C I T T À D I T O R I N O
INTERPELLANZA: "DIRITTO-DOVERE ALLO STUDIO DEI MINORI ROM DI ORIGINE ROMENA" PRESENTATA DAL CONSIGLIERE COMUNALE CASTRONOVO IN DATA 10 NOVEMBRE 2004 .
Il sottoscritto Consigliere Comunale
PREMESSO CHE
- I nomadi da sempre sono una realtà della società di Torino. I Sinti piemontesi infatti vivono nella nostra regione da più di 400 anni e parlano il dialetto piemontese.
Da più di trenta anni sono giunti nella città i Rom provenienti dai paesi Balcanici. La crisi politica, economica e sociale della ex Jugoslavia ha spinto intere famiglie a cercare un futuro migliore in Italia. In molti casi si è trattato di una emigrazione forzata per sfuggire alle persecuzioni e alla guerra. Gli ultimi arrivati, da circa 5 anni, sono i Rom provenienti dalla Romania, fuggiti dal loro paese non solo per motivi economici ma anche perché in molti casi sono stati oggetto di persecuzioni di matrice razziale
- La città di Torino ha attuato, nei decenni passati, politiche finalizzate a migliorare l’inserimento delle famiglie "nomadi" nella società.
L’istituzionalizzazione di quattro campi per la residenza dei Sinti e dei Rom affermò il diritto degli "zingari" a vivere in città. Si riconosceva di fatto ai Rom e ai Sinti di essere una componente della società di Torino.
Importante fu l’impegno assunto dall’amministrazione rispetto la scolarizzazione dei bambini. La scuola ha permesso una crescita culturale e sociale di molti giovani.
- L’insieme degli interventi ha portato a risultati positivi che si possono riassumere in due dati: negli ultimi anni il Ferrante Aporti non ospita più giovani "zingari" di Torino, le comunità dei nomadi della città sono esenti dai fenomeni più gravi della macrodelinquenza (traffico di droga o traffico di persone) al contrario di quanto accade in altre città.
- Questo quadro positivo deve essere mantenuto e rafforzato in quanto qualsiasi arretramento nell’impegno da parte del Comune di Torino per l’inserimento sociale della minoranza zingara avrebbe come inevitabile conseguenza non solo il peggioramento delle condizioni di vita dei Rom e dei Sinti ma anche il crescere fenomeni sociali oggettivamente negativi per tutta la popolazione.
OSSERVATO CHE
- Da molti mesi si vedono sulle strade di Torino (in particolare attorno a Piazza della Repubblica) un rilevante numero di Rom Romeni minorenni intenti a chiedere l’elemosina se adolescenti o semplicemente accanto alla madre se più piccoli.
- Il diritto-dovere allo studio è sancito da tutti gli organismi internazionali e dalle Leggi italiane che prevedono l’inserimento scolastico, nella scuola dell’obbligo, di tutti i minori in età scolare indipendentemente dalle condizioni della propria famiglia.
- La stagione invernale può determinare problemi di salute per i minori che rimangono esposti al cattivo tempo per molte ore anziché essere, come dovrebbero, a scuola.
INTERPELLA
Il Sindaco e l’Assessore competente
PER SAPERE:
- Per quali motivi non si è provveduto a sostenere l’inserimento nelle scuole di un numero così rilevante di minori Rom Romeni.
- Quali disposizioni sono state date agli operatori dell’Ufficio Rom e Sinti rispetto al problema dell’inserimento scolastico dei Rom Romeni Minori
- Quali misure intenda adottare il Comune per garantire, anche per una comunità così povera e precaria, il diritto e dovere allo studio.
Torino, 10 novembre 2004
Beppe Castronovo