Servizio Centrale Consiglio Comunale |
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C I T T À D I T O R I N O
I sottoscritti Consiglieri Comunali,
Il Sindaco e l’Assessore competente per sapere:
1) se corrisponda al vero che il Corpo di Polizia Municipale non dispone di accesso alle banche dati del Ministero degli Interni e dei Carabinieri in particolare, recanti fedina penale e precedenti dei sospetti da identificare;
2) se corrisponda al vero che il Corpo di Polizia Municipale non dispone di accesso ai servizi anagrafici dei comuni della Provincia, cosicché è impossibile verificare anche le semplici generalità di qualunque individuo che dichiari di essere residente al di fuori della cinta daziaria;
3) se corrisponda al vero, infine, che in questi casi, particolarmente frequenti nell’operato quotidiano dei nuclei territoriali più esposti (quali Porta Palazzo) o dei nuclei specializzati, le verifiche indispensabili al perseguimento dei reati e all’effettuazione di fermo di polizia siano affidate all’iniziativa del singolo ufficiale e a metodi artigianali e soluzioni informali e amicali, confidando nella disponibilità di personale presso i Carabinieri o dello stato civile degli altri Comuni;
4) se non ritengano paradossale continuare a sciorinare cifre statistiche, a impegnare risorse finanziarie per hardware fermo in locale, a far sfilare nuclei specialistici, centauri, animali addestrati e banda musicale, se poi si obbliga a lavorare il personale di Polizia Municipale con metodi che, per fare un esempio, la Francia ha archiviato con la creazione delle brigate mobili nel 1907.
Dario Troiano