Gruppo Consiliare Rifondazione Comunista

Letto su "La Stampa" del 14/5/2002 che 7 disabili gravi dovranno lasciare nei prossimi giorni la comunità alloggio in oggetto.

• tale abbandono è conseguente alla scelta di dare nuovamente priorità a costruzioni di uso privatistico;
• non si è effettuata alcuna consultazione con gli operatori e con i parenti dei disabili per una puntuale valutazione della situazione di queste persone, per altro non più giovanissime, e delle conseguenze anche psicologiche che ne avrebbero;
• l'edificio in oggetto, che contiene anche laboratori, è stato ristrutturato di recente e che la dichiarazione ufficiale di stabile "fuori norma" appare oggi non giustificato e più derivante dalla conoscenza della situazione precedente e forse opportunisticamente valutata sulla base della scelta in corso;
• la comunità dei disabili viene ritenuta così sottodimensionata da dovere essere invece che implementata smembrata.

La sottoscritta consigliera

L'Assessore competente

• quali fossero le premesse di accordo con la Provincia e se si fosse posto il vincolo del necessario utilizzo per il servizio pubblico in atto;
• su quale base siano state fatte le valutazioni di "fuori norma" per l'edificio in oggetto;
• se sia valutazione dell'amministrazione comunale che sia più opportuno chiudere una struttura e smembrare una comunità piuttosto che implementarne l'utilizzo, viste le esigenze della Città;
• se abbia già altre ipotesi per affrontare i problemi delle persone che sarebbero allontanate da questa struttura, sia utenti che operatori;
• se non ritenga opportuno valutare con gli operatori e i parenti degli interessati la situazione al fine di affrontarla con il migliore risultato per l'utenza.

Torino, 14 maggio 2002

Marilde Provera