C I T T À D I T O R I N O
INTERPELLANZA: "MANCATO RICONOSCIMENTO DELLA CONTINUITA' TERRITORIALE TRA PIEMONTE E SARDEGNA" PRESENTATA DAL CONSIGLIERE COMUNALE CUGUSI IN DATA 1° DICEMBRE 2003 .
Il sottoscritto Consigliere Comunale
premesso che:
- già l’art. 4 del regolamento CEE n. 2408/92 del 23 luglio 1992 prevedeva la possibilità, per gli Stati membri, di imporre su determinate rotte oneri di servizio pubblico;
- successivamente, l’art. 36 della Legge 144 del 17 maggio 1999, al fine di assicurare la continuità territoriale della Sardegna, prevedeva l’istituzione di detti oneri, conformemente alle conclusioni della conferenza dei servizi, indetta dal Presidente della Regione Sardegna su delega del Ministro dei trasporti e della navigazione;
- infine il decreto ministeriale n. 101-T-/2000 in data 1° agosto 2000 determinava i suddetti oneri unicamente per le tratte Cagliari-Roma (e viceversa), Cagliari-Milano (e viceversa), Olbia-Roma (e viceversa), Olbia-Milano (e viceversa), Alghero-Roma (e viceversa) e Alghero-Milano (e viceversa).
Premesso inoltre che:
il 16 gennaio 2002 il Consiglio Comunale, all’unanimità, ha approvato un ordine del giorno presentato da diversi Consiglieri, in cui il Consiglio invitava il Sindaco a sviluppare una forte iniziativa nei confronti del Governo nazionale e del Ministero competente, affinché riconoscessero la continuità territoriale fra la Sardegna ed il Piemonte, sviluppando interventi di applicazione di oneri di servizio pubblico analoghi a quelli implementati tra Sardegna e Lombardia e Sardegna e Lazio.
Considerato che:
- nella nostra città sono oltre 19.000 i nuclei familiari di origine sarda (50.000 nella Regione) tanto da poter affermare che i possibili beneficiari dei voli a tariffa ridotta ammonterebbero ad oltre 100.000 unità;
- tenendo conto che le tariffe di continuità territoriale si applicano anche ai disabili, agli ultra settantenni, ai giovani sino ai 25 anni e agli studenti sino al 27° anno di età, il numero dei passeggeri che potrebbero utilizzare l’aeroporto di Caselle per i voli da e per la Sardegna è destinato a salire;
- il protrarsi dell’assenza del riconoscimento della continuità territoriale crea gravi disparità con quelli residenti in Lombardia e Lazio;
- anche in conseguenza del perdurare di questo mancato riconoscimento, i voli per la Sardegna in partenza dallo scalo piemontese di Torino-Caselle hanno registrato una forte diminuzione nel numero di passeggeri trasportati, con inevitabili ripercussioni negative, di tipo economico, sullo scalo piemontese;
- contestualmente, fin dal primo riconoscimento della continuità territoriale tra la sola Lombardia e la Sardegna, gli scali della Malpensa e di Linate hanno ricevuto un formidabile impulso, raddoppiando il numero di passeggeri da e per la Sardegna.
Considerato inoltre che:
la composizione azionaria della società per azioni SAGAT è improntata alla salvaguardia della gestione pubblica dello scalo aeroportuale "Sandro Pertini" ed è a maggioranza pubblica.
Tutto ciò premesso,
INTERPELLA
il Sindaco e l’Assessore competente per sapere:
- quali iniziative intendano assumere, nei confronti del Governo, considerato che il Comune di Torino detiene una significativa quota azionaria dell’aeroporto di Caselle, al fine di arrestarne l’inevitabile declino, stante l’interesse della compagnie aeree a privilegiare gli aeroporti lombardi;
- se non intenda il Sindaco, nella sua qualità di componente della Conferenza Stato-Città, porre la questione del mancato riconoscimento, da parte del Governo, della continuità territoriale fra il Piemonte e la Sardegna;
- se non ritengano opportuno sollecitare la Sagat affinché si attivi per consentire alle numerose compagnie aeree che operano in Italia di poter effettuare i collegamenti da e per la Sardegna con tariffe a basso costo e che sono disposte ad accettare oneri di servizio pubblico senza gravare sul bilancio dello Stato.
Vincenzo Cugusi