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Posa della panchina rossa, il resoconto dell'evento

03-12-2019 @ 18:30, webmaster

Il 25 novembre, "Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne", è un giorno particolare dei 365 dell'anno in cui si esprime, a più voci, il fondamentale diritto delle donne di intraprendere libere scelte di vita e la necessità, da parte della società, di riconoscere loro diritti e meriti. Un richiamo forte al senso di responsabilità comune per contribuire al consapevole cambiamento culturale. Una situazione di civiltà da sostenere con il coinvolgimento sistematico di tutta la società.
Questa data convenzionale, stabilita a livello mondiale, esprime e invita tutti i Paesi e le Comunità alla riflessione e alla divulgazione, nel quotidiano, di modelli positivi che escludano posizioni di forza, soprusi e umiliazioni a danno delle donne.
Come da programma, dopo la posa della panchina rossa, nel giardino intitolato nel 2014, su proposta della Consulta Femminile Comunale, alle "Vittime di femminicidio" sito in via Chambery, la cerimonia è proseguita presso il liceo scientifico Carlo Cattaneo con la presenza dell'assessore alle pari opportunità del Comune di Torino, della presidente della circoscrizione 3, dei docenti e allievi del liceo scientifico, del governatore e delle presidenti dei Lions Club Torino Sabauda e Torino Crocetta Duca D'Aosta, della rappresentante del Lions Club presente in Consulta, della presidente e alcune delegate della Consulta Femminile Comunale.
Hanno partecipato alla cerimonia cittadini interessati all'evento.
Obiettivo principale dell'incontro, è stato quello di relazionarsi con gli studenti; il dirigente scolastico e alcuni docenti del liceo hanno colto con disponibilità e gradimento tale opportunità per dare voce ad allievi di alcune classi quarte e quinte.
Attraverso la presentazione, dei loro elaborati relativi a questa tematica, i ragazzi hanno coinvolto gli ospiti presenti con contenuti di sensibilità e concretezza. L'indicazione prioritaria emersa è quella di rispettare, sempre, i desideri e le decisioni delle persone con le quali si intrattengono rapporti anche intimi. Un incontro frutto di approfonditi confronti tra ragazze e ragazzi che si affacciano con intelligenza e determinazione alla vita.
La Consulta a riconoscimento dell'impegno dedicato da questi giovani alla tematica, inserisce sul sito ufficiale tutti gli elaborati realizzati per questo evento, finalizzati alla eliminazione della violenza di genere.

Le foto dell'evento:

Interventi degli studenti del Liceo "Carlo Cattaneo" di Torino:
(insegnanti Vera Randone, classe 5H, e Irene Barillà, classe 5S)

Sono andato al mercato degli uccelli
E ho comprato uccelli
Per te
amor mio
Sono andato al mercato dei fiori
E ho comprato fiori
Per te amor mio
Sono andato al mercato di ferraglia
E ho comprato catene
Pesanti catene
Per te
amor mio
E poi sono andato al mercato degli schiavi
E t'ho cercata
Ma non ti ho trovata
amore mio.

(Jaques Prevert, Per te amore mio.)

Fino al 1981 nel Codice Penale italiano era in vigore l'articolo sul delitto d'onore. Il delitto d'onore era una disposizione tremenda, retriva e umiliante specialmente per le Donne che ne erano le prime vittime. Esso infatti autorizzava la violenza brutale dei maschi contro le mogli, di fronte all'onta del tradimento addotto come pretesto, senza che valesse il contrario. Si trattava di una discriminazione che giustificava e incoraggiava quella violenza: la donna era considerata un oggetto nelle mani dell'uomo, che poteva disporre di lei in modo arbitrario. Oggi le cose sono cambiate.
(Maria L. 5H)

Una relazione "sana" deve essere basata innanzitutto sul rispetto reciproco e sulla parità decisionale all'interno della coppia. Inoltre, nella scelta, bisogna fare attenzione a segnali di eccessiva possessività, da parte di uno dei due partner, che vadano di conseguenza a limitare l'autonomia e la libertà personale di uno di essi.
(Davide R. 5H)

Le donne sono di fatto la parte femminile dell'essere umano e pertanto dovrebbero avere pari diritti, dignità e uguali opportunità degli uomini all'interno della società. Purtroppo ancora oggi, in molte culture, è profondamente radicata l'idea che la donna sia un essere inferiore e debba essere sottoposta alla volontà maschile. Per estirpare alla radice questa mentalità è fondamentale coinvolgere la scuola su questo argomento; occorre quindi un intervento culturale, sociale e etico per responsabilizzare l'opinione pubblica contro ogni atteggiamento sessista.
(Alessia B. 5H)

Nonostante l'emancipazione e le numerose iniziative di tanti governi, la violenza di genere persiste ed è una vera e propria piaga sociale, anche se è l'uomo a risultare il reale sesso debole, vista la sua incapacità ad adattarsi al cambiamento dei tempi e a rapportarsi alla pari con le donne.
(Luca F. 5S)

Sul web molte volte mi capita di vedere vignette create in modo da sminuire e sottovalutare il ruolo della donna, le quali possono incitare al femminicidio e rappresentano una concezione degradata della donna.
Recentemente sui social "gira" un video, filmato ad Andria, dove si vede un uomo malmenare e insultare una donna per strada. Trovo assurda l'indifferenza delle persone che stavano riprendendo l'episodio da un edificio, le quali non sono intervenute per cercare di fermare quella situazione anche solo chiamando la polizia.
Giudico insensato che nel 2019 molte persone rimangano ancora indifferenti quando vedono una donna che viene maltrattata o addirittura picchiata e non fanno nulla per aiutarla.
(Giulia O. 5H)

Cantanti rap come Sfera Ebbasta, Capo Plaza, il gruppo Dark-poi-Gang e molti altri, nei testi delle loro canzoni, non mostrano alcun rispetto verso le donne, ma istigano alla violenza nei loro confronti: i loro testi alimentano l'idea della donna come strumento di appagamento dei desideri sessuali maschili. La misoginia, diffusa tramite queste canzoni, può indurre ragazzi e ragazze a pensare che quello sia il loro ruolo. Modelli di questo genere ci riportano al medioevo e non sono accettabili nel XXI secolo.
(Matteo M. 5H)

Ritengo che l'episodio avvenuto a Roma pochi giorni fa, in cui in un supermercato sono state messe in vendita magliette che incitano al femminicidio non doveva accadere. È stato un episodio gravissimo. Consideriamo che sulla t-shirt c'è la stampa di due figure stilizzate in due riquadri. Nel primo un uomo e una donna discutono animatamente (in particolare la donna), nel secondo lui spinge lei, facendola precipitare. Il tutto è accompagnato dalla scritta "problem solved" ovvero "problema risolto".
Anche se l'azienda si è assunta le proprie responsabilità ed ha ammesso subito l'errore, bloccando la vendita di quelle magliette, doveva e deve sempre, per qualunque tipologia di prodotto che mette sui propri scaffali, considerare se l'articolo può ledere/pregiudicare la sensibilità o il diritto del cittadino.
Penso che un grosso contributo possiamo darlo e vincere questa "battaglia" difficile solo se sapremo affrontarla insieme, in prima persona. Il cambiamento sta a noi, nelle nostre parole, nei nostri gesti. E anche nei nostri "acquisti".
(Giulia O. 5H)

Una delle cause del tragico fenomeno della violenza sulle donne è di carattere culturale.
Purtroppo in molti casi la donna è ancora considerata un oggetto e l'uomo, a causa della propria arretratezza mentale, considera la donna un essere inferiore e debole, quindi un soggetto perfetto su cui sfogarsi.
Fino a quando l'uomo non cambierà mentalità, non ci sarà mai una vera e propria soluzione, ma si possono intraprendere varie iniziative per limitare sensibilmente il problema.
L'ONU ha designato il 25 novembre "Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza sulle donne" e ha invitato tutti i Paesi membri a sostenere tale iniziativa; inoltre vari Stati, tra cui l'Italia, hanno istituito dei centri di assistenza da contattare in caso di violenza e altri in grado di dare supporto alle donne vittime di violenza.
(Fabrizio G. 5S)

Violenza. Con questo termine non si considera solamente quella fisica ma anche quella psicologica e comportamenti solo apparentemente scherzosi e leggeri. Essa infatti comprende sia i gravi danni fisici osservabili sulle vittime, sia parole offensive o apprezzamenti contro il consenso della persona a cui sono indirizzati. La violenza è attuata la maggior parte delle volte sulle donne, spesso in luoghi in cui una donna dovrebbe sentirsi sicura e tutelata come in casa o sul posto di lavoro; ancor più grave è che 8 volte su 10 l'autore della violenza è un uomo, spesso una persona fidata come il partner o il marito.
(Viviana P. 5H)

Per quanto la psicologia e la criminologia si siano prodigate per attribuire a questo fenomeno una causa scientifica, è innegabile che vi sono ancora forti fattori culturali alla base di tale problema.
Infatti, nonostante gli enormi progressi in materia di diritti delle donne, la strada verso una completa parità di genere è ancora lontana. Purtroppo vi sono ancora alcuni stereotipi e generalizzazioni che appartengono a una società retrograda, che dovrebbe ormai essere scomparsa. Si tratta di atteggiamenti di superiorità e prevaricazione dell'uomo sulla donna, ma anche di comportamenti possessivi, che degradano la donna a rango di semplice oggetto a uso personale ed esclusivo.
È proprio questa mentalità che spinge alcuni uomini a non riuscire ad accettare che la propria partner, dopo la fine di una relazione, possa cercare di ricostruirsi una nuova vita sentimentale con un'altra persona.
(Alberto C. 5S)

Non basta una giornata all'anno a ricordare che la violenza sulle donne è un reato ed in quanto atto incivile che va denunciato ogni giorno. Si dice che la violenza verso le donne riguarda solo fasce sociali svantaggiate, emarginate, deprivate, ma è un fenomeno trasversale che interessa ogni strato sociale, economico e culturale senza differenze di età, religione e provenienza geografica. Ha detto Kofi Annan, Segretario Generale delle Nazioni Unite, nel 2000: "La violenza contro le donne è forse la più vergognosa fra le violazioni dei diritti umani. Essa non conosce confini geografici, né culturali, né di benessere economico. Fino a quando essa esisterà non potremo affermare di aver compiuto reali progressi verso la parità tra i generi, lo sviluppo e la pace."
(Stefania M. 5H)

Biotestamento tra scienza e coscienza

28-11-2019 @ 18:00, webmaster

Consulta Femminile Comunale intende approfondire, con l'ausilio degli esperti che parteciperanno alla tavola rotonda, quanto previsto dalla legge 219/2017, riguardante tematiche particolarmente delicate quali il consenso informato e le disposizioni anticipate di trattamento (DAT).
L'evento intende percorrere il confine insondabile "dell'anima", quella condizione personalissima che vede coinvolti in diversa misura, ma in un rapporto strettissimo la persona, i medici e i familiari.

5 dicembre 2019 - ore 16.30
POLO '900
sala conferenze - piano secondo
corso Valdocco 4/A - Torino

Ingresso libero fino ad esaurimento dei posti disponibili

INVITO

Aggiornamento:

Massimiliano Quirico, CittAgorà, 6 dicembre 2019

Che senso ha la morte nel nostro contesto sociale? E come possiamo affrontarla?

Il Polo del '900 ha ospitato il 5 dicembre 2019 il convegno "Biotestamento tra scienza e coscienza", promosso dalla Consulta femminile del Comune di Torino, presieduta da Silvana Ferratello.

All'incontro, moderato dalla giornalista Cinzia Gatti, ha portato il saluto della Città la vicepresidente del Consiglio Comunale Viviana Ferrero.

Ferrero ha elogiato le iniziative della Consulta, che offrono momenti di riflessione e strumenti per permettere a tutti e tutte di farsi una propria opinione, anche su argomenti complessi e delicati, come quello del testamento biologico, ovvero delle DAT – Disposizioni Anticipate di Trattamento, previste dalla legge 219 del 2017.

Auspico – ha concluso la vicepresidente della Sala Rossa – che la Consulta femminile possa continuare a fare informazione e a portare avanti la voce delle donne, arricchendo tutta la comunità.

Dopo il suo intervento e i saluti della presidente Ferratello, la psicoterapeuta Elena Sormano si è interrogata sul significato della vita e della morte e delle attuali difficoltà nella nostra società nel dare un senso alla morte, nell'elaborarla. L'avvocata Giulia Facchini ha quindi affrontato dal punto di vista giuridico la questione del consenso informato e della figura del fiduciario e dell'amministratore di sostegno.

Si è poi ragionato con Pier Paolo Donadio sul rapporto medico/paziente e sulle Dat nelle situazioni di emergenza e urgenza, dove, per prudenza, prevale il criterio della beneficialità.

Hanno infine preso la parola Marco Peretti, sul percorso di cura come pianificazione e relazione, Gabriele Molinari, sulle DAT nell'evoluzione della coscienza civile e politica, ed Enzo Spegno, su ruolo e compiti dell'Amministrazione pubblica nella ricezione e applicazione delle DAT.

L'iniziativa si è conclusa con domande e interventi del pubblico.

Cerimonia di posa della panchina rossa presso il giardino "Vittime di Femminicidio"

21-11-2019 @ 17:30, webmaster

La panchina rossa, donata dai Lions club Torino Sabauda e Torino Crocetta Duca d'Aosta alla Consulta Femminile Comunale di Torino, viene dedicata a tutte le donne vittime di atti di violenza, spesso maturati in famiglia, opera di un partner che confonde il possesso con l'affetto, di chi non accetta la fine di una relazione, di chi, in definitiva, non riconosce il diritto di ogni donna di scegliere la propria vita, il proprio futuro.

Questa panchina costituisce un simbolo che invita alla riflessione e alla sensibilizzazione, sul doloroso fenomeno della violenza in famiglia e sulla considerazione dovuta al genere femminile, promuovendo comportamenti rispettosi dei diritti umani.

Si sono voluti coinvolgere in tale progetto allievi del liceo scientifico Carlo Cattaneo.

La cerimonia di posa della panchina presso il giardino "Vittime di Femminicidio" sito tra via Chambery, via Cirenaica e via Col di Lana avrà luogo lunedì 25 novembre 2019 - ore 09.00.

pieghevole

Differenza di genere ed equa retribuzione

19-11-2019 @ 14:00, webmaster

Il 16 settembre 2019 il Consiglio Comunale di Torino ha approvato con ODG n.ro 15/2019 una mozione, presentata dalla Consulta Femminile Comunale: "Differenza di genere ed equa retribuzione" elaborata dal Gruppo di Lavoro "Donne e Lavoro" composto dalle Consultrici Elisabetta Malagoli, Giada Mingroni, Monica Negro, Raffaella Ormea.

La Consulta invita la Sindaca e la Giunta ad assumere, anche attraverso opportune interlocuzioni con il Governo, atti e iniziative, utili a promuovere una corretta attuazione di applicazione della normativa nazionale e comunitaria, vigenti in tema di contrasto alla discriminazione di genere nell'ambito lavorativo, con particolare riferimento all'equa retribuzione.

Il documento, presentato dall'Ufficio di Presidenza e sottoscritto da tutti i Capigruppo, ricorda come il Global gender gap report 2017 stilato dal World Economic Forum, attesta che l'Italia è al 71° posto per quanto riguarda la parità di genere. Dall'inizio della crisi economica e finanziaria, il ritmo di crescita dell'occupazione femminile nelle professioni non qualificate è più del doppio rispetto a quello maschile e più che triplo nell'ambito delle professioni in attività commerciali e servizi.

L'ODG, letto dal Presidente del Consiglio Comunale dott. Francesco Sicari è stato votato all'unanimità.

Si allega il testo dell'ODG

- Ordine del giorno

Convegno: Donne del novecento a confronto

22-10-2019 @ 12:00, webmaster

La Consulta Femminile Comunale rende omaggio a due importanti figure femminili del 900 che, con il loro lavoro, pur impegnate in ruoli diversi, sono state partecipi del progresso del mondo femminile, promuovendo una nuova cultura di genere.

25 ottobre 2019 - ore 17.00
Sala Colonne di Palazzo Civico
piazza Palazzo di Città 1 - Torino

Ingresso libero fino ad esaurimento dei posti disponibili

INVITO

Relazione sulla Giornata Internazionale della Donna

04-04-2019 @ 15:00, webmaster

La Consulta Femminile Comunale ha organizzato alle ore 15:30 del 20 marzo 2019 in Sala delle Colonne, il convegno "Donne, dai conflitti alle migrazioni", con i saluti istituzionali a nome della Sindaca del Vice Presidente del Consiglio Comunale Enzo Lavolta.
Dopo la presentazione di Silvana Ferratello, presidente della CFC ha avuto inizio la prima parte del convegno dal titolo: Donne Vittime e mediatrici nei conflitti.
È stato proiettato in sala il video della Senatrice Emma Bonino che dopo i suoi saluti ha illustrato un quadro dei maggiori conflitti che hanno comportato una forte migrazione, esponendo la condizione delle donne in tali contesti e la funzione di mediazione che le donne svolgono.
Ha concluso la prima parte del convegno la relatrice Vanessa Tosa, con una toccante testimonianza, del suo vissuto in Afghanistan, come donna, come madre e come mediatrice.
Nella seconda parte: Donne dal mondo a Torino, le comunità si raccontano, hanno portato i loro saluti la Console Onoraria delle Filippine Maria Grazia Cavallo ed il Console Generale del Perù César Jordan Palomino. Sono intervenute rappresentanti di alcune comunità: per la Cina la Presidente dell'Associazione Zhi Song Gu Ai Lian, per le Filippine la presidente dell'Associazione Acfil Rosalie Orzoco Bajade, per il Perù la chef Roxana Rondan, per la Romania la presidente dell'Associazione Fratia Aurelia Ciuca Mirita. È intervenuta a nome della Città di Torino Valeria Rubino del Servizio Minori e Famiglie.
Hanno raccontato al pubblico quali sono stati i motivi che le hanno spinte a lasciare i loro paesi d'origine, quali aspettative avessero e le difficoltà incontrate nel loro percorso di inserimento/integrazione.
Ha condotto con maestria la giovane giornalista Ilaria Leccardi.

I saluti del Vice Presidente del Consiglio Comunale Enzo Lavolta

Il video della Senatrice Emma Bonino

Giornata Internazionale della Donna

14-03-2019 @ 17:00, webmaster

"DONNE, DAI CONFLITTI ALLE MIGRAZIONI"
UN CONVEGNO DELLA CONSULTA FEMMINILE COMUNALE

In occasione della "Giornata Internazionale della Donna", la Consulta Femminile Comunale di Torino organizza il convegno "Donne, dai conflitti alle migrazioni". L'iniziativa avrá luogo nella Sala delle Colonne di Palazzo Civico, Piazza Palazzo di Cittá 1, mercoledí 20 marzo alle ore 15.30. Si intende far conoscere la condizione delle donne vittime dei conflitti internazionali, nei quali talvolta possono svolgere azioni di mediazione, e delle donne che fuggono dalla povertá dei loro paesi di origine alla ricerca di lavoro.
Obiettivo del convegno è di favorire una maggior comprensione della condizione delle migranti che si sono stabilite a Torino, una valutazione delle loro necessitá, delle loro aspettative, della consapevolezza dei loro diritti e dei loro doveri in un Paese democratico.

Programma:

Saluti istituzionali
Saluti Presidente Consulta Femminile Comunale

Prima parte: Donne vittime e mediatrici nei conflitti

Emma Bonino
Video di saluto della Senatrice - sue riflessioni
Vanessa Tosa
Afghanistan: testimonianze e mediazione femminile nel conflitto sociale

Seconda parte: Donne dal mondo a Torino, le comunitá si raccontano

Interverranno rappresentanti di alcune comunitá straniere presenti sul nostro territorio: Cina, Filippine, Perú e Romania

Al termine una rappresentante della Cittá di Torino illustrerá quanto esiste per l'integrazione delle donne straniere, con riferimento alle necessitá per le madri e per i bambini

Info
Segreteria Consulta Femminile Comunale
c/o Pari Opportunitá Comune di Torino
tel. 011 011 22849
e-mail: cfc@comune.torino.it

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Incontri in Circoscrizione

04-03-2019 @ 18:00, webmaster

"TEMPI DI VITA E DI LAVORO"
iniziativa della Consulta Femminile Comunale in collaborazione con le Circoscrizioni

Gli incontri che si svolgeranno nel mese di marzo sono l'occasione per presentare e fare conoscere il questionario promosso dal gruppo di lavoro "Donne e Lavoro", della Consulta Femminile Comunale di Torino. Obiettivo è quello di presentare alle istituzioni comunali, attraverso una analisi dei risultati che emergeranno dai questionari compilati dai cittadini, proposte su fabbisogni reali, politiche di cura per l'infanzia e per la non autosufficienza.

Il questionario verrà presentato:

Ferratello Tarsilla Silvana
presidente Consulta Femminile Comunale