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Servizio Centrale Consiglio Comunale

C I T T À D I T O R I N O

INTERPELLANZA: "INSEGNE COMMERCIALI" PRESENTATA DAL CONSIGLIERE COMUNALE AIROLA IN DATA 31 OTTOBRE 2002 .

Il sottoscritto Consigliere Comunale,

che sulle vetrine dei nuovi negozi disseminati nella zona di Porta Palazzo e vie confluenti compaiono interessanti grafie orientali, si suppone in lingua araba, presumibilmente indicanti l’attività dell’esercizio;

che l’attività commerciale svolta è deducibile, nella maggior parte dei casi, dal materiale esposto, sia di ordine alimentare, sia di diversa merceologia, non sempre accompagnata da adeguata esposizione dei prezzi praticati;

ACCERTATO

che i commercianti di lingua e attività di appartenenza italiana sono sottoposti a severissime regole circa l’indicazione dei prezzi, il rispetto degli orari e delle previste norme igieniche esterne ed interne, con pesanti ammende in caso anche di involontaria trasgressione;

CONSTATATO

- che gli esercizi di cui sopra, non a tutti intelligibili, risulterebbero in una graduatoria di licenze comunali, favorite, dopo le dismissioni da parte di commercianti italiani, da consistenti sostegni economici (di alcuni milioni), per la messa a norma e riapertura.

in quale categoria sono assegnati gli esercizi a scritta non decifrabile e sotto quale voce - o nominativa o di fantasia – risultano intestatarie delle corrispettive licenze;

quale è il numero delle licenze di questa tipologia ufficializzate dal Comune;

se le regole previste per la conduzione commerciale sono identiche ed equamente fatte rispettare dai titolari non di nazionalità italiana;

se il fiorente ambulantato diurno, vespertino e notturno, soprattutto per l’offerta di prodotti alimentari sfusi, sui marciapiedi antistanti e circostanti, sia in qualche modo sottoposto ai previsti controlli, nel contesto del suk liberamente costituito;

se è documentabile a tutt’oggi un eventuale elenco specificato di ammende erogate a questa particolare categoria commerciale che si sta diffondendo a macchia d’olio nei nostri quartieri;

se, infine, il perdurare e il diffondersi di questa situazione sia da attribuirsi ad una particolare immunità promozionale, di solidarietà etnica e ad una benevola tolleranza di opportunità politica riservata ai nuovi flussi immigratori ritenuti in particolare difficoltà di inserimento nel nostro tessuto sociale torinese.

F.to: Giovanni Airola