Gruppo Consiliare RINNOVAMENTO LEGHISTA

Servizio Centrale Consiglio Comunale

 

 

2005 05184/002

 

 

C I T T À D I T O R I N O

 

INTERPELLANZA: "IL CONTROLLO DEI PREZZI DEI PRODOTTI AGROALIMENTARI SUI MERCATI DI TORINO" PRESENTATA DAL CONSIGLIERE COMUNALE AIROLA IN DATA 27 GIUGNO 2005 .

Il sottoscritto Consigliere Comunale

preso atto

- del silenzio e della inattività della catena gerarchica degli Organi competenti, a partire dagli enti locali fino alle più alte stanze governative, sul controllo dei prezzi dei prodotti agroalimentari;

preso atto

- dei prezzi al minuto rilevabili nella nostra Città;

constatata

- l’assenza di segnali da parte degli irreperibili Organi di Controllo, solo teoricamente sovraintendenti alla filiera di produzione e distribuzione dei beni agroalimentari;

accertato

- che l’unico dato reale posto a conoscenza del cittadino consumatore è un cartellino infilzato sui prodotti esposti sulle bancarelle, nei negozi di quartiere o nei supermercati, attestante il Paese di produzione e quanto dovuto al negoziante espositore per unità di misura, ma privo di qualsiasi riferimento relativo al prezzo pagato, all’origine della filiera, al diretto coltivatore o allevatore;

INTERPELLA

il Sindaco e gli Assessori competenti per saper, nell’ambito delle specifiche prerogative comunali, quali iniziative siano state finora attivate o si intendano predisporre al fine di :

1. rendere obbligatoria la registrazione e l’esposizione del prezzo pagato al contadino o all’allevatore per il prodotto posto in vendita al minuto sui mercati cittadini;

  1. monitorare l’incremento del prezzo del prodotto stesso attraverso ogni passaggio di mano intermedio, finora incontrollato, dal produttore al consumatore, estreme vittime sacrificali di una inaccettabile filiera non esente da inserimenti mafiosi;
  2. restituire concreta possibilità di sopravvivenza agli allevatori ed ai coltivatori delle nostre aree di produzione con il dovuto, giusto riconoscimento economico della loro fondamentale attività;
  3. accorciare quanto più possibile le distanze fra produttori e consumatori;
  4. garantire adeguate possibilità di acquisto dei prodotti agroalimentari, regionali o nazionali alle migliaia di famiglie torinesi ,oggi costrette a vere e proprie limitazioni o rinunce alimentari a causa della prevaricante modalità distributiva.

 

Giovanni AIROLA