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Conferenza stampa
CGIL CISL UIL TORINO
CONSULTA FEMMINILE COMUNALE TORINO
per chiusura Ospedale Valdese
del 28 novembre 2012

29-11-2012 @ 00:01, webmaster

La partecipazione alla conferenza è stata ampia e qualificata a sottolineare la rilevanza che sul territorio riveste la vicenda dell'Ospedale Valdese. Con le Organizzazioni Sindacali Cgil, Cisl e Uil, i Rappresentanti del Comune, della Circoscrizione 8, della Provincia, della Regione, di Associazioni femminili e dell'Ospedale Valdese, è stata aperta una finestra che, in linea generale, descrive la decrescita infelice e strisciante della sanità pubblica. In particolare le multiformi criticità che investono il Valdese e suoi assistiti. L'attenzione ed il sostegno conferiti contro la paventata chiusura dell'Ospedale al 31/12/2012 è stata totale.

I Cittadini che conoscono l'attività, il livello delle prestazioni e l'accoglienza del personale del Valdese insorgono contro il provvedimento che non comprendono, anche a causa di informazione dissonante.Cosa certa è che in nessun caso il sistema sanitario pubblico può sottovalutare o interrompere i percorsi terapeutici in corso e, peggio, non accompagnare, come in questo caso, gli assistiti verso altre strutture mediche, da individuare, del territorio urbano. Strutture di pari livello, che siano in grado, concretamente, di prendere in carico, con la necessaria puntualità, i lunghi percorsi di cura e di controllo oggi in capo al Valdese e ovviamente fino al naturale compimento. L'invito a rivolgersi al Cup per le differenti prenotazioni smistabili su vari Presidi e senza certezza delle tempistiche è biasimevole; una dimostrazione di disinteresse verso le persone rese fragili e spaventate dalla malattia.

Corale è stata la rivendicazione del rispetto del diritto alla salute attraverso le Strutture Pubbliche a garanzia del principio di eguaglianza di tutti i cittadini che sono sempre persone anche nelle limitatezze economiche che attraversano la Regione ed il Paese.

La Consulta Femminile Comunale nella persona della Presidente, aprendo i lavori ed in veste di moderatore della conferenza, ha ricordato l'impegno da sempre profuso verso la prevenzione e la salute dei cittadini e sottolineato il ruolo della donna quale custode della salute di tutta famiglia.

La Consulta ha evidenziato la necessità di adeguata sensibilità delle Istituzioni sanitarie in particolare per le Donne colpite da tumore alla mammella. Le migliaia di assistite all'interno del reparto di senologia del Valdese, in cura, in attesa di intervento chirurgico, di controlli strumentali pre e post intervento, etc hanno instaurato nel tempo un rapporto fiduciario che, se spezzato, creerebbe loro ulteriore grave disagio psico fisico assolutamente da evitare.

Il servizio sanitario pubblico è un pilastro della nostra civiltà; costruito con fatica, perfettibile e razionalizzabile ma irrinunciabile ed è fortemente da sostenere. Il nuovo Piano Sanitario Regionale, certamente non indolore, fa cadere sull'Ospedale Valdese una scure veramente pesante e non tiene conto della particolarità e dei tempi dell'assistenza da prestare alle donne colpite dalla malattia oncologica residenti e della provincia torinese, vecchie e nuove cittadine.

Gli interventi individuali delle tre Organizzazioni sindacali hanno posto in luce le gravi questioni che scuotono il Presidio ospedaliero e rimarcato l'intento di proseguire la campagna a sostegno del Valdese che include la criticità del rapporto di lavoro per tutti i rimanenti circa 140 dipendenti.
I Rappresentanti sindacali di Cgil, Cisl e Uil hanno esteso l'informativa alla difficoltà , propria e degli altri soggetti direttamente coinvolti nella vicenda dell'Ospedale, a rapportarsi con l'Assessore regionale della sanità. La prossima manifestazione di sensibilizzazione è organizzata per sabato 01/12/2012 presso l'Ospedale.
Tutti gli intervenuti hanno evidenziato la validità dell'organizzazione del Valdese e la necessità di poter approfondire dall'interno la Riforma Monferino, una pianificazione meno condizionante per i pazienti.

Centillo, Consigliera Comunale e Presidente della IV Commissione Sanità e Servizi Sociali ha esposto il contenuto della mozione nº64 approvata il 2/7/12 nº2012 02281/002 approvata dal Consiglio Comunale di Torino e sottolineato l'alto livello della qualità percepita per le prestazioni presso il Valdese nonchè la situazione strutturale del Presidio. È del 21/11/2012 l'interpellanza nº2012 06380/002 a firma della Consigliera Laura Onofri e della stessa Maria Lucia Centillo in merito ai "tempi di attesa per la senologia" per denunciare la situazione delle donne in follow up per tumore al seno presso il Valdese.
Genisio Consigliera Comunale e Presidente della Commissione Diritti e pari opportunità ha evidenziato l'importanza della tutela dell'assistenza sanitaria pubblica per tutte le patologie a favore di tutti i cittadini senza trascurare l'esigenza di razionalizzare le prestazioni delle strutture territoriali.

Dosio, Primario di radiologia del Valdese, ha fornito elementi di valutazione dei problemi visti e vissuti all'interno del Presidio che vanta professionalità e strutture all'avanguardia. La paventata chiusura rischia di disperdere il patrimonio professionale insieme agli importanti interventi strutturali, alcuni ultimati recentemente, realizzati con notevoli investimenti pubblici.
Le Consigliere regionali Monica Cerutti e Gianna Pentenero hanno affidato alla collega Eleonora Artesio la testimonianza di sostegno alla causa enunciando quanto sia importante oggi, come in futuro, il mantenimento del livello dell'assistenza sanitaria pubblica e di non disperdere le potenzialità professionali. La salute non è un optional e l'attività di prevenzione è un fattore da incentivare.

Levi, Presidente della Circoscrizione 8, che ha vissuto direttamente dall'inizio la vicenda ha ribadito la forte preoccupazione che riguarda molto da vicino i cittadini della sua circoscrizione e denunciato lo stallo dei rapporti con la Regione che di fatto ignora, nonostante gli impegni assunti nel tempo, il contatto con la Circoscrizione.

Rappresentanti di Associazioni femminili Futuro Rosa, Almaterra, La Casa delle Donne, Donne per la difesa della società civile hanno confermato il livello dei programmi di cura e prevenzione che nel tempo hanno caratterizzato Torino. Un esempio il consolidato e sempre attuale progetto avviato per il femminile "Prevenzione Serena". Protocollo che è stato anche esportato all'estero. Un Progetto che oggi ha subito dei tagli che comportano l'allungamento da due a tre anni la cadenza dei controlli dell'apparato femminile. Il Progetto è stato esteso alla prevenzione del tumore del colon consigliato agli uomini. L'associazione CIF ha manifestato vicinanza alle donne in cura oncologica presso l'Ospedale Valdese inviando una lettera alla Consulta.

mpp

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