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C I T T À D I T O R I N O
INTERPELLANZA: "NUOVO MODELLO DI RECAPITO POSTE ITALIANE" PRESENTATA DAL CONSIGLIERE COMUNALE CASSANO IN DATA 25 MAGGIO 2007.
I sottoscritti Consiglieri Comunali
PERMESSO CHEil nuovo modello organizzativo del recapito è frutto di una profonda destrutturazione della tipologia tradizionale del recapito, proposta dall’azienda Poste Italiane;
EVIDENZIATO CHE
la logica che sottende a questa nuova organizzazione, è quella di adeguarsi all’ormai prossima liberalizzazione completa del recapito, sia attraverso quello che viene definito "efficentamento", cioè diminuzione delle zone di recapito con conseguente aumento dei carichi di lavoro, ma soprattutto, con un allineamento del recapito alle prerogative del mercato;
PRESO ATTO CHE
nelle aree metropolitane, commercialmente più interessanti ed articolate,vengono istituiti tre diversi moduli di recapito, legati alla tipologia della clientela, segnalati anche in modi semantici diversi, quindi la consegna della corrispondenza comprenderà la rete consegne "speciali", il recapito "dedicato" ed infine quello "universale".
PREMESSO ANCORA CHE
dal centro distribuzione di corso Tazzoli (Torino), dove questo nuovo modello organizzativo è stato applicato dagli inizi di aprile, tra gli operatori del recapito c’è preoccupazione, poichè gli aumenti dei carichi di lavoro si riverseranno probabilmente nelle prestazioni lavorative, con l’aumento dei tempi di consegna del corriere giornaliero, ed al contempo nella fatica per un lavoro svolto prevalentemente in strada con qualsiasi condizioni meteorologica, e conseguenziale rischio d’infortuni;
CONSIDERATO CHE
si riscontra una sostanziale indifferenza, alle conseguenze di una liberalizzazione di un servizio a rete essenziale, omogeneo ed universale, come quello postale italiano, non considerando assolutamente quelle che sono le specificità nazionali, geografiche, demografiche, sociali ed economiche.
CONSIDERATO ANCORA CHE
il taglio tra i diversi centri di distribuzione postale torinesi, vede una penalizzazione del 30% per le zone di recapito servite da corso Tazzoli ( S. Rita, Mirafiori, Lingotto) rispetto ad altri quartieri torinesi, forse a causa delle caratteristiche peculiari delle zone sud di Torino, aventi una percentuale elevata di cittadini anziani, e complessivamente con minor traffico postale e commerciale.
APPURATO CHE
il servizio di recapito universale quotidiano e di qualità, rischia che venga solo enunciato sulla carta delle dichiarazioni, ma in sostanza "calibrato" rispetto al valore economico di circoscrizioni, città, regioni, premiando il dinamismo demografico ed economico stesso, comportando presso le zone geografiche caratterizzate dalla presenza di piccoli comuni, maggiori difficoltà all’utenza nel servizio di recapito postale stesso.
Il Sindaco e l’Assessore competente
PER SAPERE:
Torino, 23 maggio 2007