Divisione Servizi Culturali

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Settore Eventi Culturali

CITTA' DI TORINO

DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE 11 OTTOBRE 1999

Testo coordinato ai sensi dell'art. 41 comma 3 del Regolamento del Consiglio Comunale

OGGETTO: COSTITUZIONE E CONTESTUALE ADESIONE DELLA CITTA' DI TORINO ALLA FONDAZIONE FILM COMMISSION TORINO-PIEMONTE. PROPOSTA DEL CONSIGLIO COMUNALE. APPROVAZIONE (LIRE 200.000.000 - EURO 103.291,38).

    Proposta dell'Assessore Perone.

    Nell'ambito delle iniziative per il Centenario della nascita del Cinema e del conseguente progetto di sviluppo del Sistema-Cinema/Audiovisivo e Multimedialità a Torino ed in Piemonte (link diretto tra spettacolo-Cultura e Sistema della Comunicazione), è stato affrontato il problema centrale della produzione.
    Il luogo di approfondimento del problema va riconosciuto nel grande Convegno Internazionale “INCROCI. Torino, Piemonte, Europa: come partecipazione agli sviluppi della società della comunicazione”, 19-20 maggio 1995, fu organizzato dall'Assessorato per le Risorse Culturali e la Comunicazione della Città di Torino, al Centro Congressi Lingotto, durante il Salone del Libro.
    I temi affrontati furono sostanzialmente due: “Sviluppo dei mercati dell'audiovisivo” (con un profilo della produzione audiovisiva nell'area metropolitana torinese) e “Film Commission: strumenti per lo sviluppo”. Quest'ultimo tema in particolare fu preceduto da uno studio comparato delle “Film Commission” e dei “Film Founds” a livello europeo ed ebbe un approfondimento a livello mondiale durante il convegno. Già durante il medesimo l'Assessorato alla Cultura della Regione Piemonte espresse il proprio impegno a sviluppare le iniziative proposte dalla Città di Torino che sono sicuramente di prevalente competenza regionale.
    A partire dall'anno 1996 l'Assessorato per le Risorse Culturali della Città di Torino ha collaborato con l'Assessorato della Cultura della Regione Piemonte:
-    a tutte le fasi di consultazione del mondo del cinema nelle sue diverse articolazioni;
-    alla progettazione della Film Commission;
-    ai contatti con produttori non piemontesi;
-    alla prima sperimentazione nel 1997 con il film “Tutti giù per terra” che diede ottimi risultati, tanto che la sperimentazione poté ampliarsi nel 1998 a ben otto film, tra cui “Così ridevano” di Gianni Amelio, vincitore del Leone d'Oro alla 55° Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia.
    La progettazione della Film Commission prevede un organismo di promozione della produzione audiovisiva e cinematografica sul modello delle Film Commission americane e di quelle più recentemente realizzate in altri Paesi europei, capace di incentivare (con un'iniziativa di quattro anni) le imprese nazionali e internazionali (fidelizzandole) a investire e produrre sul territorio torinese e piemontese, portando lavoro nel settore dell'industria audiovisiva e sui servizi dell'indotto, diffondendo e promuovendo contemporaneamente l'immagine di Torino e del Piemonte attraverso il cinema.
    Il progetto si inserisce in un quadro complessivo di attività del settore che evidenzia l'esistenza di un terreno ricco di potenzialità di sviluppo, grazie anche all'esistenza di un articolato tessuto di realtà che vanno da prestigiose istituzioni quali il Museo Nazionale del Cinema, ai Festival, ad associazioni particolarmente attive quali l'AGIS e L'AIACE a cui negli ultimi anni si è aggiunta, sul versante produttivo, una rete di società, per lo più di piccole e medie dimensioni, che hanno dimostrato notevole attenzione e interesse per lo sviluppo di progettualità comuni (valga come esempio l'attività dell'Associazione F.E.R.T. e della Società Consortile C.A.M.), nonché per la costruzione di un corretto rapporto di collaborazione con le istituzioni pubbliche.
    Gli obiettivi della Film Commission sono così sintetizzabili:
-    promuovere le potenzialità geografiche, ambientali, architettoniche, culturali di Torino e del Piemonte nei confronti degli imprenditori del settore;
-    promuovere indirettamente l'immagine turistica di Torino e della Regione;
-    attirare nel territorio torinese e piemontese il maggior numero possibile di produzioni cinematografiche, televisive e audiovisive, assicurando condizioni più favorevoli per l'individuazione delle locations, l'effettuazione delle riprese e la permanenza della troupe in loco;
-    promuovere l'impiego delle risorse tecniche, professionali e artistiche esistenti;
-    sostenere l'industria cinematografica locale, incentivando i progetti cinematografici e televisivi più validi e predisponendo, in collaborazione con gli Enti preposti, specifici programmi di formazione e specializzazione.
    La ricaduta economica dell'azione della Film Commission è in parte misurabile sul volume di spese legate alle produzioni televisive e cinematografiche che verranno realizzate sul territorio.
    In particolare, si può prevedere che le iniziative promozionali possano costituire un volano di possibili ricadute per le seguenti categorie di attività:
-    attività alberghiere e di ristorazione e il commercio in genere (una troupe è mediamente composta da 30/40 persone e le riprese durano in media 6/8 settimane);
-    maestranze specializzate locali, quali elettricisti, macchinisti, falegnami, ecc.;
-    società di servizi specializzate nella costruzione e nell'allestimento di scenografie, nel noleggio di apparecchiature elettriche e cinematografiche, nella fornitura e noleggio di costumi;
-    società di trasporto;
-    teatri di posa.
    Su tali basi la Direzione Promozione Attività Culturali Istruzione e Spettacolo della Regione Piemonte, con propria determinazione n. 117 dell'8.7.98, ha già affidato alla FinPiemonte S.p.A. l'incarico di realizzare le azioni propedeutiche a precostituire condizioni operative per l'avvio della Film Commission: ricerca e selezione di dati e immagini per l'archivio dell'agenzia, realizzazione di un programma software per la gestione e la fruizione della stessa, realizzazione di una campagna fotografica sul territorio piemontese, definizione di un piano di procedure da seguire per l'ottenimento dei permessi per la realizzazione di riprese cinematografiche, studio per l'individuazione del marchio e della campagna di stampa e pubblicitaria, avviamento dei contatti con gli Enti locali e le Associazioni del pubblico esercizio piemontese per stabilire forme stabili di collaborazione e convenzionamento per agevolare l'ospitalità delle troupe, promozione della film Commission presso le Case di Produzione italiane e straniere e presso i principali Festival del settore.
    Tutto questo lavoro preparatorio ha trovato un'autorevole indirizzo nella mozione n. 40 (oggetto: Progetto di valorizzazione di Torino come capitale del Cinema), approvata dal Consiglio Comunale in data 21 settembre 1998, in cui il medesimo Consiglio impegnava il Sindaco ed il competente Assessore a favorire la produzione di pellicole cinematografiche, anche in collaborazione con le major europee e/o extraeuropee, che mettano in risalto l'immagine di “Torino capitale del cinema”.
    Si ritiene pertanto opportuno, d'intesa con la Regione Piemonte , al fine di dare organicità, completezza e maggiore incisività dell'intervento pubblico nel settore, avviare ora le procedure per la costituzione della Fondazione, che adotti un proprio Statuto, secondo la bozza allegata alla presente deliberazione per farne parte integrante (all. 1 - n. )
    Per consentire l'operatività dell'agenzia la Città di Torino ha messo a disposizione una sede, costituita dai locali di proprietà comunale collocati in piazza Carignano n. 8, il cui utilizzo, condiviso anche dallo Sportello Europeo per il settore audiovisivo dell'Antenna Media, è regolato da apposita convenzione.
    La Fondazione sarà dotata inoltre di un fondo di Lire 500.000.000, di cui Lire 300.000.000 versati dalla Regione Piemonte e Lire 200.000.000(Euro 103.291,38) versati dalla Città di Torino, da destinare al fondo di costituzione patrimoniale, e nominando l'Assessore per la Cultura in carica pro-tempore della Città di Torino a far parte del Consiglio di Amministrazione. Le finalità statutarie richiamate nell'art. 3 dello Statuto prevedono che la Fondazione potrà svolgere, a titolo esemplificativo, le seguenti attività:
-    sostegno a produzioni cinematografiche, televisive e audiovisive che siano girate in tutto o in parte in Piemonte;
-    sostegno a produzioni cinematografiche, televisive e audiovisive realizzate in Piemonte da produttori e registi piemontesi.
    Il sostegno potrà consistere sia nell'attribuzione di somme di denaro sia nella prestazione di servizi e/o fornitura di beni necessari per la produzione cinematografica o in altre utilità destinate ad agevolare le produzioni cinematografiche. Essa potrà altresì istituire premi di qualsivoglia natura da attribuire a sceneggiatori, registi e/o società di produzione e di distribuzione. In tal caso la Fondazione individuerà le procedure di attribuzione dei premi, stabilendo sia criteri e modalità di partecipazione, sia criteri e modalità di valutazione.
    La Fondazione agirà altresì nel campo dello sviluppo e della diffusione della cultura cinematografica in Piemonte mediante la promozione di convegni, seminari, studi, ricerche, corsi, conferenze.
    La Fondazione potrà anche coprodurre opere cinematografiche, televisive e audiovisive in collaborazione con società operanti nel settore.
    La Fondazione, che ha il compito di indurre un circuito virtuoso per il settore delle arti visive, favorendone con apposite facilitazioni lo sviluppo e la produzione nella città e nella regione, usufruisce di finanziamenti pubblici e lavora sulle leve delle risorse economiche pubbliche; essa deve quindi poter avvalorare l'uso di tali risorse con l'evidente ricaduta di beneficio dell'incremento del numero di produzioni cinematografiche e televisive che, in tutto o in parte, vengano girate in Piemonte, ma soprattutto con il necessario incremento dell'occupazione diretta e indiretta. Se tale crescita non sarà dimostrabile ed evidente verrà meno l'utilità dello strumento in essere.
    Per una descrizione più articolata della Film Commission si deve comunque fare riferimento al Progetto Esecutivo per la Costituzione della Film Commission Torino Piemonte redatto dalla FinPiemonte (ottobre 1997).
    La gestione nonché la definizione degli indirizzi programmatici e di politica culturale saranno garantite da un Consiglio di Amministrazione composto da cinque membri così ripartiti: tre rappresentanti della Regione Piemonte, tra i quali l'Assessore alla Cultura in carica, e due rappresentanti della Città di Torino, tra i quali l'Assessore per la Cultura in carica.
    Il Consiglio di Amministrazione nella definizione della partecipazione alla Fondazione del Comune di Torino dovrà tener conto:
-    del valore commerciale corrispondente all'affitto della sede messa a disposizione del Comune;
-    del valore monetario di tutti gli altri sevizi, agevolazioni, permessi, beni mobili e immobili concessi dalla Città di Torino a favore delle produzioni promosse dalla Film Commission.

    Tutto ciò premesso,

LA GIUNTA COMUNALE

    Vista la legge 8 giugno 1990 n. 142 sull'ordinamento delle autonomie locali con la quale, fra l'altro, all'art. 32 sono indicati gli atti rientranti nella competenza dei Consigli Comunali;
    Dato atto che i pareri di cui all'art. 53 della Legge 8 giugno 1990 n. 142 e sue successive modificazioni, sono:
favorevole sulla regolarità tecnica e correttezza amministrativa dell'atto;
favorevole sulla regolarità contabile;
    Viste le disposizioni legislative sopra richiamate;
    Con voti unanimi, espressi in forma palese;

PROPONE AL CONSIGLIO COMUNALE

1)    di approvare la costituzione della Fondazione Film Commission Torino-Piemonte, che adotterà il proprio Statuto sulla base dello schema allegato alla presente deliberazione per farne parte integrante;
2)    di fare obbligo alla Fondazione Film Commission Torino-Piemonte di presentare annualmente al Consiglio Comunale il bilancio preventivo accompagnato da una relazione previsionale sull'attività e il bilancio consuntivo corredato dalla Relazione sulla gestione ex art. 2428 C.C. e dalla descrizione dell'attività svolta;
2bis)    il Consiglio Comunale anche tramite la Commissione Consiliare competente vigila sulla attività dei rappresentanti della Città durante l'espletamento del mandato. La Divisione Servizi Culturali, in attuazione dell'art. 74, comma 1, dello Statuto della Città di Torino, e la Fondazione Film Commission Torino Piemonte espleteranno funzioni di vigilanza e di controllo dei risultati della gestione, producendo una relazione sugli esiti conseguiti dalla società, che verrà trasmessa al Consiglio Comunale;
3)    di approvare l'adesione della Città di Torino alla fondazione medesima come Socio Fondatore, mediante l'erogazione di L. 200.000.000 (Euro 103.291,38) da destinare al fondo di costituzione patrimoniale, e nominando l'Assessore per la Cultura in carica pro- tempore della Città di Torino a far parte del Consiglio di Amministrazione;
4)    di autorizzare la Giunta Comunale a compiere tutti gli atti necessari alla costituzione della Fondazione.
5)    Si fa riserva di adottare successiva determinazione dirigenziale per l'impegno della spesa e la devoluzione del fondo in oggetto.
6)    di riservarsi di poter recedere dalla propria partecipazione alla Fondazione ove vengano a mancare i tangibili risultati di incremento del fatturato e dell'occupazione del settore. Ciò avverrà con verifiche annuali dell'andamento del rapporto investimento pubblico/incremento indotto.


STATUTO DELLA FONDAZIONE FILM COMMISSION

Art. 1 Denominazione
Su iniziativa della Regione Piemonte e del Comune di Torino è costituita la "Fondazione Film Commission Torino- Piemonte".

Art. 2 Sede
La Fondazione ha sede in Torino, Piazza Carignano 8.
L'eventuale trasferimento in altra sede nell'ambito del Comune di Torino è deliberato dal Consiglio di Amministrazione, senza obbligo di modifica statutaria.

Art. 3 Finalità
La Fondazione non ha scopo di lucro e si propone di promuovere e sostenere la produzione di opere cinematografiche e altresì promuovere la cultura e l'arte cinematografica in Piemonte.
Nel quadro delle sue finalità la Fondazione svolge attività di sostegno a produzioni cinematografiche, televisive e audiovisive che siano girate in tutto o in parte in Piemonte. Il sostegno consiste nella prestazione di servizi, nella fornitura di beni o in altre utilità destinate ad agevolare le produzioni cinematografiche e nell'eventuale attribuzione di somme di denaro.
La Fondazione può altresì istituire premi di qualsivoglia natura da attribuire a sceneggiatori, registi e/o a società di produzione e/o di distribuzione. In tal caso la Fondazione individuerà le procedure di attribuzione dei premi, stabilendo criteri e modalità di partecipazione e criteri e modalità di valutazione.
La Fondazione agisce altresì nel campo dello sviluppo e della diffusione della cultura cinematografica in Piemonte mediante la promozione di convegni, seminari, studi, ricerche, corsi, conferenze.

Art. 4 Patrimonio
Il patrimonio necessario per garantire il funzionamento della Fondazione viene assicurato dai Fondatori, anche attraverso eventuali incrementi.
Il patrimonio della Fondazione può essere costituito:
dai beni immobili, mobili e somme che perverranno alla Fondazione a qualsiasi titolo, nonché da elargizioni o contributi da parte dei Fondatori, di Enti pubblici e di soggetti privati;
dai contributi annuali versati dai Fondatori;
dai proventi derivanti da qualsiasi iniziativa svolta dalla Fondazione.

Art. 5 Attività
La Fondazione provvede al conseguimento dei suoi scopi con ogni contributo ed elargizione destinati all'attuazione degli scopi statutari e con le rendite del suo patrimonio. Durante la vita della Fondazione è in ogni caso vietato distribuire ai Fondatori, anche in modo indiretto, utili o avanzi di gestione nonché fondi, riserve o capitale. Gli utili e gli avanzi di gestione dovranno essere impiegati per la realizzazione degli scopi istituzionali della Fondazione indicati all'art. 3 del presente STATUTO.

Art. 6 Organi
Gli organi della Fondazione sono:
- il Presidente della Fondazione,
- il Vice Presidente,
- il Consiglio di Amministrazione,
- il Collegio dei Revisori del Conti,
- il Direttore.

Art. 7 Presidente
Il Consiglio di Amministrazione sceglie trai suoi componenti un Presidente ed un Vice Presidente, i quali durano in carica tre anni e possono essere rieletti; nomina inoltre un Segretario che potrà anche essere una persona non facente parte del Consiglio di Amministrazione.
Il Presidente ha la firma e la legale rappresentanza della Fondazione di fronte ai terzi ed in giudizio.
Il Presidente esercita altresì tutti i poteri attinenti l'ordinaria amministrazione della stessa, ivi compreso quello di nominare procuratori determinandone le attribuzioni.
Il Presidente convoca e presiede il Consiglio di Amministrazione, cura l'esecuzione delle sue deliberazioni, adotta in caso di urgenza ogni provvedimento che si renda necessario od anche soltanto opportuni per la vita e l'attività della Fondazione, sottoponendo il suo operato alla ratifica del Consiglio di Amministrazione nella prima riunione successiva alla data in cui i provvedimenti sono stati adottati.
Il Presidente può delegare tali compiti in tutto od in parte al Vice Presidente ed in sua assenza od impedimento le sue attribuzioni sono esercitate dal Vice Presidente. L'attestazione dell'assenza e/o impedimento del Presidente sarà di volta in volta effettuata dal medesimo Vice Presidente.

Art. 8 Consiglio di Amministrazione
Il Consiglio di Amministrazione è composto dall'Assessore regionale alla Cultura in carica pro-tempore, dall'Assessore comunale alla Cultura in carica pro-tempore e da tre esperti in materia, di cui due nominati dalla Regione Piemonte con atto deliberativo della Giunta Regionale, e uno nominato dal Comune di Torino, i quali durano in carica tre anni e sono rieleggibili.
I Fondatori, ciascuno per quanto di sua competenza, provvedono a sostituire entro 30 giorni il componente del Consiglio di Amministrazione che venisse a mancare per dimissioni, permanente impedimento o decesso, assicurando così la funzionalità e la continuità dell'Organo Amministrativo.
Il Consiglio di Amministrazione si riunisce almeno tre volte l'anno ed ogni qualvolta il Presidente ne ravvisi l'opportunità od almeno tre Consiglieri ne facciano richiesta scritta al Presidente.
Il Consiglio di Amministrazione viene convocato dal Presidente mediante avviso scritto inviato ai membri del Consiglio almeno quindici giorni prima di quello fissato per l'adunanza con l'indicazione delle materie da trattare.
In caso dì urgenza la convocazione potrà essere attuata anche a mezzo di telegramma o telefax almeno ventiquattro ore prima dell'adunanza.
Il Consiglio di Amministrazione è comunque validamente riunito anche in assenza di convocazione, purché siano presenti tutti i membri che lo compongono e tutti i membri del Collegio dei Revisori e nessuno di essi si opponga alla trattazione degli argomenti posti all'ordine del giorno.
Le deliberazioni del Consiglio di Amministrazione sono prese a maggioranza di voti e con la presenza almeno della maggioranza dei suoi componenti. In caso di parità di voti, provale il voto del Presidente. I membri del Consiglio di Amministrazione non percepiscono alcun compenso per l'attività svolta.
Il Consiglio di Amministrazione ove lo ritenga opportuno può invitare alle sue riunioni uno o più consulenti esterni.
Delle sedute del Consiglio di Amministrazione verrà redatto dal Segretario il relativo verbale che, da lui sottoscritto unitamente al Presidente, verrà inserito in apposito libro conservato presso la sede della Fondazione ove ogni membro dell'organo Amministrativo e del Collegio dei Revisori dei Conti potrà prenderne liberamente visione.

Art. 9 Poteri del Consiglio di Amministrazione
Il Consiglio di Amministrazione ha tutti i poteri necessari per l'amministrazione ordinaria e straordinaria della Fondazione.
In particolare, in via meramente esemplificativa:
a) entro il trenta novembre di ogni anno approva il bilancio preventivo dell'anno seguente ed entro il trenta aprile il bilancio consuntivo dell'anno precedente; il bilancio preventivo comprende anche il programma di lavoro relativo all'esercizio finanziario cui il bilancio stesso si riferisce e che decorre dal primo gennaio al trentun dicembre di ogni anno;
b) delibera l'accettazione dei contributi, delle donazioni e dei lasciti, nonché gli acquisti e le alienazioni dei beni mobili ed immobili;
c) dispone il più sicuro e conveniente impiego del patrimonio;
d) provvede alla scelta dei consulenti esterni;
e) provvede alla nomina del Direttore, del personale e ne determina il trattamento giuridico ed economico;
f) delibera in merito alla stipulazione di mutui ed aperture di credito nonché relativamente ad ogni operazione bancaria e finanziaria necessaria o utile per il raggiungimento delle finalità istituzionali;
g) delibera le proposte di modifica del presente STATUTO da sottoporre ai soci fondatori.

Art. 10 Direttore
Il Consiglio di Amministrazione nomina un Direttore. Egli partecipa alle riunioni dei Consiglio di Amministrazione e collabora all'attuazione delle sue deliberazioni. Dirige e coordina gli uffici della Fondazione ed è a capo del personale dipendente della stessa. Collabora ad individuare ed indicare le scelte fondamentali e le iniziative della Fondazione intese al raggiungimento delle finalità della Fondazione, formulando proposte al Consiglio di Amministrazione ed esprimendo pareri sulle materie e questioni cui venga richiesto. Compie tutti gli atti di ordinaria amministrazione attinenti la gestione, sotto la direzione del Presidente e nell'ambito dei poteri conferitigli da apposita delibera del Consiglio di Amministrazione e possono essergli altresì attribuite procure attinenti la rappresentanza della Fondazione.

Art. 11 Collegio dei Revisori dei Conti
Il Collegio dei Revisori dei Conti è composto di tre membri che dovranno necessariamente appartenere all'Albo dei Revisori contabili di cui al D.Lgs. 88/1992 e dei quali due saranno nominati dalla Regione Piemonte e uno dalla Città di Torino. i componenti del Collegio sceglieranno al proprio interno il Presidente.
Il Collegio provvede e risponde della gestione finanziaria; accerta la regolare tenuta delle scritture contabili; redige una propria relazione sui bilanci preventivi e consuntivi; effettua verifiche di cassa.
I Revisori redigono regolare verbale delle operazioni da essi svolte.
I Revisori possono assistere alle riunioni dei Consiglio di Amministrazione a cui debbono essere invitati.
Il Collegio dei Revisori dei Conti dura in carica tre anni ed i suoi componenti possono essere rieletti.
I componenti del Collegio percepiscono un emolumento nella misura minima prevista dalle tariffe professionali.

Art. 12 Prima applicazione
Per la prima volta la nomina delle cariche sociali può essere effettuata in sede di atto costitutivo.

Art. 13 Modifiche dello Statuto e Scioglimento della Fondazione
Le eventuali modificazioni di carattere formale del presente Statuto sono oggetto di Deliberazione della Giunta Regionale e della Giunta Comunale.
Le eventuali modificazioni di carattere sostanziale dello Statuto e lo scioglimento della Fondazione sono oggetto di Deliberazione da parte del Consiglio Regionale del Piemonte e del Consiglio Comunale della Città di Torino.
Nel caso di scioglimento della Fondazione. per qualsiasi causa, il patrimonio della Fondazione sarà devoluto ad altra Fondazione od Associazione Culturale avente scopi analoghi ed attiva in Piemonte.
La scelta dell'ente sarà decisa dagli organi indicati al secondo comma del presente articolo.

Art. 14 Riconoscimento
La Fondazione si impegna a richiedere il riconoscimento di personalità giuridica privata.

Art. 15 Foro competente
Ogni controversia relativa all'interpretazione dei presente Statuto e collegata con l'attività della Fondazione è di esclusiva competenza del Foro di Torino.

Art. 16 Rinvio
Per tutto quanto non previsto nel presente STATUTO si applicano, in quanto applicabili, le vigenti disposizioni di legge.