Servizio Centrale Consiglio Comunale

 

 

2007 03857/002

 

 

C I T T À D I T O R I N O

 

INTERPELLANZA: "IRREGOLARITÀ NEI BILANCI LUMIQ E DELL'ATTO DI VENDITA AI PRIVATI? PIÙ PRUDENTE PER IL COMUNE STARNE FUORI" PRESENTATA DAI CONSIGLIERI COMUNALI VENTRIGLIA, RAVELLO, GHIGLIA, GALASSO E LONERO IN DATA 12 GIUGNO 2007.

I sottoscritti Consiglieri Comunali,

in relazione alle ipotesi di riacquisizione da parte del pubblico della società Lumiq che versa in stato di grave sofferenza;

RILEVATO CHE

CONSIDERATO

che l’attuale situazione risulterebbe inspiegabile a partire da premesse simili;

INTERPELLANO

Il Sindaco e l’Assessore competente per sapere:

  1. se abbia contezza di un parere pro veritate, commissionato dai soci privati subentranti allo Studio Cagnasso, secondo cui l’operazione di vendita da parte di FATA e Virtual dovrebbe ritenersi nulla, con riferimento all’"assoluta genericità delle indicazioni contenute nelle fatture emesse dagli ex soci di Lumiq" che non consentirebbe "neppure di accertare la stessa esistenza delle prestazioni presuntivamente rese in favore della società";
  2. come consideri, sul piano delle determinazioni da assumere, il fatto che i soci subentranti, attraverso il parere di cui sopra, denuncino come nulla l’operazione di capitalizzazione degli oneri di start up in quanto compiuta in violazione del disposto di cui all’art. 2343 bis c.c. in tema di acquisto delle società, avendo Lumiq "acquistato i costi di start up in assenza di una relazione giurata di un esperto designato dal Tribunale, così come invece prescritto dal c.c";
  3. come valuti l’Amministrazione l’ipotesi concreta di nullità dell’acquisto, che discende dall’inesistenza dei crediti di cui sopra;
  4. se l’Amministrazione intenda davvero subentrare in Lumiq, atteso che i soci privati denunciano, tramite la perizia di cui sopra, una quota di capitale sociale non versato pari a Euro 3.156.825,00 circostanza, quel ch’è più grave, che sarebbe stata nota al momento sia a Virtual che a FATA, i cui liquidatori scrivono all’AD di Lumiq nel 28 luglio 2005 una lettera in cui FATA esprime il proprio rifiuto a prestare garanzia in ordine alla veridicità delle poste di bilancio di Lumiq relative alle imposte differite e ai costi di start up;
  5. se non considerino curiosa la coincidenza per cui FATA al momento dell’arrivo di Wmedia accompagna l’entrata sborsando Euro 2.200.000,00 e ora, pur non essendo più socio, inspiegabilmente si dichiara disponibile a versare ulteriori Euro 1.600.000,00 a fondo perduto, somma corrispondente alle quote non versate di capitale sociale e ai crediti inesistenti denunciati dai soci privati Wmedia e BMG;
  6. se l’Amministrazione intenda davvero subentrare in toto, e con significativo esborso di denaro pubblico, in una gestione fallimentare che procede da una vendita di quote (da parte di FATA e Virtual ai privati) accompagnata da forti dubbi di legittimità e foriera di probabili risvolti di carattere civile, con riferimento al possibile annullamento del contratto di compravendita dell’aprile del 2006, ed eventualmente penale, con riguardo alle irregolarità alle difformità riscontrate tra la situazione effettiva e reale dalla Lumiq rispetto a quella prospettata e dichiarata dai promettenti venditori;
  7. se non intenda piuttosto l’Amministrazione cautelarsi, senza interferire con le normali procedure di fallimento della Lumiq, rendendosi disponibile attraverso l’Assessore Alfieri a fornire ogni utile informazione alla Magistratura, in sede civile ed eventualmente penale, quale contributo all’accertamento di eventuali responsabilità in capo agli amministratori dal 2006 ad oggi.

F.to: Ferdinando Ventriglia

Roberto Ravello

Agostino Ghiglia

Ennio Galasso

Giuseppe Lonero