n. ), la cui formalizzazione resta subordinata all'approvazione del punto 1).
    Con successiva determinazione dirigenziale verrà definito l'accertamento di entrata relativo al versamento alla Città da parte della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo del corrispettivo del diritto di superficie ammontante a L. 450.000.000;
3)     di dichiarare, attesa l'urgenza, in conformità del distinto voto palese ed unanime, il presente provvedimento immediatamente eseguibile ai sensi dell'art. 47, 3° comma, della Legge 8 giugno 1990, n. 142.
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