Gruppo Consiliaare RINNOVAMENTO LEGHISTA

Servizio Centrale Consiglio Comunale

 

 

2005 09803/002

 

 

C I T T À D I T O R I N O

 

INTERPELLANZA: "10 100 1000 NASSIRYA....", OVVERO I LIMITI DELLA TOLLERANZA PRESENTATA DAL CONSIGLIERE COMUNALE AIROLA IN DATA 18 NOVEMBRE 2005

Il sottoscritto Consigliere Comunale

premesso

- che in questi giorni ricorre il secondo anniversario della strage di Nassirya;

preso atto

- che il degrado della Città di Torino, appare sempre più manifesto;

- che il primo impatto di chi entra in Città è l’immagine degli edifici pubblici e privati deturpati da ogni sorta di esibizioni grafiche da bomboletta, liberamente esercitate, cui non si sottraggono nemmeno i mezzi pubblici;

- che la deturpazione prolifera con una serie di monotone, incomprensibili sigle demenziali, clonate all’infinito, quale marchio tribale e segnale di possesso teppistico del territorio, intervallate da scritte di becera calciomania o di messaggio politico pseudirivoluzionario;

- che negli ultimi tempi sono stati superati anche i limiti di una sconfinata tolleranza da parte dell’Amministrazione e di una "autocensura" teppistica, finora quasi tacitamente convenuta, nel rispetto di edifici religiosi (vedi muri perimetrali del Cottolengo, Chiesa del Carmine) con messaggi di chiara promozione anarcoide, violentemente rivoluzionaria;

considerato

- che tale evoluzione negativa è il segnale di un mutato rapporto fra l’attuale amministrazione cittadina (pressata dall’opinione pubblica e in vicinanza delle elezioni) e gli aggregati di sfaccendati pseudorivoluzionari finora tollerati (con ipocrita se non sospetta democrazia) o addirittura ospitati, a carico della comunità intera, in edifici di proprietà comunale, comunque senza freno nelle loro esibizioni e nelle loro non casuali pubbliche comparse;

considerato

- ancora che il normale cittadino che si permettesse di deturpare, con frasi di impatto offensivo per la comune sensibilità, i muri pubblici e privati verrebbe facilmente identificato e affidato senza sconti alle aule giudiziarie, mentre invece nulla tocca a indisturbati elementi emergenti dai nebbiosi fondali politici torinesi;

constatato

- che in evidenza sui muri perimetrali di edifici pubblici, privati o religiosi si moltiplicano ora intollerabili scritte offensive inneggianti alla morte dei nostri Militari inviati in missione in Iraq, quali "W la democrazia di Nassiriya 10 100 1000 sbirri morti " e altre similari, anche nella strettissima vicinanza di Palazzo Civico;

INTERPELLA

Il Sindaco e gli Assessori competenti al fine di sapere se è nell’intenzione di questa Amministrazione :

  1. intervenire tempestivamente per la rimozione delle scritte offensive per la memoria dei nostri Militari ,uccisi nel pieno svolgimento della loro missione, manifestando un concreto segno di tangibile rispetto istituzionale verso i nostri Caduti;
  2.  

  3. porre mano ad un serio programma mirato al recupero dell’immagine di una Città di civile tradizione che non merita certo l’attuale abbandono in mani teppistiche e anarcoidi facilmente identificabili.

Giovanni AIROLA