constatato

- che parecchie linee dei servizi pubblici intraurbani stanno subendo modifiche di percorso, alcune provvisorie, altre senza indicazioni di temporanea sospensione, con notevoli conseguenze per l’utenza;

- che si rivela necessario, al contrario, in sostituzione delle auto private, un incremento dei passaggi dei mezzi pubblici proprio nelle zone centrali e più esclusive della Città, con una rete a maglie sempre più strette in un centro sempre più negato alla libera fruizione;

- che la linea 50, collegante la periferia Nord di Torino,viene ora dimezzata all’altezza di Piazza della Repubblica, con inversione, capolinea e ritorno in via XI Febbraio, interrompendo il collegamento senza alternative con C.so Vittorio Emanuele e C.so Galileo Ferraris (capolinea eliminato);

- che in tal modo un’area troppo vasta del nucleo centrale cittadino risulta priva di attraversamenti (oltretutto, se ancora presenti, unidirezionali) da parte dei mezzi pubblici su ruota o rotaia;

- che agli utenti non vengono più garantite coincidenze su un diametro funzionale nord-sud, ormai obbligati a scoprire coincidenze di rimedio a piedi, in mezzo a continui cantieri, con faticosi trasbordi e fra punti troppo distanti;

1. se le deviazioni non altrimenti datate, devono considerarsi definitive o solo di tentato avviamento;
2. nel caso in cui la decisione risultasse irrevocabile, in qual modo questa Amministrazione intende sopperire alle improvvise modifiche di collaudati percorsi, che pongono in seria difficoltà una utenza fin troppo trascurata in fatto di qualità ed ora anche di logica fruibilità di linee continuative, linee drasticamente interrotte per fini certamente non in sintonia con le pratiche e quotidiane esigenze del pazientissimo pubblico.