Consiglio Comunale                                            9902126/02

C I T T A' D I T O R I N O

MOZIONE N. 19

Approvata dal Consiglio Comunale in data 30 marzo 1999



OGGETTO:    RINEGOZIAZIONE MUTUI CASSA DD.PP.

“Il Consiglio Comunale di Torino,

VISTO CHE

la Cassa DD.PP., contrariamente agli altri istituti bancari, continua a non dare sostanzialmente agli Enti Locali la possibilità di rinegoziare i mutui in essere con la medesima e che sono tuttora regolati al tasso fisso dell'8,50%, in quanto richiede per la loro estinzione anticipata, una penale che risulta essere molto elevata;

CONSIDERATO CHE

tale posizione appare ingiustificata per due ordini di motivi:
1)    la penale non è dovuta nel caso in cui l'estinzione anticipata venga effettuata impiegando i proventi delle dismissioni mobiliari non mettendo così gli Enti locali sullo stesso piano, ma favorendo i comuni più ricchi o che comunque possono attuare politiche di privatizzazione;
2)    tale clausola penale viene ad avere effetto retroattivo perché applicata anche su mutui che all'atto della loro contrazione non prevedevano nessuna penalità per estinzione anticipata.

CONSIDERATO INOLTRE CHE

per il Comune di Torino l'applicazione dell'art. 61 comma 3 della Legge 23/12/1998 n. 448, con il pagamento delle penali così come configurate per l'estinzione di mutui il cui:

    debito residuo ammonta a             L. 909.965.607.590
    si dovrebbe pagare una penale di        L. 279.519.723.363
    e quindi contrarre un mutuo di        L. 1.189.485.330.953



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che alle condizioni attuali comporterebbe una rata di L. 91.605.110.520; mentre se si fosse esonerati dal pagamento delle penali il Comune di Torino dovrebbe contrarre un mutuo per Lire 909.965.607.590, con relativa rata di L. 70.078.628.014,

IMPEGNA

il Sindaco a sollecitare il Governo e i Presidenti della Camera e del Senato perché si riveda una norma punitiva per le Amministrazioni locali, e che fa della Cassa DD.PP., contrariamente alla funzione cui è deputata, un interlocutore ostile alle stesse.”