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I T T Ą D I T O R I N O
INTERPELLANZA:
"FUSIONE ATM-GTT E GOVERNANCE DELLA NEWCO."
PRESENTATA DAL CONSIGLIERE COMUNALE VENTRIGLIA IN DATA 20 MAGGIO 2008.
Il sottoscritto Consigliere Comunale,
PRESO ATTO
delle dichiarazioni allarmistiche rilasciate dall'Amministratore Delegato di Gtt sull'ipotesi di fusione del Gruppo Torinese Trasporti con la milanese ATM;
RILEVATO
che le molteplici implicazioni di carattere politico e istituzionale sollevate con una certa leggerezza in tali dichiarazioni necessitano di opportuni e tempestivi approfondimenti, onde evitare che la Cittą di Torino debba trovarsi di fronte al fatto compiuto, nelle due ipotesi entrambe negative:
a) che effettivamente l'operazione Gtt-Atm si riveli sostanzialmente una fusione per incorporazione, con grave pregiudizio della qualitą del servizio esercito sulla cittą di Torino e con la diversione su Milano di opportunitą e investimenti;
b) che, di converso, gli
allarmi degli attuali amministratori rivelino una difesa a oltranza di
equilibri cristallizzati fondati sul controllo politico dell'Azienda,
incompatibile con moderne dinamiche di mercato che consentirebbero di attingere
ad opportunitą legate all'Expo 2015, oltre che a una gestione pił slegata da
condizionamenti di carattere politico, visto che persino la scelta dell'advisor
(Imi-San Paolo per Gtt, Morgan Stanley per ATM) denota ancora una volta la
propensione tutta torinese di gestire le operazioni in un orizzonte ristretto
ai medesimi player;
Il Sindaco e l'Assessore competente per sapere:
1) quali siano gli intendimenti dell'Amministrazione, controllante al 100% Gtt, sulla governance della NewCo, e in particolare se ritenga opportuno mantenere distinti consigli di amministrazione e distinti organi direzionali;
2) se sia intendimento dell'Amministrazione promuovere l'ingresso dei privati nel capitale della nuova societą;
3) se intenda il Sindaco mantenere la
scadenza del primo gennaio 2009 o se intenda aderire alla richiesta di un
differimento dell'operazione avanzata dai vertici Gtt, e se questo non possa
pregiudicare intese e sinergie con Milano a profitto delle solite logiche di
controllo politico delle societą partecipate, logica che si dimostra perdente
comparando la dinamica delle societą interamente pubbliche con quelle a
partecipazione privata quotate in borsa.