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Torino, 9 aprile 2002

 

 

I N T E R P E L L A N Z A

 

 

Oggetto: Assegnazione alloggi A.T.C. tramite commissione emergenza abitativa.

 

PREMESSO:

che il problema dell’abitazione a Torino, malgrado i proclami dell’assessore alla casa e della giunta, continua ad essere una gravissima emergenza sociale che assilla migliaia di famiglie a basso reddito;

ASSODATO:

che la gravità del suddetto problema si è ulteriormente resa evidente anche dal raddoppio, rispetto al passato, del numero di domande inoltrate, per l’assegnazione di unità abitative di cui, al recente bando;

CONSTATATO:

che i tempi di assegnazione delle case agli aventi diritto sono insopportabilmente lunghi anche a causa dell’inefficienza della macchina comunale dedicata ad espletare la procedura e le verifiche previe prima di sottoporre i casi alla CEA;

CONSIDERATO:

che vi sono notizie di stampa circa sfratti "concordati" col padrone di casa, altri "escamotages" e "furberie" messi in atto da cittadini per ottenere il diritto alla casa, forse esasperati dai tempi biblici e dalla insufficiente disponibilità dell’Amministrazione;

CONSIDERATO ANCORA:

che è ormai palese ed acclarata anche la scarsa sensibilità del sindaco per le suddette problematiche, visti i suoi continui rinvii alla partecipazione ad una prevista CEA straordinaria per affrontare le suddette problematiche, essendo il primo cittadino forse troppo impegnato nel presenziare alle tante compiacenti trasmissioni radio e televisive;

APPURATO:

che ad un primo sopralluogo, effettuato da alcuni dei sottoscritti, su una piccolissima quota di ERP sono stati individuati ben venti alloggi che risulterebbero vuoti da anni.

TUTTO QUANTO SOPRA CONSIDERATO:

i sottoscritti Consiglieri Comunali,

 

INTERPELLANO

 

Il Sindaco e i competenti Assessori

per sapere se:

 

 

 

 

 

 

  1. Non si intenda procedere ad una revisione e ad un adeguamento dei criteri e delle procedure (anche del deputato settore dell’assistenza sociale) per ridurre i tempi di attesa e per meglio garantire il principio di equità, molte volte disatteso;
  2. Non si intenda intervenire anche presso l’A.T.C. perché vengano resi disponibili gli alloggi per la CEA in tempi ragionevoli;

3) Non si ritenga opportuno che l’Amministrazione si faccia carico di una verifica approfondita, data la complessità e la consistenza della casistica da esaminare, anche alla luce dei casi di cronaca più sopra richiamati, attraverso lo strumento di una istituenda commissione consiliare ad hoc.

 

 

 

Walter ALTEA

 

Rocco LOSPINUSO

 

Ferdinando VENTRIGLIA

 

Paolo CHIAVARINO