Servizio Centrale Gabinetto del Sindaco
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Relazioni Pubbliche Rapporti con la Stampa
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CITTA' DI TORINO

DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE

(proposta dalla G.C. 10 luglio 1998)


OGGETTO: INDIVIDUAZIONE E LOCALIZZAZIONE DELLE STRUTTURE NECESSARIE PER LA PRESENTAZIONE DELLA CANDIDATURA DI TORINO AI GIOCHI OLIMPICI INVERNALI DEL 2006.
    
    Proposta del Sindaco Castellani,
    e degli Assessori Perone, Corsico e Vernetti.

    Vista la lettera della Presidenza della Repubblica del 24 aprile 1998 con la quale è stato conferito l'Alto Patronato del Presidente della Repubblica per la candidatura della Città di Torino ai Giochi Olimpici Invernali del 2006.
    Visto l'orientamento favorevole alla candidatura dei Consigli Regionale del Piemonte, Provinciale di Torino e Comunale di Torino espresso con i rispettivi ordini del giorno in merito.
    Visto l'ampio sostegno creatosi intorno alla candidatura torinese, espressosi innanzitutto nelle significative adesioni al Comitato d'Onore ed al Comitato Promotore.
    Considerato che la celebrazione a Torino dei Giochi della XX Olimpiade Invernale costituisce un'opportunità per suscitare l'impegno e l'entusiasmo in particolare nelle giovani generazioni, realizzando per loro impianti e infrastrutture duraturi nel tempo.
    Considerate altresì le significative convergenze raggiunte e le positive premesse per un esito positivo della predetta candidatura.
    Ritenuto che sussistano le condizioni per sostenere con risorse private gli investimenti pubblici.
    Considerato che l'evento olimpico può costituire uno straordinario momento per sviluppare il ruolo internazionale di Torino.
    Considerata infine l'importante azione di sintesi fra i valori formativi ed etici della sportività ed il patrimonio storico artistico ed ambientale della città, dalla quale può scaturire un'immagine nuova e riconoscibile della Torino del terzo millennio.
    


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    Visto che, anche a seguito delle molteplici convergenze riscontrate nell'Amministrazione Comunale sulla candidatura di Torino quale sede della XX Olimpiade del 2006 e verificata l'esigenza di organizzarsi in maniera operativa per la partecipazione alla competizione internazionale , la Città ha promosso, unitamente agli altri Enti Locali, l'Associazione Torino 2006 ai fini di promuovere la candidatura olimpica torinese .
    Visto che il Comitato Internazionale Olimpico (C.I.O.) richiede espressamente per alcuni temi definiti dal dossier per la candidatura le garanzie da fornire, debitamente referenziate e che il Comune risulta impegnato per i punti riguardanti i seguenti temi, che possono manifestarsi in una delibera programmatica della città ospitante:
-    garanzia ufficiale che tutti i lavori necessari all'organizzazione dei Giochi saranno conformi alla legislazione e alla regolamentazione locale, così come agli accordi e ai protocolli internazionali in materia di protezione ambientale;
-    presentazione degli accordi d'uso firmati con i proprietari degli impianti dove si devono svolgere i Giochi e la lista degli accordi da concludere;
-    garanzie delle autorità comunali sull'autorizzazione, il sostegno e l'utilità alla città di eventuali trasformazioni previste alle reti viarie, ai parcheggi, alla circolazione periferica ed interna.
     Considerato che si pone la necessità per l'Amministrazione Comunale di procedere all'identificazione delle localizzazioni degli impianti sportivi per poter offrire ulteriori significativi elementi di credibilità alla candidatura.
    Considerata l'importanza strategica di tali localizzazioni per il più generale sviluppo socio-economico della Città.
    Visto che il Comitato Internazionale Olimpico, particolarmente attento alle questioni ambientali, richiede un evento olimpico sostenibile ed in grado di contribuire alla riqualificazione ambientale del territorio.
    Considerato che la prospettiva delle Olimpiadi Invernali torinesi del 2006 deve essere occasione di integrazione tra sistema olimpico e sviluppo sostenibile urbano.
    Ritenuto che i criteri per l'organizzazione del sistema olimpico debbano essere: il riutilizzo dell'esistente, la riqualificazione e il completamento della città costruita e il controllo degli impatti ambientali.
    Che questo ultimo criterio debba essere applicato in forma estensiva non limitandosi a misure di contenimento degli impatti sull'ambiente, ivi compreso il massimo contenimento dei consumi di suolo, energie ed acqua, quanto piuttosto debba fare riferimento preliminarmente ad una lettura della costituzione naturale della città di Torino, ai nuovi indirizzi di pianificazione e alle relative scelte strategiche in ordine alla mobilità, al sistema del verde e alla riqualificazione urbana già definite, in modo da localizzare impianti e villaggi in coerenza con essi.    
    



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    Ritenuto che si debba pertanto prioritariamente procedere alle seguenti opere :
-    Ristrutturazione Palavela, destinato ad ospitare le gare di pattinaggio artistico e short track; la struttura diventerà un impianto polifunzionale per i Giochi, a tre piste (una interna da 10.000 posti e due esterne, una per gli allenamenti, da 3.000 posti, e una per il riscaldamento, senza spalti)
-    Ristrutturazione dell'impianto di corso Tazzoli, con creazione dello Stadio del Ghiaccio, dotato di 3.500 posti al coperto, per ospitare le gare di curling
-    Allestimento nella struttura di Torino Esposizioni di un impianto provvisorio per l'hockey, dotato di tribune per 6.000 posti a sedere e di una pista di allenamento
-    Allestimento presso il Palastampa di un impianto provvisorio per gli allenamenti dell'hockey.
    Considerato che Torino è in gran parte già attrezzata rispetto alle citate esigenze e che tali esigenze sono ulteriormente soddisfatte con gli interventi di recupero o ristrutturazione prima citati.
    Visto che, in conseguenza di quanto sopra esposto, le localizzazioni per i nuovi impianti indispensabili per lo svolgimento dei Giochi s i limitano ai seguenti:

-    Realizzazione del nuovo Palazzo dello Sport nell'area della Continassa, (adiacente allo Stadio delle Alpi), per le partite di hockey, che diventerà un impianto polifunzionale da 12.000 posti a sedere.
-    Realizzazione di un nuovo impianto in area Continassa dotato di pista con sviluppo di 400 metri e tribune per 10.000 posti a sedere destinato alle gare di pattinaggio in velocità.
-    Realizzazione del Villaggio Olimpico per 3.000 atleti, che sorgerà in ambito "Spina 3" (zona nord), e dell'attiguo Villaggio Media, per 2.000 giornalisti e operatori dei media.
-    Realizzazione di un secondo Villaggio Media nell'area degli ex-Mercati Generali (MOI), per     una capienza di 3.000 operatori di media.

    Ritenuto che per tali impianti le localizzazioni, le caratteristiche degli interventi, i tempi di realizzazione debbano essere coerenti con il modello di città sostenibile già definita, valorizzando al massimo e garantendo la compatibilità con i valori storico-ambientali dell'area torinese .
     Considerato che altrettanto rilevante nella costruzione del sistema olimpico debba essere il criterio della riqualificazione della città esistente e nel completamento della periferia soprattutto con servizi di livello urbano, da mantenere poi per l'uso continuativo della popolazione insediata.
    Ritenuto che debbano entrare in gioco ambiti per i quali l'Amministrazione ha già previsto iniziative di trasformazione, situati in coerenza con le direttrici di sviluppo verso l'area metropolitana e funzionali ad un assetto urbano sostenibile.
    Premesso che qualunque progetto di trasformazione debba essere redatto con tipologie che minimizzino i costi di riconversione agli usi definitivi nel rispetto delle idee guida per l'organizzazione del sistema olimpico , il riuso dell'esistente e il controllo degli impatti ambientali, nonché la piena conformità con la legislazione locale e comunitaria sulla protezione ambientale e



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sulla edificazione, in ossequio a quanto disposto dal C.I.O. rispetto agli impianti da realizzare;
    Tutto ciò premesso,

LA GIUNTA COMUNALE

    Vista la Legge 8 giugno 1990 n. 142 sull'ordinamento delle autonomie locali con la quale, fra l'altro, all'art. 32 sono indicati gli atti rientranti nella competenza dei Consigli Comunali;
    Dato atto che i pareri di cui all'art. 53 della Legge 8 giugno 1990 n. 142 e sue successive modificazioni:
favorevole sulla regolarità tecnica e correttezza amministrativa dell'atto;
favorevole sulla regolarità contabile;
    Viste le disposizioni legislative sopra richiamate;
    Con voti unanimi, espressi in forma palese;

PROPONE AL CONSIGLIO COMUNALE

1)    di prevedere, nel caso in cui Torino venga designata dal Comitato Internazionale Olimpico quale sede della XX edizione dei Giochi Olimpici Invernali per l'anno 2006:
    -    La ristrutturazione Palavela, destinato ad ospitare le gare di pattinaggio artistico e short track; la struttura diventerà un impianto polifunzionale per i Giochi, a tre piste ( una interna da 10.000 posti e due esterne, una per gli allenamenti, da 3.000 posti, e una per il riscaldamento, senza spalti).
    -    La ristrutturazione dell'impianto di corso Tazzoli, con creazione dello Stadio del Ghiaccio, dotato di 3.500 posti al coperto, per ospitare le gare di curling.
    -    L'allestimento presso il Padiglione Agnelli di Torino Esposizioni di un impianto provvisorio per l'hockey, dotato di tribune per 6.000 posti a sedere.
    -    Realizzazione di un nuovo impianto in area Continassa dotato di pista con sviluppo di 400 metri e tribune per 10.000 posti a sedere destinato alle gare di pattinaggio in velocità.
    -    La realizzazione del nuovo Palazzo dello Sport nell'area della Continassa, (adiacente allo Stadio delle Alpi), per le partite di hockey, che diventerà un impianto polifunzionale da 12.000 posti a sedere.
    -    La realizzazione del Villaggio Olimpico, per 3.000 atleti che sorgerà in ambito "Spina 3" (zona nord), e dell'attiguo Villaggio Media, per 2.000 giornalisti e operatori dei media.
    -     la realizzazione di un secondo Villaggio Media nell'area degli ex-Mercati Generali (MOI), per una capienza di 3.000 operatori dei media.


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    Gli interventi di base e specialistici debbono seguire i criteri già sperimentati nella progettazione e costruzione dell'Environment Park di Torino, impianto caratterizzato per l'impiego diffuso di materiali e tecnologie ecocompatibili, a salvaguardia della qualità dell'ambiente naturale e del territorio.
    In particolare:
    -    utilizzo di tecnologie (consolidate o sperimentali) che garantiscano il ricorso a fonti     rinnovabili e la promozione del risparmio energetico;
    -    progettazione di impianti finalizzata alla riconversione della struttura in funzione degli     usi post-olimpici;
    -    attenzione al contenimento dei consumi energetici attraverso la progettazione di sistemi di recupero di energia, acqua, rifiuti;
    -    ricerca, individuazione e adozione di materiali, manufatti e tecnologie in funzione di     analisi di efficienza energetica ed ambientale dell'intero ciclo di vita (produzione, funzionamento, manutenzione e smaltimento);
    -    applicazione del principio di precauzionalità nell'uso di materiali e tecnologie e istituzione di controlli di qualità;
2)     di dichiarare, attesa l'urgenza, in conformità del distinto voto palese ed unanime, il presente provvedimento immediatamente eseguibile ai sensi dell'art. 47, 3° comma, della Legge 8 giugno 1990 n. 142.
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