- in data 21 marzo 2001 veniva discussa in Consiglio Comunale l'interpellanza n. mecc. 2001 02519/02 con la quale si denunciava la grave situazione relativa all'impianto fognario e alla fornitura di acqua potabile negli stabili di via Scalenghe, fonte di rischio per la salute degli abitanti di detti stabili.

• Nel corso di tale discussione l'allora Assessore Torresin chiariva che, siccome gli stabili in questione avevano beneficiato di una deliberazione del 1936-1937 che dava la facoltà di poter costruire le reti di allacciamento ai collettori fognari e alle condotte dell'acqua potabile in capo ai privati, la competenza dell'Amministrazione, e quindi dell'Azienda Acque Metropolitane, era limitata alle condotte principali dove, a seguito di verifiche, non erano state riscontrate perdite o infiltrazioni, né la presenza di torbidità, sabbia o altro.
• Dai dati forniti dall'Amministrazione risultava che la responsabilità della precarietà dell'impianto fognario, che determina seri problemi di igiene, e del cattivo stato di salubrità dell'acqua destinata al consumo umano erano imputabili al pessimo stato di manutenzione del tratto di tubature private.

CONSIDERATO CHE:

• A distanza di due anni circa, su segnalazione di alcuni residenti, risulta non essere stato effettuato alcun intervento e visto il permanere dei gravi rischi per la salute dei cittadini residenti.
• I suddetti residenti hanno fatto presente che recentemente hanno rifatto le colonne condominiali dell'impianto idrico, e che quindi il problema è sicuramente esterno.

in quanto garante della tutela della salute dei suoi cittadini, verificato il perdurare della situaizone sopradescritta, verificata la necessità dell'intervento ed il possibile danno alla salute degli abitanti di via Scalenghe, come intenda procedere per portare a una soluzione tempestiva la grave questione, ricordando che è possibile una Sua ordinanza in merito che imponga ai proprietari e agli amministratori degli stabili, per quanto di competenza, tutti gli adempimenti di legge per mettere in sicurezza sia lo smaltimento delle acque nere, sia la fornitura delle acque potabili.