Servizio Centrale Coordinamento Servizi Tecnici
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Settore Grandi Opere
RG

CITTA' DI TORINO

DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE 22 GIUGNO 1998

(proposta dalla G.C. 2 giugno 1998)


OGGETTO: NUOVO PALAZZO DI GIUSTIZIA. OPERE DI COMPLETAMENTO PER LA SICUREZZA. APPROVAZIONE PROGETTO PRELIMINARE. IMPORTO L. 15.774.528.000.

    Proposta dell'Assessore Corsico.

    Con deliberazione del Consiglio Comunale del 22 giugno 1988 (mecc. 8806607/30), esecutiva dal 1° agosto 1988 reimpostata con deliberazione del Consiglio Comunale del 23 gennaio 1989 (mecc. 8900276/24), esecutiva dal 23 febbraio 1989, venne approvato il progetto esecutivo e la spesa per la costruzione del Nuovo Palazzo di Giustizia, finanziata con il mutuo di L. 346.945.545.000 concesso dalla Cassa DD.PP. (n. 1186) a totale carico dello Stato per capitale ed interessi ai sensi dell'art. 19 della legge 30 marzo 1981 n. 119.
    La realizzazione in regime di concessione del Nuovo Palazzo di Giustizia di Torino è regolata dalla convenzione tra la Città e la Concessionaria EDIL-PRO S.p.A. (ora Servizi Tecnici S.p.A.) stipulata con atto 25 luglio 1985, rep. n. 768, rog. Di Stilo, modificato con atto 22 settembre 1986, rep. 1004, rog. Di Stilo, e successivamente modificata ed integrata con atto 13 giugno 1990, rep. n. 2333, rog. Circosta, e con atto 5 marzo 1993, rep. n. 354, rog. Incandela.
    Con l'atto del 13 giugno 1990 sopracitato venivano apportate all'art. 5 della convenzione con la Concessionaria integrazioni varie, tra cui la ripartizione dell'opera, ai fini dell'appalto, in vari lotti di cui, in particolare, solamente i lotti II° e III° riguardano espressamente l'esecuzione di tutte le opere e provviste per realizzare l'edificio costituito da due corpi di fabbrica lungo Corso Vittorio Emanuele II e Via Cavalli (destinati ad uffici, aule di udienza e servizi degli Uffici dei vari gradi della giustizia ordinaria), dai tre corpi trasversali che li collegano, dal corpo basso di accesso al Palazzo e dall'Aula Magna.
    Tali opere sono attualmente pressochè completate.
    Per l'utilizzo del Palazzo da parte degli Uffici Giudiziari occorre tuttavia completare una serie di attività relative in parte alla realizzazione dell'arredo sia fisso che mobile, ed in parte a norme, ordinamenti e prescrizioni intervenute in corso d'opera.
    Tra tali attività di completamento rientrano anche quelle per la sicurezza sia antincendio che antintrusione e controllo accessi.




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    Infatti, in relazione alla prevenzione incendi, il Comando Provinciale Vigili del Fuoco di Torino ha manifestato l'esigenza che l'impianto di rilevazione automatico, già peraltro approvato in fase progettuale e già installato presso il Palazzo, debba essere integrato e generalizzato all'intero complesso giudiziario, nel rispetto delle più recenti concezioni di sicurezza antincendio attualmente in fase di studio da parte del Ministero dell'Interno per gli uffici Pubblici. In mancanza di tale integrazione il Comando non darà corso al rilascio del Certificato di Prevenzione Incendi del Palazzo.
    Considerata l'inderogabilità della suddetta norma prescrittiva, allo stato attuale, risulta quindi impossibile ottenere il suddetto certificato di Prevenzione Incendi, e conseguentemente l'abitabilità del Palazzo.
    Trattandosi di prestazioni integrative rientranti nell'ambito concessorio in quanto necessarie per il completo rispetto delle clausole convenute (in particolare l'ottenimento dell'abitabilità del Palazzo) la società concessionaria Servizi Tecnici S.p.A. ha redatto il progetto preliminare delle “opere di completamento per la sicurezza”che è costituito da:
-    una relazione tecnica illustrativa che evidenzia le caratteristiche funzionali delle opere da realizzare, il quadro delle esigenze da soddisfare e le prestazioni da fornire ed i costi da sostenersi;
-    n. 28 tavole grafiche che rappresentano, per zone di Palazzo, le opere da eseguirsi.
    In tale progetto la concessionaria Servizi Tecnici S.p.A. ha compreso tutte le opere di adeguamento per la sicurezza globale del Palazzo e cioè sia le opere richieste dal Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco per la prevenzione incendi sia le opere necessarie per la sicurezza antintrusione. Per cui la Concessionaria ha rappresentato alla Città due ipotesi d'intervento, di cui una (soluzione A) mirata esclusivamente alla prevenzione incendi, l'altra (soluzione B) rivolta invece a garantire la sicurezza del Palazzo nella sua globalità:

SOLUZIONE A prevede le seguenti opere con i relativi costi:
    - Sistema rilevazione incendi                        5.500 milioni
    - Sistema controllo serrande tagliafuoco                 950 milioni
    - Sistema controllo accessi                         600 milioni
    - Impianti elettrici                            1.400 milioni
    - Opere civili                                 950 milioni
    - Assistenza agli impianti                        1.270 milioni
                                            ---------------
        TOTALE                             10.670 milioni

SOLUZIONE B prevede le seguenti opere con i relativi costi:
    - Sistema controllo visitatori                        1.800 milioni
    - Gestione parcheggi                             750 milioni
    - Sistemi antintrusione - TV.CC.                    1.900 milioni



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    - Completamento monitoraggio quadri elettrici            1.000 milioni
    - Opere civili                                 550 milioni
    - Assistenza agli impianti                         820 milioni
                                            ---------------
            TOTALE                             6.820 milioni
            SOLUZIONE A + SOLUZIONE B     17.490 milioni

    Considerato che l'installazione delle apparecchiature per il controllo dei visitatori (barriere RX, metaldetector), per la gestione degli accessi ai parcheggi, per il sistema di antintrusione (telecamere, motion detector, barriere a microonde) rientra, come peraltro gia avvenuto in passato per altri palazzi di giustizia, nella diretta competenza degli Uffici del Ministero di Grazia e Giustizia, la Città prevede di procedere alla sola realizzazione delle opere rappresentate dalla soluzione A.
    In particolare, come soprariportato, tali opere essendo rivolte all'ottenimento dell'agibilità del Palazzo, rientrano nel rapporto concessorio in essere tra la Città e la Concessionaria Servizi Tecnici S.p.A. in quanto indispensabili per il completo rispetto delle clausole convenute.
    La spesa presunta per l'esecuzione delle opere previste nella soluzione A del succitato progetto preliminare rivolte alla sicurezza antincendio del Palazzo e delle opere connesse risulta stimata dal progetto medesimo in complessive Lire 15.774.528.000 così come risulta dal seguente quadro economico:

QUADRO ECONOMICO GENERALE

A)    Costo di costruzione                                L. 10.670.000.000
B)    Somme a disposizione
    1)    Aggiornamento prezzi alla data
        dell'appalto ed imprevisti (10%)    L. 1.067.000.000
    2)    Opere d'arte (2%)            L. 213.400.000
    3)    Spese tecniche
        10% di (A+B1+B2)            L. 1.195.040.000
    Totale somme a disposizione                            L. 2.475.440.000
                Sommano (A+B)                    L. 13.145.440.000
    4)    I.V.A. 20% di (A+B)                            L. 2.629.088.000
                                                L. 15.774.528.000
    Considerato che, come sopracitato, le opere per la costruzione del Nuovo Palazzo di Giustizia sono finanziate con mutuo concesso dalla Cassa Depositi e Prestiti a totale carico dello Stato per capitale ed interessi ai sensi dell'art. 19 della Legge 30 marzo 1981 n. 119, anche per le nuove opere di cui al succitato quadro economico, integrative di quelle principali ai fini


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dell'ottenimento dell'agibilità del Palazzo, l'Amministrazione intende procedere con le medesime modalità di finanziamento.
    Ad avvenuta autorizzazione del progetto esecutivo da parte del Ministero di Grazia e Giustizia, sarà quindi inoltrata richiesta alla Cassa Depositi e Prestiti per l'accensione del relativo mutuo ai sensi della succitata Legge 119/81.
    Le opere in argomento sono inserite nel Programma Triennale delle OO.PP. 1998-1999- 2000 approvato dal Consiglio Comunale con la deliberazione n. 80 del 10 marzo 1998 (mecc. 980644/24), esecutiva dal 26 marzo 1998 - codice opera n. 392, anno 1998.
    Il progetto preliminare è stato esaminato ai fini dell'accertamento della rispondenza alle prescrizioni della Legge n. 109/94 (e successive modificazioni) dal Responsabile del Procedimento Ing. Ilario Signoretti, Dirigente del Settore Grandi Opere, per la costruzione del Nuovo Palazzo di Giustizia.
    Occorre ora pertanto approvare il progetto preliminare delle opere di completamento della sicurezza per il Nuovo Palazzo di Giustizia di Torino descritte nell'ambito della soluzione A del preliminare medesimo.
    Con successivo atto deliberativo da parte della Giunta Comunale sarà approvato il progetto esecutivo e le modalità di affidamento delle opere.
    Il progetto preliminare sarà trasmesso al Ministero di Grazia e Giustizia per la realizzazione delle opere di competenza del Ministero medesimo (opere contenute nella soluzione B).
    L'art. 32 della Legge 142/90 determina le competenze dei Consigli Comunali limitatamente ad alcuni atti ben precisati che costituiscono gli atti fondamentali dell'Ente.
    Poiché la materia trattata dalla presente deliberazione rientra tra le competenze del Consiglio Comunale quali definite dall'art. 32 della citata Legge 142/90, si sottopone la stessa all'approvazione del Consiglio Comunale.
    Tutto ciò premesso,

LA GIUNTA COMUNALE

    Vista la Legge 8 giugno 1990 n. 142 sull'ordinamento delle autonomie locali con la quale, fra l'altro, all'art. 32 sono indicati gli atti rientranti nella competenza dei Consigli Comunali;
    Dato atto che i pareri di cui all'art. 53 della Legge 8 giugno 1990 n. 142 e sue successive modificazioni, sono:
favorevole sulla regolarità tecnica e correttezza amministrativa dell'atto;
favorevole sulla regolarità contabile;
    Viste le disposizioni legislative sopra richiamate;
    Con voti unanimi, espressi in forma palese;



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PROPONE AL CONSIGLIO COMUNALE

1)    di approvare, per le motivazioni espresse in premessa, il progetto preliminare (all. 1-29 - nn. ) delle opere di completamento per la sicurezza antincendio del Nuovo Palazzo di Giustizia di Torino indicate in narrativa alla “soluzione A”.
    Tale progetto preliminare poiché riguarda l'esecuzione di opere indispensabili per ottenere l'agibilità del Palazzo di Giustizia, è stato predisposto dalla Società Servizi Tecnici S.p.A. concessionaria per la costruzione del Nuovo Palazzo di Giustizia nell'ambito del rapporto concessorio in essere di cui alle convenzioni citate in premessa.
    Il progetto si compone dei seguenti elaborati:
    - relazione tecnica illustrativa;
    - n. 28 tavole grafiche.
    La spesa complessiva presunta per l'esecuzione di tali opere è stata stimata nel progetto medesimo in complessive Lire 15.774.528.000 così come risulta dal seguente quadro economico:
    A)    Costo di costruzione                                L. 10.670.000.000
    B)    Somme a disposizione
        1)    Aggiornamento prezzi alla data
            dell'appalto ed imprevisti (10%)    L. 1.067.000.000
        2)    Opere d'arte (2%)            L. 213.400.000
        3)    Spese tecniche
            10% di (A+B1+B2)            L. 1.195.040.000
        Totale somme a disposizione                            L. 2.475.440.000
                    Sommano (A+B)                    L. 13.145.440.000
        4)    I.V.A. 20% di (A+B)                            L. 2.629.088.000
                                                    L. 15.774.528.000
    Le opere in argomento sono inserite nel Programma Triennale delle OO.PP. 1998-1999- 2000 approvato dal Consiglio Comunale con la deliberazione n. 80 del 10 marzo 1998 (mecc. 9800644/24), esecutiva dal 26 marzo 1998 - codice opera n. 392, anno 1998.
    Per le motivazioni citate in premessa, anche per tali opere sarà richiesta l'accensione del relativo mutuo alla Cassa Depositi e Prestiti ai sensi dell'art. 19 della Legge 30 marzo 1981 n. 119, previo benestare del Ministero di Grazia e Giustizia;
2)    di trasmettere il progetto preliminare al Ministero di Grazia e Giustizia per quanto di competenza del Ministero medesimo (opere contenute nella soluzione B);
3)    di dare atto che la Giunta Comunale provvederà ad adottare i necessari provvedimenti deliberativi attuativi per l'esecuzione dei lavori e di riservare a successiva determinazione dirigenziale l'imputazione della spesa. Con successivi provvedimenti deliberativi si provvederà all'approvazione del progetto esecutivo ed all'affidamento delle opere d'arte e delle spese tecniche;



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4)     di dichiarare, attesa l'urgenza, in conformità del distinto voto palese ed unanime, il presente provvedimento immediatamente eseguibile ai sensi dell'art. 47, 3° comma, della Legge 8 giugno 1990, n. 142.
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