C I T T À D I T O R I N O
INTERPELLANZA: "ARIA E SUOLO/POLITICA E IGIENE" PRESENTATA DAL CONSIGLIERE AIROLA IN DATA 17 OTTOBRE 2002 .
Il sottoscritto Consigliere Comunale
preso atto
- dell’impegno del Comune di Torino per una serie di interventi sulla limitazione della circolazione delle auto in città, al fine di migliorare la qualità dell’aria a tutela della salute dei Cittadini;
- del totale disimpegno del Comune per tutto ciò che è Igiene del suolo pubblico in tutte le aree periferiche e proletarie dell’abitato, salvo felici isole collinari e centrali, evidentemente privilegiate nella graduatoria dei diritti alla salute;
constatato
- che ormai l’area torinese ha acquisito una caratteristica mappatura della qualità della vita, con interi quartieri in cui si vive il degrado, a parità di prelievi fiscali, in ogni ambito delle attività comunitarie senza che si manifestino adeguati interventi della Pubblica Amministrazione;
- che ripetuti appelli, al fine di risolvere – oltre i gravissimi problemi inerenti sicurezza e trasporti – i problemi più elementari di igiene del suolo pubblico, della pulizia delle strade, dei marciapiedi e della aree verdi, della raccolta rifiuti in tempi e modalità adeguate, sono rimasti inascoltati;
- nell’evidenza della inammissibilità che l’Amministrazione Comunale non intervenga sul problema dell'Igiene del suolo, nonostante precisi obblighi di legge;
- nell’evidenza del carattere manifestatamente politico delle iniziative sulla limitazione della circolazione delle auto in tutta o parte della città, con totale distrazione, da parte degli ambientalisti di governo, sul reale inquinamento ambientale territoriale ben più grave;
INTERPELLA
Il Sindaco e gli Assessori competenti al fine di :
- chiarire le precise responsabilità dei mancati interventi correttivi e risolutivi che la gravità della situazione igienico denunciata richiede;
- individuare gli Uffici comunale competenti inadempienti in materia;
- attivare l’apparato amministrativo preposto per legge alla tutela della salute pubblica con una attenzione ambientale globale finora costantemente disattesa.
Giovanni AIROLA