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TORINO, 23 Aprile 2002

 

I N T E R P E L L A N Z A

 

Oggetto: Sostegno alle attività economiche nei quartieri colpiti dai cantieri: affidamenti diretti e improprie commistioni.

 

I sottoscritti consiglieri

PREMESSO

RILEVATO CHE:

AVENDO APPRESO:

RILEVATO INOLTRE

Che le associazioni di categoria, forti dell’affidamento diretto di cui sopra, avrebbero imposto agli esercenti una serie di passaggi non necessari allo svolgimento dell’indagine e che costituiscono un improprio vantaggio, quali:

 

 

INTERPELLANO

 

 

 

 

Il Sindaco e il competente Assessore:

  1. Perché gli impegni circa congrui sgravi fiscali ai commercianti della Circoscrizione IV interessata dai cantieri non siano stati rispettati (ovvero, in caso di smentita, dove siano state nascoste le detrazioni sul corrispondente Bilancio);
  2. Perché, nonostante le chiare indicazioni emerse in occasione di pubbliche assemblee (ad alcune delle quali erano presenti gli interpellanti) le associazioni di Via – certamente più rappresentative in quanto i meccanismi di controllo da parte degli aderenti sono più diretti ed efficaci – siano state estromesse dai "Comitati per il sostegno delle attività economiche" a profitto di alcune tra le associazioni di categoria, prescelte con criteri non precisati;
  3. Perché non sia stata espletata alcuna procedura di gara o di selezione per individuare i beneficiari dell’affidamento di incarico per il monitoraggio, e l’Amministrazione abbia preferito un affidamento diretto e senza gara di un incarico che, contando i partecipanti effettivi (25 esercenti), comporta alla Città il costo di € 1239 (uno stipendio mensile di buon livello) per questionario compilato;
  4. Se non ritengano quantomeno inopportuno che le Associazioni approfittino dell’affidamento di un incarico per conto della Città per esercitare pressioni improprie sui singoli commercianti che aderiscono al programma, fino all’obbligo di pagare tessere di adesione o servizi aggiuntivi che, in linea di principio, dovrebbero essere garantiti proprio nello spirito di un lavoro condotto e finanziato dalla Città senza obblighi e discriminazioni;
  5. Se non ritengano assolutamente fuori luogo e illegale l’utilizzo della Polizia Municipale per la distribuzione e il ritiro dei questionari, per una serie di ragioni:

  1. Di legittimità, in quanto il Corpo di PM non può fungere da personale "ausiliario" di associazioni, ancorché affidatarie di incarico, con riferimento alla corretta finalizzazione della spesa impegnata per pagare le ore di servizio dedicate a tale attività e sottratte ai compiti d’istituto;
  2. Contrattuali, poiché il personale di PM si troverebbe di fatto sottoposto ad un controllo e a un’organizzazione estranea alla Civica Amministrazione in modalità operative assolutamente contrastanti con quanto stabilito sia nel CCNL sia nella contrattazione interna;
  3. Politiche, in quanto i Vigili verrebbero degradati a passacarte non già della Pubblica Amministrazione, ma addirittura di Associazioni di categoria (a quando li manderemo a distribuire gli inviti per le feste dell’"Hiroshima Mon Amour" finanziate dal Comune?), con buona pace del programma elettorale del Sindaco e delle dichiarazioni del Comandante, che si è più volte ufficialmente impegnato a garantire la presenza della PM sul territorio riducendo al massimo i compiti – pure stabiliti dalla legge – di natura burocratica, come le notifiche o le procedure di analisi e processo dei verbali;
  4. Di opportunità, in quanto, per la modica cifra di € 30.980 (circa 60 milioni di lire), solide organizzazioni come ASCOM e Confesercenti potrebbero fare il bel gesto di attivarsi in proprio, eventualmente affidando la distribuzione di questionari a cooperative di servizi che praticano vantaggiose tariffe, e in questo senso gli interpellanti si rendono disponibili sin d’ora a fornire, su richiesta, una lista di riferimenti.

 

Ferdinando VENTRIGLIA Walter ALTEA Agostino GHIGLIA