Servizio Centrale Affari Istituzionali
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C I T T A' D I T O R I N O

PROPOSTA DI MOZIONE: “Situazione della Comunità Rom Rumeni accampati al confine tra il Comune di Torino e il Comune di Venaria e tra via Germagnano e corso Vercelli” presentata dai Consiglieri Comunali Avanzi, Alfonzi, Contu e Revelli in data 13 novembre 1998

    La situazione della comunità Rom rumena è ormai nota da tempo: un gruppo di circa 300 persone si è accampato al confine tra Torino e Venaria da questa primavera. Attualmente un sottogruppo è accampato sotto il ponte tra via Germagnano e corso Vercelli: questo gruppo è composto da circa 80 persone. In entrambe le situazioni sono numerosissimi i bambini di tutte le età, così come numerose sono le donne incinte.
    Le condizioni di vita nei due accampamenti sono intollerabili: nell'accampamento più grosso alcuni profughi si sono procurati delle roulottes che hanno in parte sostituito le tende, non c'è erogazione d'acqua, l'unico segno della presenza dell'istituzione è costituito da due gabinetti. I bambini non vanno a scuola e passano la giornata giocando al freddo, badando ai fratelli e sorelle più piccoli, occupati nella pulizia del campo. Nel campo più piccolo le condizioni sono ancora più drammatiche: si tratta di un piccolo accampamento formato da tende canadesi, collocate sotto il ponte della Torino-Caselle, in prossimità del fiume, nelle vicinanze del canile. La puzza che esala dal fiume è pungente: anche qui i bambini giocano al freddo, puliscono ed accudiscono i più piccoli.
    Le motivazioni che hanno spinto questa comunità, parte del numeroso gruppo dei Rumeni Rom, sono le condizioni di persecuzione e rischio dell'incolumità personale che questa gente sta conoscendo nel proprio Paese di origine.
    I Rom Rumeni sono da decenni sedentarizzati, adottano forme di vita, di organizzazione economica e sociale proprie delle popolazioni stanziali; i mestieri più diffusi tra gli uomini sono quelli dell'edilizia e della costruzione delle strade, delle pulizie.
Sono scappati dal loro Paese alla ricerca di condizioni più umane, scappando dai pericoli di una situazione culturale e politica che ne mette a repentaglio la stessa esistenza.
    Poiché la presenza così numerosa di minori e donne in stato di gravidanza , in condizioni, cioè, di non espellibilità, comporterà la loro presenza per un lungo periodo, auspicando altresì che non vengano operate espulsioni degli adulti maschi che avrebbero l'effetto immediato di spezzare vincoli di affetto e solidarietà.


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    Il Consiglio Comunale di Torino

IMPEGNA
il Sindaco:

1)    a rimuovere urgentemente le condizioni di evidente rischio per la salute e per l'incolumità di minori e adulti, rese ancor più precarie e problematiche dai rigori della stagione che già in questi giorni ha portato sottozero la temperatura;
2)    a mettere a disposizione dei profughi Rumeni Rom un ricovero per il periodo invernale individuando nelle numerose scuole in disuso una soluzione praticabile immediatamente e coinvolgendo nella gestione le associazioni del terzo settore.

                                    F.to:    Ennio Avanzi
                                        Daniela Alfonzi
                                        Mario Contu
                                        Marco Revelli