DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE
Proposta dell'Assessore Lepri.
Di fronte ad un progressivo invecchiamento della popolazione della Città, l'Amministrazione
pone tra i suoi obiettivi strategici la promozione di una molteplicità di risposte mirate a
salvaguardare la domiciliarità, il senso di appartenenza di una persona al proprio territorio e al
proprio ambiente di vita, considerato come sede privilegiata per gli interventi di cura e di sostegno,
riducendo le richieste di ricovero in strutture residenziali, al fine di costruire attorno all'anziano
e alla sua famiglia una rete di servizi formali e informali strettamente integrati fra di loro.
Sicuramente, tra gli interventi assistenziali erogati dall'Amministrazione e volti al
mantenimento della persona nel proprio ambiente, il servizio di assistenza domiciliare più di altri
coagula attorno a sè anni di esperienza e cultura professionale da parte degli operatori socio-
assistenziali. Nato come servizio espletato prevalentemente da operatori pubblici e rivolto in
particolare agli anziani, nel corso degli anni 80 è stato via via esteso ad altre fasce di popolazione
quali: disabili, minori, e nuclei a rischio.
I cambiamenti avvenuti nell'allargamento dei beneficiari delle prestazioni sono avvenuti
parallelamente all'introduzione, da parte dell'Amministrazione, di connotazioni più precise sia
rispetto all'impostazione generale e all'assetto organizzativo del servizio (deliberazione mecc.
8309598/19 del Consiglio Comunale del 14 febbraio 1984), affiancando ad operatori pubblici
impiegati in attività domiciliare aventi la qualifica E.S.A., operatori in convenzione, appartenenti
a Cooperative sociali affidatarie del servizio a seguito di trattativa privata.
Contestualmente, provvedimenti legislativi significativi sia a livello nazionale, quale ad
esempio la Legge 381/91 sulle cooperative sociali e sul ruolo da esse assunto nella gestione di
servizi, sia a livello CEE inerente la procedura di affidamento di servizi a terzi, (direttiva 92/50)
hanno condotto l'Amministrazione a riflettere circa l'opportunità di ripensare i tradizionali
strumenti di scelta del contraente, introducendo criteri di maggior trasparenza e correttezza
nell'azione amministrativa, a supporto di ragioni di natura tecnica, economica e di opportunità
sociale che avevano orientato verso una scelta di affidare a fornitori esterni la gestione di servizi
per conto dell'ente pubblico.
Nel 1994 l'Amministrazione comunale impiega per la prima volta lo strumento dell'appalto
concorso, affidando,
con deliberazione del Consiglio Comunale
del 10 giugno 1994 (mecc.
9403296/19) il servizio di assistenza domiciliare a soggetti terzi, per il periodo 1° ottobre 1994 -
31 ottobre 1996.
Nella gara vengono utilizzati dalla Commissione giudicatrice, ai sensi della L.R. 18/94, come
criteri di aggiudicazione, oltre a quello del prezzo più conveniente, la capacità di progettazione
dei partecipanti nonchè una valutazione circa l'esperienza maturata dal concorrente in campo
socio-assistenziale e di gestione di servizi.
Questo nell'intento di dare spazio e valorizzare le capacità progettuali e organizzative
espresse dal vasto mondo del privato e del privato sociale, affidando a soggetti terzi la gestione
del servizio domiciliare a livello cittadino, suddiviso in lotti comprendenti le 10 Circoscrizioni, sia
pure con una residuale presenza del personale dipendente, distribuito in modo non omogeneo sulla
Città.
Il Capitolato Speciale, comprende oltre alle prestazioni di assistenza domiciliare, il ritiro e
la consegna del pasto al domicilio degli utenti da parte dell' aggiudicatario, avvalendosi di un
centro di cottura utilizzato come unico fornitore sulla Città, in base ad una gara predisposta dal
Settore Economato.
La scadenza originaria dell'appalto, prevista per il 31 ottobre 1996 , con deliberazione della
Giunta Comunale del 29 ottobre 1996
(mecc. 9606834/19),
esecutiva dal 19 novembre 1996
viene prorogata fino al 31 ottobre 1997, con una ulteriore proroga di tre mesi, già prevista in
sede di contratto.
Infine, nelle more di indizione della nuova gara d'appalto e delle relative procedure
concorsuali, al fine di garantire la necessaria continuità assistenziale, ai sensi dell'art. 41 R.D. 23
maggio 1924 n. 827, il servizio di assistenza domiciliare viene affidato ai medesimi gestori per il
periodo 1° febbraio 1998 - 31 ottobre 1998, con deliberazione della Giunta Comunale del 22
gennaio 1998 (mecc. 9800297/19), alle stesse condizioni previste dal contratto originario.
Contestualmente, questa prima esperienza di appalto concorso diventa oggetto di riflessione,
sia per valutare le caratteristiche tecniche del servizio prestato, sia per definire i contenuti e le
modalità del nuovo appalto da porre in essere, nonché le strategie perseguibili
dall'Amministrazione riguardo all'esternalizzazione di servizi o viceversa, al mantenimento della
gestione diretta.
Significativo è stato l'apporto offerto da una sperimentazione avviata , avvalendosi della
consulenza della Società EMME ERRE di Padova, in 4 Centri Sociali cittadini, inerente la
procedura di valutazione di qualità del servizio, utile per definire sia le specifiche caratteristiche
assunte nella realtà territoriale di pertinenza, sia gli elementi qualificanti da un punto di vista
tecnico, quali la tipologia degli utenti e delle prestazioni espletate, le dimensioni che caratterizzano
e contribuiscono all'erogazione di interventi efficaci nei confronti dell'utenza servita.
In particolare è emerso come l' invecchiamento della popolazione ed il modificarsi dei suoi
bisogni chiamino l'Amministrazione ad un ulteriore arricchimento delle prestazioni domiciliari, sia
in direzione di una loro maggior diversificazione, sia coinvolgendo in modo più puntuale altri
soggetti presenti nella comunità locale (in particolare volontariato, ASL), laddove, all'interno di
accordi formalizzati a livello cittadino, aventi le funzioni di definire ruoli e competenze reciproche,
il cittadino diventi il destinatario di una pluralità di prestazioni fra loro integrate.
Un ridisegno complessivo del servizio non ha potuto peraltro non coinvolgere lo stesso
personale pubblico ancora operante: su questo versante è stata avviata con le OO.SS. una
trattativa specifica per riorganizzare il personale secondo criteri di maggior flessibilità rispetto
all'orario di lavoro, al fine di introdurre una maggior uniformità con i modelli organizzativi richiesti
ai soggetti terzi nella gestione di servizi socio-assistenziali.
Questo aspetto costituisce la necessaria premessa per avviare una comparazione tra due
diversi modelli gestionali, quello pubblico e quello privato, superando la fase della "gestione
mista", caratterizzata dalla compresenza sullo stesso lotto di operatori con appartenenze diverse.
E' infatti intenzione dell'Amministrazione, avviare in parallelo al nuovo appalto concorso
sull'affidamento del servizio di assistenza domiciliare, una sperimentazione in alcuni distretti
cittadini (sei) di un servizio domiciliare affidato in toto a operatori pubblici, secondo modelli
organizzativi rispondenti a criteri di maggior flessibilità, al fine di rispondere in modo adeguato
alle esigenze dell'utenza, da realizzare con un sostanziale potenziamento del personale operante,
nell'intento di dare significatività, anche da un punto di vista della consistenza numerica, all'intero
progetto.
Sull'altro versante, stante la positività dell'esperienza condotta riguardo all'appalto concorso,
per i sostanziali requisiti di professionalità, continuità nella gestione di un servizio complesso
offerto dagli aggiudicatari, è intenzione dell'Amministrazione reiterare tale procedura, indicendo,
ai sensi del D.l.vo 157/95, una nuova gara per l'affidamento del servizio.
Alla luce dell'esperienza maturata, delle proposte avanzate da parte dei servizi decentrati,
del mutato quadro dei bisogni espressi dalla popolazione, si ritiene di apportare alcune sostanziali
modifiche ai contenuti del servizio da affidare, prevedendo, oltre alle prestazioni previste dal
profilo professionale dell'Adest (deliberazione C.R. 17-13219 del 31 luglio 1995), l'espletamento
di prestazioni integrative, secondo quanto precisato dall'art. 11 dell'allegato Capitolato Speciale,
al fine di offrire una gamma complessiva di prestazioni a sostegno della persona.
Inoltre, al fine di salvaguardare la specificità delle singole realtà territoriali, con un maggior
ancoraggio alla dimensione locale, garantendo al contempo una sufficiente articolazione dei
fruitori, il numero di lotti viene esteso a 13, comprendendo un ambito territoriale nella maggior
parte dei casi riconducibile al Centro sociale.
La gara è aperta a: Associazioni riconosciute e non riconosciute (escluse le Associazioni di
Volontariato) Istituzioni Pubbliche di Assistenza e Beneficienza, Istituzioni private di assistenza
ed altri organismi non aventi scopo di lucro, Cooperative, Ditte e Società, nonché
Raggruppamenti e Consorzi dei suddetti soggetti.
Le caratteristiche dei singoli lotti sono specificate nell'allegato Capitolato Speciale, per un
totale di 13 lotti così suddivisi:
Lotto 1 importo base gara L. 1.867.672.000.=
Lotto 2 importo base gara L. 1.820.920.000.=
Lotto 3
importo base gara L. 1.355.120.000.=
Lotto 4 importo base gara L. 1.830.232.000.=
Lotto 5 importo base gara L. 1.795.960.000.=
Lotto 6 importo base gara L. 2.532.280.000.=
Lotto 7 importo base gara L. 852.400.000.=
Lotto 8 importo base gara L. 2.194.720.000.=
Lotto 9 importo base gara L. 2.407.480.000.=
Lotto 10 importo base gara L. 2.070.520.000.=
Lotto 11 importo base gara L. 1.376.120.000.=
Lotto 12 importo base g
ara L. 1.783.480.000.=
Lotto 13 importo base gara L. 1.292.160.000.=
Per quanto concerne l'aggiudicazione si terrà conto dei seguenti criteri:
- prezzo fino a un massimo di 45 punti;
- progetto fino ad un massimo di 40 punti;
- esperienza fino ad un massimo di 15 punti.
In relazione all'opportunità di estendere l'aggiudicazione a più soggetti, è prevista una
limitazione sia nella presentazione del numero delle offerte da parte dei concorrenti (massimo 6
offerte su 13 lotti), non potendo in ogni caso aggiudicarsene più di quattro.
Ogni altro rapporto tra Amministrazione e aggiudicatario è regolato dall'allegato Capitolato
Speciale che costituisce parte integrante del presente provvedimento.
Occorre pertanto indicare la spesa in L. 23.179.064.000.= oltre IVA se dovuta, per il
periodo 1° novembre 1998 - 31 ottobre 2002.
Con successiva determinazione dirigenziale si procederà all'autorizzazione dell'impegno di
spesa necessario.
A tale atto è altresì subordinata la pubblicazione del bando secondo quanto disposto dal
D.l.vo 157/95.
La presentazione delle offerte non vincola in alcun modo l'Amministrazione che si riserva
la facoltà di non procedere all'aggiudicazione. L'Amministrazione , per le prestazioni ricomprese
nell'art. 11 del Capitolato Speciale, si riserva altresì la facoltà di recedere prima della scadenza del
contratto, in base alle eventuali diverse esigenze organizzative che dovessero emergere durante
la vigenza dell'appalto.
Tutto ciò premesso,
Lotto 1 importo base gara L. 1.867.672.000.=
Lotto 2 importo base gara L. 1.820.920.000.=
Lotto 3 importo base gara L. 1.355.120.000.=
Lotto 4 importo base gara L. 1.830.232.000.=
Lotto 5 importo base gara L. 1.795.960.000.=
Lotto 6 importo base gara L. 2.532.280.000.=
Lotto 7 importo base gara L. 852.400.000.=
Lotto 8 importo base gara L. 2.194.720.000.=
Lotto 9 importo base gara L. 2.407.480.000.=
Lotto 10 importo base gara L. 2.070.520.000.=
Lotto 11 importo base gara L. 1.376.120.000.=
Lotto 12 importo base gara L. 1.783.480.000.=
Lotto 13 importo base gara L. 1.292.160.000.=
5)
di dichiarare, attesa l'urgenza, in conformità del distinto voto palese ed unanime, il presente
provvedimento immediatamente eseguibile ai sensi dell'art. 47, 3° comma, della Legge 8
giugno 1990, n. 142, vista la necessità di garantire la continuità del servizio in oggetto.
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