C I T T À D I T O R I N O
INTERPELLANZA: "CENTRO ONCOLOGICO DI CANDIOLO" PRESENTATA DAL CONSIGLIERE COMUNALE AIROLA IN DATA 7 NOVEMBRE 2003. .
Il sottoscritto Consigliere Comunale
constatata
- la drammatica situazione in cui versa la sanità piemontese;
- la frettolosa predazione in atto e lo smantellamento di complessi sanitari storici come il Mauriziano e gli Ospedali Valdesi;
- l’insufficienza, in particolare, oggi riscontrabile nei settori specializzati nella cura e prevenzione dei tumori, con tutte le sofferenze ricadenti su una fascia di popolazione che nella maggior parte dei casi non può rimediare economicamente alle carenze del sistema;
constatata
- ancora la mancanza di un chiaro e razionale e, alla lude dei fatti, credibile piano di organizzazione cittadino e territoriale per la lotta ai tumori, con la conseguente complessa assistenza che ne consegue;
preso atto
- che si parla di trasformazioni epocali per sede e destinazione di complessi ospedalieri anch’essi storici per la Città, senza che si sia in grado di risolvere gli incombenti problemi odierni;
- che la popolazione assiste ad un crescendo di incredibili scandali devastanti, questi sì, a differenza dei tumori, molto più facilmente evitabili con un rigore morale e metodologico finora risultato carente nel mondo sanitario e amministrativo e nella deontologia medica in particolare;
accertato
- che fra i presidi a rischio è in prima istanza il Centro oncologico superspecializzato di Candiolo, che ha costituito una speranza quale eccellente punto di riferimento per la sanità piemontese e che oggi ricade (con i suoi attuali 26 posti letto) nel turbinio delle incerte programmazioni messe in atto sulla testa della collettività, nel più completo silenzio informativo;
INTERPELLA
Il Sindaco e l’Assessore competente per sapere quali iniziative questa Amministrazione intenda intraprendere al fine di ottenere chiarimenti realistici:
1. sul destino riservato al Centro Oncologico di Candiolo, legato alle sorti del Mauriziano;
- sulla programmazione del settore oncologico, di vitale importanza per la salute dei cittadini;
- sul pericolo di assistere a rinnovate operazioni di cannibalismo amministrativo istituzionale e patrimoniale, con irrimediabili danni per la salute pubblica;
- sulla garanzia di un costante livello di attività operativa tra demolizione del presente e futura ricostruzione, poiché il metabolismo tumorale e quello dell’organizzazione sanitaria, pur condividendo forse qualcosa, hanno ben diverso ritmo di sviluppo.
Giovanni AIROLA