DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE
(proposta dalla G.C. 19 novembre 1998)
OGGETTO: ISTITUZIONE DEL CANONE DI OCCUPAZIONE SPAZI ED AREE
PUBBLICHE - REGOLAMENTO. APPROVAZIONE.
Proposta del Vicesindaco Carpanini.
Il Decreto Legislativo del 15 dicembre 1997 n. 446 emanato sulla base della delega al
Governo prevista dall'art. 3 commi dal 143 al 149 e 151 della Legge 23 dicembre 1996 n. 662,
oltre ad istituire l'imposta regionale sulle attività produttive ha introdotto sostanziali innovazioni
alla disciplina dei tributi locali.
In particolare con gli artt. 36 e 51 sono stati aboliti alcuni tributi comunali fra i quali a
decorrere dal 1° gennaio 1999 la tassa per l'occupazione di spazi e aree pubbliche di cui al capo
II del D.Lgs. 15 novembre 1993 n. 507.
Per contro con l'articolo 63 del medesimo decreto 446/97 sopra citato è data facoltà alle
Province e Comuni di prevedere, con apposito regolamento, che l'occupazione, sia permanente
che temporanea di strade, aree e relativi spazi soprastanti e sottostanti appartenenti al proprio
demanio o patrimonio indisponibile, comprese le aree destinate a mercati, anche attrezzati, sia
assoggettata al pagamento di un canone da parte del titolare della concessione, determinato nel
medesimo atto di concessione in base a tariffa.
La tassa di occupazione spazi ed aree pubbliche costituisce una indispensabile entrata
comunale, per cui si ritiene necessario istituire il canone di occupazione spazi ed aree pubbliche
per la cui applicazione e determinazione, come previsto dagli artt. 52 e 63 del D.Lgs. 446/97 è
stato predisposto l'allegato regolamento.
L'istituzione del canone oltre a fornire una risorsa finanziaria non trascurabile che, come la
TOSAP applicata negli anni precedenti, concorrerà a garantire l'equilibrio del Bilancio Comunale,
è necessaria in quanto la regolamentazione dell'uso del suolo pubblico costituisce un deterrente
al suo utilizzo indiscriminato per finalità non riconducibili all'interesse generale e garantisce un
indispensabile equilibrio tra i fattori di costo a carico di attività produttive svolte su suolo pubblico
e quelle svolte su suolo privato.
L'allegato regolamento recepisce i criteri informatori previsti dall'art. 63 D.Lgs. 446/97 e
principalmente:
1) è stato precisato l'oggetto del canone e da chi è dovuto (artt. 2-3);
2) sono state indicate le procedure per il rilascio, il rinnovo, la revoca delle concessioni e la
loro diversa tipologia (artt. 4-5-6-7);
3) tenendo conto della loro importanza, le strade, aree e spazi pubblici, sono stati suddivisi in
cinque categorie aggiornando il viario già in vigore per la TOSAP e che risulta ormai
obsoleto (art. 9);
4) viene stabilito che la tariffa giornaliera riferita all'unità del metro quadrato lineare è
determinata sulla base della classificazione delle vie di cui al punto 2), della durata
dell'occupazione, del valore economico dell'area in relazione all'attività esercitata nonché
al sacrificio imposto alla collettività per la sottrazione dell'area stessa all'uso pubblico,
prevedendo l'applicazione di coefficienti moltiplicatori per specifiche attività esercitate dai
titolari delle concessioni anche in relazione alle modalità di occupazione (artt. 8-10);
5) sono state indicate le modalità e termini di pagamento del canone, forme coattive di
riscossione, rimborsi (artt. 12-16-18);
6) sono indicate le occupazioni non assoggettate al canone e sono determinati i criteri per la
commisurazione del canone per occupazioni particolari (artt. 13-14);
7) per le occupazioni permanenti con cavi e condutture impianti o manufatti delle aziende
erogatrici di pubblici servizi e per quelle strumentali ai servizi medesimi si è ritenuto, in sede
di prima applicazione di adottare il criterio suggerito nello stesso art. 63 determinando il
canone annuo forfettariamente, moltiplicando le misure unitarie di tariffa ivi stabilite per il
numero delle relative utenze.
L'impianto tariffario pur non discostandosi dai valori medi già in vigore per la TOSAP, si
differenzia invece notevolmente sia per la riduzione del numero delle tariffe, sia perché sono stati
razionalizzati gli adempimenti da parte del cittadino improntando l'applicazione del canone alla
massima semplificazione.
Per la tariffa ordinaria riferita al metro quadrato o lineare al giorno per ognuna delle cinque
categorie di strade e aree comunali sarà approvata contestualmente al Bilancio di Previsione.
Tutto ciò premesso,
Viste le disposizioni legislative sopra richiamate;
Con voti unanimi, espressi in forma palese;