Servizio Centrale Consiglio Comunale |
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I T T À D I T O R I N O
I sottoscritti
Consiglieri Comunali,
che l'Assessore Saragnese ha proposto un Piano di razionalizzazione delle scuole elementari e medie del Comune di Torino e che il medesimo è stato presentato al Vicedirettore Generale Dr. Iennaco venerdì 3 ottobre 2008 e divulgato a mezzo stampa sabato 4 ottobre 2008;
PRESO ATTO CHE
- le proposte toccano in Torino 33 scuole, tra elementari e medie, che peraltro rimangono nei medesimi locali;
- non è chiaro il risparmio che ne deriva al Comune, quale responsabile degli immobili, in molti dei quali manca il custode, pur esistendone l'appartamento apposito ora in disuso (problema di sicurezza) con uno spreco di risorse abitative e lavorative notevole;
- ne scaturisce un (programmato?) disservizio nell'erogazione del servizio ai cittadini, nell'immediato - per la confusione nei cittadini circa la segreteria di riferimento per iscrizioni, appartenenza di bacino d'utenza, e in prospettiva - per il reperimento documentale negli anni dell'avvenuto adempimento dell'obbligo scolastico e del titolo conseguito;
- si apre una problematica di assegnazione di sede ai Capi Istituto (cioè i Presidi), ai Dirigenti Servizi Generali Amministrativi (detti DSGA, cioè le segretarie e i segretari degli uffici delle varie scuole), ai docenti (con graduatorie interne per individuare perdenti posto), ai collaboratori scolastici danneggiando la qualità della scuola sotto il profilo della continuità e della memoria storica;
- problematica è la conservazione degli archivi che documentano il percorso lavorativo di ogni dipendente docente e non docente, di ogni allievo, con particolare riguardo ai documenti riservati dei portatori di handicap;
- formare istituti comprensivi di scuole dell'infanzia, elementari e medie rende di fatto più complessa la gestione degli Organi Collegiali d'ispirazione democratica;
- siamo a ridosso della presentazione, fra poco più di un mese con gli open day, delle scuole all'utenza per le prossime iscrizioni all'anno scolastico 2009-2010;
- le normative di contenimento della spesa
e di razionalizzazione non sono così affatto graduali, bensì d'impatto grave su
lavoratori erogatori di un servizio fondamentale e utenti del medesimo
servizio;
Il Sindaco e l'Assessore competente per conoscere:
1) quali siano i criteri e le modalità di concreta razionalizzazione della rete scolastica, che hanno spinto l'Amministrazione cittadina a proporre di accorpare Istituti autonomi scolastici il cui dimensionamento non è reso necessario dal numero di utenti e dall'offerta formativa erogata sul territorio cittadino che da questo piano non viene minimamente considerata come il punto centrale di incontro tra l'autonomia scolastica e le esigenze delle famiglie utenti;
2) perché Istituti medi di forte espansione
debbano essere smembrati per mantenere in vita Istituti la cui consistenza
numerica è da anni in forte ridimensionamento adattando la logica degli
Istituti comprensivi in modo indiscriminato ed indifferenziato al solo scopo di
turbare l'equilibrio faticosamente raggiunto dalle singole comunità scolastiche
dopo l'ultima razionalizzazione che è appena del 2001.
Andrea Tronzano
Cristiano Bussola
Tiziana Salti
Ferdinando Ventriglia