Gruppo Consiliare LEGA NORD PIEMONT PADANIA Servizio Centrale Consiglio Comunale |
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C I T T À D I T O R I N O
INTERPELLANZA: "PRECISAZIONI SU INTERVENTI IGIENICI A RESPONSABILITA' COMUNALE" PRESENTATA DAL CONSIGLIERE AIROLA IN DATA 15 LUGLIO 2004. .
Il sottoscritto Consigliere Comunale
che la salute pubblica è un bene primario, difeso dalle competenti Istituzioni con precisa regolamentazione di tutto ciò che attiene alla vita della comunità, all’ambiente, alla produzione e commercializzazione dei prodotti agroalimentari destinati alle mense famigliari ;
preso atto
che un recente grave episodio in ambiente di lavoro, riportabile a una supposta infezione virale di tipo alimentare, ha riproposto, anche a livello di Medicina del Lavoro, la necessità di una costante e severa sorveglianza delle fondamentali norme igieniche che sono alla base della attività comunitaria , mediante il supercontrollo, esercitato per legge dalla figura del Sindaco, attraverso una serie di presidi medico-laboratoristici e di Uffici Ispettivi inerenti la Medicina umana e, primariamente, Veterinaria;
Il Sindaco e l’Assessore competente al fine di sapere:
- quali strutture per il controllo dell’Igiene Pubblica siano tuttora direttamente gestite dal Comune;
- quali presidi siano stati conferiti in appalto a Istituzioni esterne;
- se la Giunta è garante dell’efficienza e del costante controllo dei servizi appaltati;
- se il controllo igienico dei prodotti carnei, ittici e aviari in particolare, venduti sui nostri mercati e il controllo dello smaltimento dei rifiuti e delle acque reflue dai banchi, dei locali di stoccaggio, il controllo del trasporto del materiale organico avviato nei punti di conclusiva bonifica sia costante e accurato ed effettuato con mezzi adeguati;
- se le norme siano altrettanto rispettate nei pubblici macelli, con il rigore richiesto dalla ancora incombente BSE e da tutte le malattie virali e batteriche trasmissibili dalle specie animali sacrificate alle nostre mense;
- a quanto ammonti attualmente lo stoccaggio dei materiali organici di obbligata distruzione in attesa di smaltimento ed in quali sedi sia immagazzinato;
- se sia garantita l’affluenza alle strutture destinate al compost di solo materiale vegetale o se vi sia il rischio di possibili commistioni con sostanze organiche animali;
- se gli operatori del settore smaltimento rifiuti organici siano sufficientemente attrezzati per svolgere la loro attività in piena sicurezza, con regolari corsi di aggiornamento in sede di lavoro;
- quali risorse siano state messe in atto o previste per quanto riguarda i presidi di stretta gestione comunale, relativa all’impiego di personale specificamente preparato ed alle indispensabili, moderne attrezzature per il controllo e la manipolazione igienica prevista, o se prevalga la tendenza a ridurre sempre più, affidandola all’esterno, la diretta conduzione del settore di Igiene Pubblica che dovrebbe, comunque, essere il fiore all’occhiello (Margherita permettendo) di una Città del livello di Torino.