Che, nonostante le misure di aperta penalizzazione del mezzo privato adottate dall’Amministrazione, il trasporto pubblico non risulta ancora concorrenziale, per aspetti di tariffe, sicurezza ed efficienza del servizio;

Che, seppur in misura insufficiente rispetto al numero crescente di aggressioni sui mezzi pubblici e ai parcheggi gestiti da GTT e al generale clima di insicurezza che regna su alcune linee, va dato atto alla Società di aver attivato alcune parziali misure di contrasto al fenomeno;

Che, al contrario, la società GTT sembra insensibile a ragioni di utilità pubblica, con particolare riferimento all’articolazione delle tariffe per la clientela fidelizzata (in particolare i lavoratori dipendenti), sia per quanto riguarda i parcheggi, sia per il servizio di trasporto pubblico;

Che di fatto per gran parte dei lavoratori dipendenti, che continuano a preferire l’auto non per capriccio ma per necessità famigliari o logistiche, parcheggiare in struttura – o anche a raso in striscia blu – significherebbe girare a GTT una congrua parte di stipendio;

Che d’altra parte le tariffe del mezzo pubblico di superficie – ormai considerato in letteratura scarsamente concorrenziale col mezzo privato – non corrispondono più a un livello accettabile di servizio, data "l’emergenza cantieri/viabilità", né a aumentati livelli di sicurezza per utenti e personale, con una media di 40 episodi l’anno definiti "gravi" dall’Azienda – tali cioè da determinare l’intervento della Forza Pubblica e il procedimento penale d’ufficio;

Che l’Amministrazione invece di concentrarsi sulla pianificazione a lungo termine del trasporto pubblico interrato (avendo il Sindaco rilasciato dichiarazioni a favore di una seconda linea di metropolitana con un buon ritardo di tre anni sul programma comunale del centro-destra del 2001), ha continuata sulle esperienze fallimentari del trasporto su ferro in superficie, con un discutibile lay out della rete, che comprende la linea 4 che ha compromesso la viabilità su un asse di attraversamento cittadino senza portare corrispondenti benefici, ovvero i jumbotram che corrono nel centro storico con effetti negativi sulla tenuta dei sedimi e sui palazzi dell’area aulica;

1. Attivare "sconti quantità" e forme di abbonamento personalizzato, nel quadro di una maggiore articolazione tariffaria, a favore dei lavoratori dipendenti delle imprese, particolarmente le imprese commerciali e quelle collocate nelle aree critiche, misura preventivata nell’ultimo PUT attraverso la formazione dei "mobility management" e mai attuata;
2. Disporre politiche di incentivo all’utilizzo dei parcheggi in struttura che vadano oltre le contingenze quotidiane e le decisioni contraddittorie su singoli casi specifici e riflettano una visione di governo della mobilità in città;
3. Diffondere, tra i concessionari di beni della Città e tra i gestori di servizi per conto del Comune, una "cultura della responsabilità", anche attraverso una revisione complessiva dei contratti di servizio, in base alla quale all’utente deve essere garantito un servizio pieno e fruibile (ad esempio, i parcheggi a pagamento, anche a barriera, devono essere sorvegliati e liberi da parcheggiatori abusivi attraverso adeguate iniziative di contrasto a carico del gestore).