C I T T À D I T O R I N O
INTERPELLANZA: "LA SMAT GIOCA A FARE IL "PRIVATO". COME VENGONO SPESI I SOLDI DEI TORINESI?" PRESENTATA DAL CONSIGLIERE COMUNALE GHIGLIA IN DATA 25 GIUGNO 2003 .
Il sottoscritto Consigliere Comunale,
PRESO ATTO
- che in data 26 maggio u.s. il Comitato Esecutivo di Finpiemonte procedeva, al regolare rinnovo delle nomine del Consiglio di Amministrazione, all’indicazione del Presidente e del Collegio dei Revisori di Risorse Idriche S.p.A.;
- che nel corso del Consiglio di Amministrazione del 9 giugno il Presidente di Finpiemonte presentava una bozza di protocollo di intesa tra Hydrodata S.p.A., Finpiemonte S.p.A. e Smat S.p.A., finalizzata alla cessione, da parte di Finpiemonte, delle azioni di Risorse Idriche;
- che nel corso della medesima riunione il Consiglio di Amministrazione ha dato mandato, non già per procedere alla ratifica e attuazione della suddetta bozza di protocollo, ma unicamente per prevedere la cessione dell’11% (variazione dal 31% al 20%) delle azioni di Risorse Idriche detenute da Finpiemonte S.p.A.;
- che le nomine del Consiglio di Amministrazione e del Presidente di Risorse Idriche effettuate in data 26 maggio u.s. non sono ancora state ratificate dall’Assemblea di Risorse Idriche così come sarebbe stato opportuno vista la scadenza ormai trascorsa del mandato del precedente C.d.A.;
INTERPELLA
Il Sindaco e l'Assessore competente per sapere:
- se corrispondano al vero le voci poco chiare circa la volontà di procedere da parte di Smat, ad una acquisizione delle quote di Risorse Idriche S.p.A.;
- in caso affermativo, il motivo per cui SMAT sia interessata al controllo di Risorse Idriche S.p.A;
- se non ritengano opportuno che, prima di acquisizioni di tale importanza, SMAT riferisca al Comune di Torino le motivazioni strategiche di tali scelte operate con soldi pubblici in gran parte provenienti dalle tasche dei contribuenti torinesi;
- se non ritengano indifferibile l'audizione dei vertici di SMAT al fine di acquisire elementi di conoscenza sull'attività della Società.
F.to: Agostino Ghiglia