Servizio Centrale Consiglio Comunale

 

 

2002 05837/002

 

 

C I T T À D I T O R I N O

 

INTERPELLANZA: "ORDINE MAURIZIANO E COMUNE DI TORINO" PRESENTATA DAL CONSIGLIERE COMUNALE AIROLA IN DATA 19 LUGLIO 2002 **LEPRI** .

Il sottoscritto Consigliere Comunale,

CONSTATATO

ACCERTATO

che tali problematiche interessanti Stato, Regione o Comune si sono riacutizzate dopo un lungo periodo di apparente fisiologica calma;

CONSTATATO

INTERPELLA

Il Sindaco al fine di sapere:

  1. quali siano i rapporti giuridico-amministrativi dell’Ordine Mauriziano con la Città di Torino;
  2. quali siano, nell’eventualità di insanabile situazione, i danni che il Comune di Torino subirebbe a titolo di proprietà o di fruizione sociale di beni mobili o immobili e in base a eventuali Convenzioni con l’Ordine stesso o di attività comunque connesse, con ricaduta negativa sul Comune;
  3. se siano realizzabili una realistica valutazione, un credibile accertamento dell’entità dei beni dell’Ordine Mauriziano nell’area torinese, poiché questi beni, dalle prime notizie giornalistiche, appaiono ampiamente sottovalutati sia nel loro valore intrinseco sia nella loro proiezione di utilità e fruibilità sociale;
  4. se siano previsti Commissioni di Studio, Comunali o Regionali – comunali interconnesse, per l’accertamento di quanto sopra;
  5. se ricevono adeguata attenzione le sorti delle attività sanitarie e assistenziali legate alle Istituzioni dell’Ordine Mauriziano, per i gravissimi danni che ricadrebbero sulla cittadinanza nel caso di un loro collasso;
  6. se non sia auspicabile, specialmente nel mondo del Lavoro e della Sanità, il raggiungimento di una maggior trasparenza su realtà e programmi, affrontati in modo realistico ed equilibrato, e spiegati in termini di concreta razionalità ai cittadini da parte delle preposte Istituzioni democratiche;
  7. se non sia possibile relegare ai tempi, detti più antichi, quella mitologica immagine dei Reggitori olimpici che, in irragiungibili sedi ed in intangibile isolamento, forgiavano programmi e destini per i proletari umani, irrimediabilmente succubi e vittime nello scorrere inesorabile del tempo e delle epoche.

 

 

F.to: Giovanni Airola