Divisione Ambiente
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Settore Suolo Pubblico
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CITTA' DI TORINO

DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE

(proposta dalla G.C. 23 giugno 1998)


OGGETTO: PIAZZA CASTELLO RIQUALIFICAZIONE AREA PEDONALE - LOTTO 1 LOTTO 2 - LOTTO 3 -REVOCA DELIBERAZIONE N. MECC. 9701192/33. APPROVAZIONE AGGIORNAMENTO PROGETTO PRELIMINARE. IMPORTO COMPLESSIVO DI L. 11.871.846.492

    Proposta dell'Assessore Vernetti,
    di concerto con l'Assessore Corsico.

    La "piazza davanti al Castello": tutte le stampe ed i dipinti del passato ci ricordano quale era lo “spazio aulico e di rappresentanza della capitale sabauda".
    Questo spazio può ora essere ricostituito e può quindi tornare quel grande luogo d'incontro, di relazione, di feste, di eventi eccezionali che la città possedette.
    La valorizzazione di Piazza Castello è stata avviata con la decisione, scaturita dalle indicazioni del Piano Regolatore, di pedonalizzare l'area ad ovest e a nord di Palazzo Madama: decisione apparentemente anacronistica in quanto la vivacità commerciale del vero cuore cittadino è sviluppata sui restanti margini di questo vastissimo spazio urbano, ma di fatto ideale per mettere in risalto, con il dovuto rispetto, alcune tra le monumentalità più conosciute della vecchia capitale e per poter attribuire le necessarie sottolineature agli assi prospettici che hanno contribuito a costruire la fama urbanistico- architettonica della Città.
    Proprio in quel settore pedonalizzato si incrociano tre dei principali assi rettori della composizione barocca della Torino Sabauda.
    Il primo è l'asse urbano settecentesco di via Garibaldi che, partendo dall'attestamento di palazzo Madama ripercorre l'antico decumano, definisce una delle quattro grandi piazze dello sviluppo ottocentesco (Piazza Statuto) e prosegue anche oltre verso i quartieri ovest, come via Cibrario. Il secondo è l'asse urbano seicentesco della via Palazzo di Città realizzato per collegare più direttamente la zona di comando della piazza Castello con la parte più centrale della vecchia città ed il suo cuore amministrativo rappresentato dal Palazzo del Comune.



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    Il terzo è l'asse urbano della contrada Nuova, ora via Roma, che, sebbene radicalmente riplasmato dagli interventi degli anni trenta, mantiene intatta la funzione costruita nel seicento come collegamento alla piazza Reale, ora piazza S. Carlo.    
    La cancellata del Palagi e la coppia dei Dioscuri, il "Caval d'brons", le due chiese di Santa Cristina e San Carlo, la conformazione della piazza Carlo Felice, il getto d'acqua della fontana del giardino Sambuy, la composizione della facciata eclettica della stazione: tutto concorre a sottolineare la linea che armò la costruzione dello spazio del comando sabaudo.
    Nello stesso "Theatrum Sabaudiae" vera "summa" dei sogni di grandiosità della casa regnante, la piazza Castello, rappresentata come luogo di incontro fortemente frequentato, è sempre immortalata sul perno dell'asse reale.
    La liberazione dei due quadranti N-O dalla violenta ingerenza del traffico veicolare, fenomeno questo che aveva portato la mole del castello a fungere essenzialmente da isola spartitraffico e la piazza in sé ad essere riconosciuta come vasta rotatoria pluridirezionale, permette quindi anche l'assaporamento di queste tre prospettive, permettendo di esaltare una poco conosciuta via Palazzo di Città, e di sottolineare le più forti, via Roma e via Garibaldi.
    L'intersezione tra i due assi principali richiede un'attenzione particolare.
    Una tentazione è quella di liberare quel punto focale da qualsiasi impedimento così da poter gustare da tale posizione, con una semplice e progressiva rotazione di novanta gradi, le infilate prospettiche matrici della città settecentesca oltre ai principali fondali scenografici da grande rappresentazione urbana del potere sabaudo.
    Al contempo l'ampiezza dimensionale del sito richiede l'inserimento in quel punto di un segno che offra il baricentro di tanta vastità e che contenga luoghi per giochi d'acqua come indicato nel presente progetto preliminare e oggetto di successivo specifico progetto sottolineando esplicitamente una riconosciuta vocazione di Torino, Città d'acque, e richiamando compositivamente i vertici degli assi verso sud (fontana di piazza Carlo Felice) e verso ovest (fontana di piazza Statuto).
    Il progetto di ridisegno della piazza ripropone anche la necessità di una traccia ove era la galleria aerea di collegamento tra le Segreterie di Stato ed il palazzo Madama a ricostituzione di un limite fisico sul lato est.
    Nel progetto preliminare oggetto di approvazione, nulla è indicato, in attesa dello scavo archeologico che potrà suggerire soluzioni diverse.
    Per la pavimentazione, la scelta dei materiali lapidei utilizzati nella determinazione del disegno compositivo della piazza, è stata riferita filologicamente ai giacimenti regionali, relegando le pietre non piemontesi (il porfido trentino) alla piazza "dietro al Castello", riprendendo così continuità con le scelte operate per la sistemazione viabile.
    Inoltre la scelta di fondo di costituire una pavimentazione "dura", oltre che riferirsi alla improponibilità culturale per quell'ambito urbano di un "parterre" definitivo erboso è conseguenza della volontà di fare divenire la piazza il vero centro di animazione della città, spostando su di essa



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la tradizionale funzione, attualmente assolta da piazza San Carlo, per manifestazioni e concerti oltre che per altri utilizzi. Tant'è che caratterizzazione del progetto, al di la del visibile, è la rete di alimentazione elettrica sotterranea che - grazie ad appositi torrini a scomparsa - permetterà la più libera organizzazione temporanea dello spazio "davanti al Castello".
    Un ulteriore elemento, nello stato di fatto della piazza e interessato dal progetto, è il monumento scultoreo dedicato all'Alfiere Sardo: episodio artistico-celebrativo di Vincenzo Vela piuttosto travagliato, poichè dopo essere stato donato dai milanesi ancora oppressi dall'occupazione austriaca al Comune di Torino, fu immagazzinato a lungo prima di trovare definitiva collocazione nei pressi di quel comando sabaudo che avrebbe a breve condotto alla riunificazione di tutta l'Italia. Pur rispettando i fondamentali valori che portarono alla sua donazione alla Città, l'ipotesi iniziale di progetto ne proponeva lo spostamento, finalizzato ad una migliore strutturazione della piazza, individuando una nuova collocazione in asse con l'ingresso all' Armeria Reale, lungo il fossato del castello. Nel presente progetto preliminare è indicato un semplice "arretramento" verso Palazzo Madama, frutto di un parere negativo, allo spostamento ipotizzato, espresso verbalmente dalle competenti Soprintendenze e di un successivo concordamento in tal senso avvenuto.
    La "piazza dietro al Castello", perdendo definitivamente la possibilità di ritrovare una sua conclusa omogeneità, forse un tempo perseguita, ma comunque mai costituitasi, trova come unico riferimento la mole tardo-mediovale del Castello, richiamandosi all'unicità complessiva della piazza costruita sull'omogeneizzazione dei prospetti edilizi di contorno.
    Specificatamente questa fascia sarà rivista nei dettagli, soprattutto agronomici, dell'aiuola che già attualmente cinge il fossato, ma dovrà mantenere sostanzialmente la funzione attuale: area destinata a parcheggio.
    Tutte le porzioni della "piazza dietro al Castello" riprenderanno la stessa caratterizzazione dei materiali (in particolar modo nell'uso del pavè di porfido) che contraddistinguono le aree corollarie alla ristrutturazione viabilistica, già realizzate.
    Pochi oggetti di arredo saranno posti a corredo dell'intervento: coppie di panche di pietra, di modello storico, associate a pali di illuminazione pubblica recuperati dalla tradizione torinese di inizio secolo per l'area davanti al Castello, mentre per l'area davanti alla Prefettura, fioriere xilotaura e dissuasori in pietra delimiteranno l'area destinata a parcheggio da quella pedonale, sulla quale saranno collocate panchine in legno, tipo 23 listelli, poste a coronamento del fossato.
    Con deliberazione n. 129 del Consiglio Comunale del 10 marzo 1997 (mecc. 9701192/33), esecutiva dal 14 marzo 1997, era stato approvato il progetto preliminare relativo ai lavori di realizzazione area pedonale di Piazza Castello, fronte Palazzo Madama, per un importo complessivo di L. 4.700.000.000.
    Successivamente, in occasione della formulazione delle richieste di inserimento nel piano degli interventi inerenti la celebrazione del "Grande Giubileo 2000 - in località fuori Lazio", inviate alla Commissione Ministeriale di cui alla Legge 7 agosto 1997 n. 270, gli Uffici Tecnici della Città



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incaricati del progetto, in collaborazione con l'A.A.M. e l'A.E.M., hanno rivisitato il progetto preliminare già approvato e riferito solo all'area antistante il Palazzo Madama, inserendo altresì l'area antistante il Palazzo del Governo e la sistemazione del Viale 1° Maggio.
    Alla luce di tale rivisitazione, che ha, peraltro, consigliato di suddividere l'intero intervento in lotti distinti, anche in relazione alla richiesta di finanziamento con fondi ministeriali, si ritiene ora opportuno revocare la deliberazione (mecc. 9701192/33) sopracitata e, nel contempo, approvare l'aggiornamento del progetto preliminare, prima approvato, con la suddivisione dei lotti indicati nel progetto stesso.
    Detto intervento è stato inserito nel Programma Triennale delle OO.PP. 1998/2000 approvato con deliberazione n. 80 del Consiglio Comunale del 10 marzo 1998, (mecc. 9800644/24), Co.Re.Co. 26 marzo 1998, contestualmente al Bilancio di previsione 1998 e deliberazione di variazione n. 1429 della Giunta Comunale del 16 giugno 1998 come segue: al cod. opera 1110, per lo stanziamento relativo al Lotto 1 e al Lotto 2 ed al cod. opera 1558 per lo stanziamento relativo alle spese tecniche per la sicurezza- Divisione 1 Ambiente - Settore Suolo Pubblico; al cod. opera n.62 per lo stanziamento relativo al Lotto 3 - Servizio Centrale 9 Coordinamento Servizi Tecnici - Settore Fabbricati Municipali.
    Ai sensi dell'art. 17 della Legge 109/94 coordinata dal D.L. 101/95 convertito in Legge n. 216/95, l'incarico della progettazione preliminare ed esecutiva delle opere in oggetto è stato affidato, con Ordine di Servizio del Signor Ingegnere Capo in data 23 marzo 1998, prot. n. 746, all'Arch. Franco Goy, quale coordinatore della progettazione, all' Arch. Egidio Cupolillo, all'Arch. Filippo Orsini, al Geom. Luigi Pilone, al Geom. Angelo Marcoli, al Geom.Carlo Torello, al Geom. Antonio Marcoli, al Geom. Francesco Valenti, in servizio presso la Divisione 1 - Ambiente; per il Lotto 3 all'Arch. Leonardo Mastrippolito, al Geom. Mario Di Nardo, in servizio presso il Servizio Centrale 9 - Coordinamento Servizi Tecnici, tutti regolarmente abilitati all'esercizio della professione.
    Nel contempo, ai sensi dell'art. 7 della citata Legge 109/94 coordinata dal D.L. 101/95 convertito in Legge n. 216/95, e con il suddetto ordine di servizio, l'Ingegnere Capo ha nominato Responsabili del Procedimento, l'Ing. Pierluigi Poncini per i Lotti 1 e 2, e l'Ing. Secondo Fiore per il Lotto 3.
    Il progetto è stato esaminato dai Responsabili del Procedimento che, ognuno per la parte di propria competenza, ne ha accertata la rispondenza alle prescrizioni dell'art. 16.3 della Legge 109/94 e s.m.i. (all. 14 - n. ).
    Ai sensi dell'art. 19 comma 4, trattandosi di nuova opera si ritiene di avvalersi della facoltà di stipulare il contratto di appalto parte a corpo e parte a misura sulla base dell' Elenco Prezzi - Gennaio 1997 - della Città di Torino, Ufficio Tecnico LL.PP., approvato con deliberazione della Giunta Comunale del 13 febbraio 1997 (mecc. 9700696/29).
    La spesa da sostenersi, sulla base del progetto preliminare per l'esecuzione delle opere in questione, risulta complessivamente di L. 11.871.846.492, I.V.A. e spese tecniche comprese, evidenziata dal seguente quadro economico:



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DIVISIONE 1 AMBIENTE -
SETTORE SUOLO PUBBLICO


LOTTO 1
(Pavimentazione P.zza Castello, fronte Palazzo Madama)

Opere di pavimentazione

a corpo                        L. 3.500.000.000
a misura                        L. 2.210.000.000    
Totale                        L. 5.710.000.000
I.V.A 10 %                    L. 571.000.000
Totale                        L. 6.281.000.000
1%progettazione(art. 18 L.109/94)    L. 57.100.000
spese tecniche
per la sicurezza (L.494/96)            L. 65.000.000
oneri di collaudo                    L. 23.900.000
TOTALE                        L. 6.427.000.000        6.427.000.000
                            =============

OPERE IDRAULICHE
Rete antincendio ed adduzione acqua di competenza A.A.M.

Prestazioni per posa condotte ed opere
acces. eseguite a mezzo impresa     L. 46.946.000
Prestazioni eseguite dirett.da A.A.M.    L. 34.431.000
Fornitura tubaz.e materiali vari         L. 31.005.000
assistenza archeologica            L. 5.000.000
Totale                          L. 117.382.000
Spese generali e tecniche 10%        L. 11.738.200
Totale                         L. 129.120.200
I.V.A. 20%                     L. 25.824.040
TOTALE                        L. 154.944.240         154.944.240
                            =============

OPERE ELETTRICHE
Illuminazione e posa energia di competenza A.E.M.

Illuminazione pubblica



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Opere da appaltare e fornit.materiali    L. 583.000.000
Prese Energia
Opere da appaltare e forniture        L. 220.000.000
Totale                         L. 803.000.000
I.V.A. 10%                    L. 80.300.000
Spese tecniche (Iva compresa)        L. 56.700.000
TOTALE                        L. 940.000.000     940.000.000
                            ==============     ---------------------
TOTALE COMPLESSIVO LOTTO 1                      L. 7.521.944.240    7.521.944.240
                                             =============

LOTTO 2
(Pavimentazione Piazza Castello, fronte Palazzo del Governo)

Opere di pavimentazione

Opere a corpo                    L. 1.750.000.000
Opere a misura                    L. 1.500.000.000
Totale                        L. 3.250.000.000
I.V.A. 10%                    L. 325.000.000
Totale                        L. 3.575.000.000
1% progettazione (art.18 L.109/94)     L. 32.500.000
Spese tecniche
per la sicurezza (Legge 494/96)        L. 40.000.000
Oneri di collaudo                L. 17.500.000
TOTALE                        L. 3.665.000.000    3.665.000.000
                            ===============

OPERE IDRAULICHE
Rete antincendio ed adduzione acqua di competenza A.A.M.

Prestazioni per realizzaz.impianti
a mezzo impresa                    L. 11.748.000
Prestazioni eseguite dirett.da A.A.M     L. 6.864.000
Fornitura tubaz.e materiali vari     L. 4.800.000        
Totale                        L. 23.412.000
Spese generali e tecniche 10%        L. 2.341.200
Totale                        L. 25.753.200
I.V.A. 20%                     L. 5.150.640
TOTALE                         L. 30.903.840     30.903.840
                            ==============


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OPERE ELETTRICHE
Illuminazione e posa energia di competenza A.E.M.

Illuminazione pubblica
Opere e forniture da appaltare        L. 177.000.000
Forniture materiali da parte AEM.        L. 258.000.000
Totale                        L. 435.000.000
I.V.A. 10%                    L. 43.500.000
Spese tecniche (Iva compresa)        L. 30.500.000
TOTALE                        L. 509.000.000     509.000.000
                            ============== --------------------
TOTALE COMPLESSIVO LOTTO 2                    L. 4.204.903.840 4.204.903.840
                                             ============    

TOTALE LOTTO 1 - LOTTO 2                                  L. 11.726.848.080
                                                

SERVIZIO CENTRALE 9 -COORDINAMENTO SERVIZI TECNICI
SETTORE FABBRICATI MUNICIPALI

LOTTO 3
(Ricollocazione e restauro monumento)

Opere a corpo                    L. 130.629.200
I.V.A. 10%                    L. 13.062.920
Totale         L. 143.692.120
1% progettazione (art.18 L.109/94)    L. 1.306.292
TOTALE    LOTTO 3             L. 144.998.412                L. 144.998.412
                            =============                ---------------------

PREVISIONE TOTALE DI SPESA                             L. 11.871.846.492
                                                         ==============
    Ai sensi dell'art. 18 della Legge 109/94, si è previsto l'1%, relativo all'incentivo per la progettazione che, in conformità alla nuova normativa, può essere compreso nel quadro economico dell'investimento (Circolare Cassa DD.PP. n. 1227/98, G.U. n. 51 del 24 marzo 1998).
    Con successiva determinazione dirigenziale, ogni Settore provvederà, per la parte di propria competenza, all'accertamento dell'entrata relativa alla regolarizzazione contabile dell'1% riguardante l'incentivo alla progettazione e all'impegno della spesa da finanziare per Lire



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6.427.000.000 con i fondi ministeriali stanziati per il "Grande Giubileo 2000- in località fuori Lazio", per L. 5.299.848.080, relativi alla Divisione 1 - Ambiente, e per L. 144.998.412, relativi al Servizio Centrale 9 - Coordinamento Servizi Tecnici, e così in totale L. 5.444.846.492, con mutuo da richiedere ad Istituto da stabilire.
    Pertanto la previsione totale di spesa, per l'opera in oggetto, ammonta a L. 11.871.846.492.
    Occorre quindi procedere all'approvazione dell'aggiornamento del progetto preliminare, approvato con deliberazione n. mecc.9701192/33, redatto dai Tecnici incaricati, che ai sensi dell'art. 16, comma 3 della Legge 109/97 è costituito da:
- documentazione storica iconografica (all. 1 - n. );
- relazione tecnico illustrativa e calcolo sommario di spesa (all. 2 - n. );
- n. 11 tavole grafiche (all. 3-13 - nn. ).
    Il presente progetto preliminare è stato presentato alle competenti Soprintendenze con le quali si è svolto un ampio dibattito che ha condotto alla soluzione finale oggetto del presente progetto preliminare. Nella fase di stesura del progetto esecutivo, saranno meglio sviluppate le scelte progettuali così definite, tenendo altresì conto dei suggerimenti delle Soprintendenze stesse.
    Per quanto riguarda il lotto riferito agli scavi archeologici, in accordo con la Soprintendenza Archeologica, si sta procedendo a definire un apposito progetto che riguarda, sia la zona della Piazza Castello di collegamento tra Palazzo Madama e la Galleria Sabauda, sia la porzione di area fronteggiante Palazzo Madama.
    L'approvazione di tale progetto ed il conseguente finanziamento dei lavori relativi, sarà rimandato ad atto deliberativo specifico.
    Trattandosi di opera di grande rilevanza per la Città e di interesse sovracircoscrizionale, si è ritenuto non acquisire il parere della Circoscrizione 1 ai sensi dell'art. 43 del Regolamento del Decentramento.
    Con successiva deliberazione della Giunta Comunale sarà approvato anche il progetto esecutivo relativo alle opere idrauliche ed a quelle elettriche che saranno appaltate e affidate a cura, rispettivamente dell'A.A.M. e dell'A.E.M, che hanno altresì curato direttamente la stesura dei relativi progetti preliminari.
    Tutto ciò premesso,

LA GIUNTA COMUNALE

    Vista la legge 8 giugno 1990 n. 142 sull'ordinamento delle autonomie locali con la quale, fra l'altro, all'art. 32 sono indicati gli atti rientranti nella competenza dei Consigli Comunali;
    Dato atto che i pareri di cui all'art. 53 della Legge 8 giugno 1990 n. 142 e sue successive modificazioni, sono:
favorevole sulla regolarità tecnica e correttezza amministrativa dell'atto;

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favorevole sulla regolarità contabile;
    Viste le disposizioni legislative sopra richiamate;
    Con voti unanimi, espressi in forma palese;

PROPONE AL CONSIGLIO COMUNALE

1)    di approvare, per le ragioni citate in narrativa, la revoca della deliberazione n. 129 del Consiglio Comunale del 10 marzo 1997 (mecc. 9701192/33), esecutiva dal 14 marzo 1997;
2)    di approvare ai sensi della Legge 11 febbraio 1994 n. 109 e successive modifiche e integrazioni, l'aggiornamento del progetto preliminare per l'esecuzione dei lavori di Piazza Castello, riqualificazione area pedonale. Lotto 1 - Lotto 2 - e Lotto 3, per una previsione totale di spesa di L. 11.871.846.492.
    Tale progetto è costituito da documentazione storica iconografica, da relazione tecnica, da n. 11 tavole grafiche e da calcolo sommario di spesa;
3)    di dare atto che tali opere già comprese nel Programma Triennale delle OO.PP. 1998/2000 approvato con deliberazione n. 80 del Consiglio Comunale del 10 marzo 1998, (mecc. 9800644/24), Co.Re.Co. 26 marzo 1998, contestualmente al Bilancio di previsione 1998, al cod. opera 1110, per lo stanziamento relativo al Lotto 1 e al Lotto 2 ed al cod. opera 1558 per lo stanziamento relativo alle spese tecniche per la sicurezza, Divisione 1 Ambiente - Settore Suolo Pubblico; ed al cod. op. n.62 per lo stanziamento relativo al Lotto 3 - Servizio Centrale 9 Coordinamento Servizi Tecnici - Settore Fabbricati Municipali, saranno finanziate per L. 6.427.000.000 con i fondi ministeriali stanziati per il "Grande Giubileo 2000 - fuori Lazio", per L. 5.444.846.492 con mutuo da richiedere ad Istituto da stabilire, nei limiti consentiti dalle vigenti disposizioni.
    Le opere di illuminazione sono regolate da Convenzione quadro approvata con deliberazione della Giunta Comunale del 26 novembre 1996 (mecc. 9607676/64) esecutiva dal 17 dicembre 1996 e saranno appaltate e affidate a cura dell'A.E.M.
    Le opere idrauliche sono regolate da Convenzione quadro approvata con deliberazione della Giunta Comunale del 6 agosto 1996 (mecc. 9605281/64) esecutiva dal 13 dicembre 1996 e saranno appaltate ed affidate a cura dell'A.A.M;
4)     di dare atto che, ai sensi dell'art. 18 della Legge 109/94 e successive modifiche e integrazioni, l'importo dell'1% è presunto in L. 90.906.292;
5)    di dare atto che la Giunta Comunale provvederà ad adottare i necessari provvedimenti deliberativi attuativi, per l'esecuzione dei lavori, e di riservare a successiva determinazione dirigenziale di ogni Settore per la parte di propria competenza, l'imputazione della spesa e l'accertamento dell'entrata relativa alla regolarizzazione contabile dell'1% riguardante l'incentivo alla progettazione al fine di recuperare la somma anticipata dall'Amministrazione;


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    Con successivi provvedimenti deliberativi si procederà all'approvazione del progetto preliminare relativo agli scavi archeologici, alla nomina del collaudatore e all'affidamento delle spese tecniche relative alle incombenze connesse al D.Lgs. 494/96.
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