Servizio Centrale Consiglio Comunale

 

 

2005 06991/002

 

 

C I T T À D I T O R I N O

 

INTERPELLANZA: "QUALI CONSEGUENZE PER LA FINE DEL TORINO CALCIO S.P.A.?" PRESENTATA DAL CONSIGLIERE COMUNALE AIROLA IN DATA 8 SETTEMBRE 2005 .

Il sottoscritto Consigliere Comunale,

PRESO ATTO CHE

  1. in data 25 giugno 2003, con deliberazione del Consiglio Comunale, il Comune di Torino trasferiva al Torino Calcio S.p.A. il diritto di superficie dello Stadio Comunale, dietro obbligo di procedere, da parte dello stesso Torino Calcio, alla ristrutturazione dell’impianto sportivo secondo le proprie esigenze, compatibilmente con le necessità collegate allo svolgimento dei XX Giochi Olimpici Invernali del 2006 (il Comunale sarà la sede di inaugurazione dei Giochi);
  2. nel bilancio chiuso al 30 giugno 2004 (approvato il 14 gennaio 2005), tra le voci dell’attivo dello stato patrimoniale del Torino Calcio S.p.A.– immobilizzazioni materiali in corso ed acconti – erano iscritti Euro 2.500.000,00 quale compenso pattuito per l’acquisizione del diritto di superficie sullo Stadio Comunale e Euro 2.976.293,06 per costi sostenuti per progetti di massima e lavori di ristrutturazione relativi allo stesso Stadio;
  3. nel corso del successivo esercizio la voce "immobilizzazioni materiali in corso ed acconti" è sicuramente notevolmente aumentata, in quanto i lavori di ristrutturazione sono stati nel frattempo quasi completamente ultimati;
  4. in data 26 novembre 2004 il credito sportivo deliberò la prima tranche di Euro 22.000.000,00 del mutuo finalizzato alla ristrutturazione dello stadio;
  5. sempre nel bilancio del Torino Calcio S.p.A., al 30 giugno 2004 i debiti tributari ammontano a Euro 23.672.846,27 (contro Euro 15.557.734,27 al 30 giugno 2003 e, da fonti di stampa, ai circa Euro 42.000.000,00 odierni);
  6. i predetti debiti tributari sono anche costituiti da addizionale comunale Irpef e che, di conseguenza, il Comune di Torino è creditore del Torino Calcio S.p.A.;
  7. date le note vicende che hanno portato alla liquidazione del Torino Calcio S.p.A., non sono stati completati i quasi ultimati lavori di ristrutturazione dello Stadio Comunale;
  8. la deliberazione del Consiglio Comunale di cui al p. 1) prevede che, in caso di inadempienza da parte del Torino Calcio S.p.A. a terminare la ristrutturazione dell’impianto entro il 31 agosto 2005, il Superficiario perderà le spese ed i costi precedentemente sostenuti per le opere di ristrutturazione, riconsegnando immediatamente lo stadio alla Città di Torino, che provvederà a terminare l’opera;
  9. di conseguenza, il credito sportivo, l’erario, gli istituti previdenziali ed assicurativi, il personale dipendente e tutti gli altri creditori dal Torino Calcio S.p.A. saranno pesantemente danneggiati nel recupero dei loro crediti a causa degli effetti della convenzione a suo tempo stipulata tra il Comune di Torino e lo stesso Torino Calcio S.p.A., in quanto è previsto l’azzeramento delle spese e dei costi iscritti a bilancio a fronte dei lavori di ristrutturazione dello Stadio Comunale in caso di inadempienza da parte della società calcistica;
  10. lo svincolo dei giocatori del Torino ha provocato l’azzeramento di un’altra importante voce del suo attivo patrimoniale ("diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori": contabilizzati in Euro 7.362.811,56 nel bilancio al 30 giugno 2004), con ulteriore danno per i creditori della società in discorso, primo fra tutti l'Amministrazione finanziaria; beneficiari: tutte le società calcistiche che hanno potuto tesserare gli ex-giocatori granata a parametro zero (tra le quali figurano società che non ottemperano con regolarità all’adempimento dei loro obblighi tributari e previdenziali o che hanno recentemente ottenuto pesanti agevolazioni per potere "spalmare" i loro debiti verso l’erario);
  11. nonostante le garanzie patrimoniali personali offerte, a detta della proprietà, il Torino Calcio S.p.A, non è riuscito ad ottenere dal sistema bancario la famosa fidejussione che avrebbe evitato tale disastroso epilogo;
  12. abbiamo recentemente letto dichiarazioni alla stampa secondo le quali, per il bacino di utenza della Città di Torino, due squadre sono troppe;
  13. vi può essere pertanto il ragionevole dubbio che, intorno alle ultime vicende del Torino Calcio S.p.A., vi sia stato un "fumus" persecutorio che ne ha agevolato, se non determinato la fine;
  14. la sensazione che la fine del Torino Calcio S.p.A. sia stata in qualche modo "pilotata" da soggetti che ne avrebbero tratto vantaggio, è condivisa anche dall’ex-sindaco di Torino Novelli, che ha dichiarato al giornale "La Stampa" del 31 agosto 2005 "Resta inspiegabile come non sia stata trovata una fidejussione a fronte di garanzie solide come i beni immobili e i titoli di Stato. C’è stata la volontà di affossare il Toro";
  15. il Torino Calcio S.p.A. parrebbe avere accumulato pesanti ritardi nel pagamento dei fornitori che hanno operato alla ristrutturazione dello Stadio Comunale;
  16. la Juventus F.C. S.p.A., non ha ancora iniziato i lavori di ristrutturazione dello stadio "Delle Alpi" ottenuto in convenzione dal Comune di Torino (lavori che dovevano iniziare lo scorso mese di luglio) e che ha chiesto l’uso dello Stadio Comunale per il campionato 2006-2007;

ACCERTATO

  1. il pesante intreccio tra i conti del Torino Calcio S.p.A. e la Pubblica Amministrazione, nonché le pesanti ripercussioni che, presumibilmente, la liquidazione del Torino Calcio avrà sugli assetti economici e patrimoniali dei suoi creditori;
  2. che è necessario chiarire alla cittadinanza il futuro della questione degli stadi Comunale e Delle Alpi e i relativi risvolti economici sulle casse del Comune di Torino;

INTERPELLA

Il Sindaco e l’Assessore competente per sapere:

  1. a quanto ammonta l’importo dei lavori eseguiti e non pagati ai fornitori che hanno prestato la loro opera nella ristrutturazione dello Stadio Comunale da parte del Torino Calcio S.p.A. e se questo importo sarà accollato al Comune di Torino al fine di potere terminare i lavori in tempo per l’inaugurazione dei prossimi giochi Olimpici Invernali;
  2. se il Comune di Torino intende verificare la possibilità di effettuare ricorso contro lo svincolo dei giocatori del Torino Calcio S.p.A. a tutela del suo credito Irpef per addizionale comunale vantato nei confronti di codesta società;
  3. a quanto ammonta l’importo del suddetto credito Irpef per addizionale comunale di competenza del Comune di Torino;
  4. se questa Amministrazione ritiene opportuno richiedere eventuali indagini da parte della Magistratura per verificare se, nella vicenda fin qui esposta, non siano intervenuti soggetti che abbiano tentato di procurare a sé o ad altri vantaggi conseguenti alla fine del Torino Calcio S.p.A., nonché per accertare se non vi siano state irregolarità da parte del sistema bancario nel rifiutare al Torino Calcio S.p.A. la famosa fidejussione da presentare all’Agenzia delle Entrate, nonostante le garanzie reali prestate;
  5. quali sono i programmi della Juventus F.C. S.p.A. in merito alla ristrutturazione dello Stadio Delle Alpi;
  6. se questa Amministrazione intende seguire e dare pubblica informazione alla cittadinanza in merito agli esiti della liquidazione del Torino Calcio S.p.A. e dei suoi risvolti sui conti del Comune di Torino.

F.to: Giovanni Airola