• delle disposizioni in materia di erogazioni economiche a utenti disabili recentemente impartite con valore di ordine di servizio agli operatori del DSM;
• che tali disposizioni impediscono l'erogazione dell'aiuto economico ad utenti che dispongono di liquidità modesta;

• della consolidata esperienza che ha visto da oltre 20 anni erogare interventi economici a valenza terapeutica a favore di utenti dei servizi di salute mentale
• che tali interventi, a tutti gli effetti sanitari, sono finalizzati alla socializzazione, all'inserimento lavorativo assistito, alla conservazione dei diritti primari;

• l'art. 2 comma 11 della delibera di assistenza economica del Comune di Torino stabilisce che tali interventi economici non concorrono alla formazione del reddito;
• l'applicazione acritica del DPCM sui L.E.A. nella nostra Regione può causare gravi ripercussioni sulla tutela delle fasce più deboli della popolazione

il Sindaco e la Giunta per riferire sulle possibili conseguenze di tale provvedimento sia nei confronti degli utenti sia nello stesso rapporto paziente/operatore, nonché a fornire i dati relativi alle ASL della città rispetto al numero e all'entità dei contributi economici erogati negli ultimi 3 anni (2000-2001-2002) ai pazienti in carico ai DSM della ASL torinesi.