C I T T À D I T O R I N O
INTERPELLANZA: "PIENA ACCESSIBILITÀ DEGLI SPAZI URBANI" PRESENTATA DALLA CONSIGLIERA PROVERA IN DATA 11 NOVEMBRE 2003 .
La sottoscritta Consigliera Comunale
CONSIDERATO CHE:
- in data 9/12/2002 il Consiglio Comunale ha approvato all'unanimità dei presenti la mozione n. 59 "Piena accessibilità degli spazi urbani";
- detta mozione prevede, tra gli altri impegni, quello di ipotizzare l'assunzione di atti di tipo amministrativo finalizzati al rendere più facilmente realizzabile da parte di privati proprietari di attività commerciali o servizi aperti al pubblico interventi di eliminazione di barriere architettoniche, con particolare riferimento "al superamento di modeste barriere di ingresso al negozio ponendo a carico dei settori competenti la valutazione ex ante degli accorgimenti";
VENUTA A CONOSCENZA
che almeno in due occasioni gli uffici competenti non hanno tenuto conto né dello spirito né della lettera degli impegni assunti dal Sindaco e dalla Giunta Municipale a seguito dell'approvazione di detta mozione, vale a dire:
- 1° caso: il proprietario del Supermercato Allerino, via Borgaro 50, quest'anno si è visto negare il permesso di realizzare uno scivolo a norma all'ingresso del suo locale commerciale; sollecitato dalla sua clientela, tra cui si annoverano persone con disabilità motoria e mamme con passeggino, ha realizzato egualmente lo scivolo all'ingresso del supermercato, dopodiché è stato soggetto alla visita ripetuta da parte dei vigili urbani di zona, che lo hanno multato per ben due volte; a seguito di tale ripetuta e direi persecutoria azione amministrativa, il proprietario del supermercato ha rimosso lo scivolo. Da notare che il marciapiede in corrispondenza dell'ingresso del locale commerciale è largo 4 metri, che il gradino di ingresso è molto alto e che quindi lo scivolo pare essenziale al fine di garantire accessibilità in sicurezza a chi frequenta tale locale.
- 2° caso: il titolare della farmacia sita in via Onorato Vigliani 160 ha posizionato una rampa per facilitare l'accesso alla farmacia da parte di persone con disabilità motori, richiedendo specifica autorizzazione agli uffici competenti; tale autorizzazione sarebbe stata negata in quanto lo scivolo sarebbe stato giudicato "creatore di disordine" e causa di "impedimento al percorso". Occorre notare che lo scivolo è posizionato sotto un porticato che è largo 5 metri, mentre il manufatto è di 95 cm.; inoltre la rampa è stata integrata con l'inserimento di segnaletica a pavimento per ipovedenti e non vedenti, con la realizzazione di un percorso tattile di superamento dell'ostacolo. A seguito del diniego, il titolare della farmacia ha presentato "richiesta di conservazione" ai sensi dell'art. 36 del DPR 380/2001.
TUTTO CIO' PREMESSO
INTERPELLA
Il Sindaco e la Giunta
PER SAPERE:
- quali siano stati gli interventi amministrativi avviati nel corso di quest'anno allo scopo di attuare gli impegni assunti dalla Giunta Comunale a seguito dell'approvazione della mozione n. 59 del 9 dicembre 2002;
- in particolare, quali atti siano stati approvati allo scopo di rendere praticabile da parte dei gestori di attività private aperte al pubblico ed in particolare dei gestori di attività commerciali quanto previsto dalla mozione stessa, come indicato in premessa;
- come e perché si è incorsi nei due casi succitati;
- quali provvedimenti intendano avviare nei confronti dei funzionari che si siano dimostrati omissivi nella adesione ad indicazioni procedimentali finalizzate a favorire il superamento delle barriere architettoniche in locali privati aperti al pubblico, qualora indicazioni operative siano state effettivamente impartite dagli uffici centrali;
- quale attività informativa e promozionale intendano attuare al fine di diffondere sempre di più tra i commercianti una cultura favorevole all'integrazione sociale di persone con disabilità, a partire dalla diffusione di "buone prassi" praticabili facilmente dai commercianti stessi e rese effettivamente attuabili a seguito dell'approvazione dei necessari atti amministrativi da parte degli uffici competenti;
- come si pensa di porre rimedio all'obbligato permanere delle barriere architettoniche succitate, tenuto conto dell'ampiamente manifesta disponibilità espressa dai proprietari e da essi anche già sostenuta economicamente.
Torino, 10 novembre 2003
Marilde Provera