C I T T À D I T O R I N O
INTERPELLANZA: "SECONDO NUMERO DELLA RIVISTA DELLA POLIZIA MUNICIPALE, DALLE COSCE LUNGHE AI PANORAMI INGUINALI" PRESENTATA DAI CONSIGLIERI COMUNALI VENTRIGLIA, GHIGLIA, GALASSO, LONERO E RAVELLO IN DATA 15 MAGGIO 2007.
I sottoscritti Consiglieri Comunali,
PREMESSO CHE
- con precedente interpellanza (mecc. 2007 02168/002) dell’11 aprile 2007 il gruppo di A.N. segnalava come la rivista "Polizia Municipale", che vede nel comitato di direzione il Comandante di Torino Dr. Famigli, fosse costellata di vignette di dubbio gusto e di scatti fotografici monotematici con donne seminude in pose suggestive;
- tale impostazione grafica, pur non configurandosi come particolarmente oscena rispetto ai canoni odierni, stride rispetto a una diffusa sensibilità che mal tollera la proposizione ossessiva della figura femminile unicamente connessa al sesso, a maggior ragione in una rivista di settore che potrebbe invece proporre modelli positivi di donne agenti e ufficiali di PM;
- a fronte di tale segnalazione anche esponenti di maggioranza hanno chiesto al Comandante di interrompere la collaborazione al periodico, data la "linea editoriale" (per così dire) che è in aperta contraddizione con i principi di riferimento dell’Amministrazione, con particolare riguardo al rispetto della persona e della donna in particolare;
RILEVATO CHE
- l’ultimo numero della rivista – che vede ancora la partecipazione del Dr. Famigli – segna un ulteriore passo verso lo scadimento e la volgarità gratuita, con ulteriori raffigurazioni di donne in atteggiamenti suggestivi fino al dettaglio inguinale di un improbabile surrogato di Sharon Stone;
- in risposta alla precedente denuncia di A.N., il Comandante aveva ricordato che metà del corpo di PM di Torino è costituito da donne, donne i cui risultati il Dr. Famigli non vuole o non riesce a far pubblicare sulla rivista, dove il genere femminile è accettato soltanto se si esprime attraverso l’esibizione di maliziosa lingerie, di generose forme fisiche o di espressioni ammiccanti;
INTERPELLANO
Il Sindaco e l’Assessore competente per sapere:
- per quali ragioni non siano intervenuti a seguito della prima denuncia, che risale a un mese fa, consentendo che Torino continui ad essere rappresentata su una rivista che è incompatibile, oltre che con gli altisonanti principi di parità di genere, con le spese per le celebrazioni dell’otto marzo, con le deleghe di non uno ma due Assessori di Giunta, semplicemente con il buon gusto e un minimo di senso;
- se per richiamare il Comandante Famigli alle sue responsabilità di rappresentante della Città, e chiederne coerentemente le dimissioni da tale rivista, il Sindaco attenda la pubblicazione del terzo numero, che di questo passo probabilmente offrirà scatti di interesse ginecologico;
- quali siano i contributi della Città e della Polizia Municipale di Torino a tale rivista, e se il Comandante Famigli rappresenti il referente unico a Torino del pregevole giornalino, ovvero quali altri dipendenti della Civica Amministrazione abbiano collaborato, anche senza firma, all’uscita di questo secondo numero;
- se risulti al Sindaco che l’ineffabile Commissione Pari Opportunità – che in passato per molto meno si era premurata di censurare campagne promozionali persino di società private esercitando pressioni per il ritiro delle suddette – non si sia pronunciata in questo caso perché intenzionata a conferire un premio della Città per le politiche di genere al Dr. Famigli e alla rivista "PM";
- se intenda estendere questa linea di pensiero ad altri settori di attività, per esempio sostituendo il Torino Film Festival con una rassegna trash anni ’70, con il conferimento della Cittadinanza Onoraria – dopo Lech Walesa, Norberto Bobbio – ad Alvaro Vitali, Nadia Cassini e – postumo – all’immortale Franco Lechner, in arte Bombolo.
F.to: Ferdinando Ventriglia
Agostino Ghiglia
Ennio Galasso
Giuseppe Lonero
Roberto Ravello
Allegato: Estratti e snapshots dalla rivista PM (all. 1 – n. )